Si tratta di un progetto non realizzato ideato nel 1935; tale edificio fu progettato per Margarete Hubbe. L'opera avrebbe dovuto essere costruita su un'isola del fiume Elbe, a Magdeburgo (Germania). Come le altre abitazioni disegnate da Mies Van Der Rohe, Hubbe House presenta un grande spazio suddiviso solo da alcuni muri divisori e da dei setti murari portanti: si forma dunque un piano a planimetria libera, che si affaccia verso l'esterno con ampie vetrate che illuminano l'interno. L'opera non è stata mai relizzata.
Hubbe House, sebbene non effettivamente costruita, è significativa in quanto segna la prima applicazione di Mies sulla sua idea teorica di casa a corte in un sito reale.
Questo progetto interpreta la sua idea della casa a corte nei seguenti modi. In primo luogo, per quanto riguarda il suo rapporto con lo spazio interno, la corte ha significato ed effetto come metodo per rendere più attivo e continuo il rapporto tra spazio interno ed esterno.
In secondo luogo, la corte impedisce che la vista si estenda oltre il sito mediante ostruzioni intenzionalmente concepite. Di conseguenza viene creato un "tranquillo isolamento" bloccando la confusione del mondo esterno. In terzo luogo, la corte è progettata per avere sia scenari naturali aperti che scenari artificiali chiusi, che sono in contrasto tra loro, creando una composizione armonizzata dell'edificio nel suo insieme.
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