la casa è costruita nell'arenaria rosa-giallastra della zona, conosciuta localmente come pietra di marés, che si fonde con il paesaggio. Il tetto in cemento è ricoperto da tegole gialle mentre i frontoni sono realizzati in stile cinese, come quelli delle case di Fredensborg. I quattro blocchi separati sono collegati tra loro con mura e cortili. Da ovest a est, il primo blocco ospita la cucina, la sala da pranzo e lo studio, il secondo il soggiorno, il terzo le camere da letto e il quarto una suite per gli ospiti. Tutti si affacciano sul mare con orientamenti leggermente diversi seguendo la linea delle scogliere. Utzon ha preparato schizzi e disegni preliminari, ma questi hanno subito modifiche man mano che l'edificio cresceva. Il risultato è una casa che fa un uso ottimale della luce e dei panorami. L'approccio di Utzon ricorda l'esperienza acquisita in Finlandia, dove ha visto come Alvar Aalto aveva costruito Villa Mairea, modificandone il design lungo il percorso. La luce a Maiorca è nitida e brillante. Can Lis ha una serie di aree in cui logge e tetti sporgenti forniscono l'ombra necessaria. Gli infissi, montati sulla superficie esterna delle pareti, stimolano l'effetto della luce all'interno della casa. Anche la maggior parte dei mobili è in pietra, scolpita in scaffali, tavoli, sedie e panche. Nella sua ampia monografia su Utzon, Richard Weston considera Can Lis come "una delle più belle case costruite nel ventesimo secolo". Commenta inoltre: "Unendo ordine mentale e fisico, geometria ed edificio, Utzon ha realizzato una casa inconfondibilmente moderna per tecnica e sensibilità, ma apparentemente naturale e ordinaria come il sole, la pietra e il mare di cui celebra il rapporto."
Fonte:
Wikipedia