Il progetto dell'architetto ha previsto la suddivisione di una struttura complessiva in "unità", che ha semplicemente ordinato da A a I.
Molte delle parti separate svolgono un'unica funzione, come quella del soggiorno (Unità C) o del bagno (Unità D).
Cinque volumi abitativi sono completi delle funzioni essenziali ognuno con il suo piccolo angolo cottura e il suo bagno, e quindi funzionando come una "mini-casa" indipendente. Le unità sono posizionate quasi alla stessa distanza su tutta la superficie del sito. Ogni mini-casa ha il suo piccolo giardino, uno spazio verde in cui piantare verdure, appendere il bucato o allenarsi all'aperto.
Nonostante la loro vicinanza reciproca, le mini case assicurano un livello di privacy, con le finestre di un'unità che non si affacciano mai direttamente su quelle di un'altra.
Il progetto di Ryue Nishizawa potrebbe considerarsi un esperimento per un nuovo tipo di struttura familiare, un prototipo architettonico per la convivenza di individui che vivono soli, eppure insieme.
 
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