Nel 1932 la Società Immobiliare Tirrena bandisce un concorso per la sistemazione urbanistica di un isolato di forma trapezoidale posto sul lungomare di levante di Ostia Lido; ai partecipanti è inoltre richiesto di presentare il progetto per due villini signorili, perché sull’area si prevede di costruire quindici edifici di questa tipologia.
L’esito del concorso è sorprendente: sancisce infatti la clamorosa affermazione del fronte modernista, le cui idee sono in linea con le avanguardie razionaliste internazionali. Libera vengono affidati i due lotti angolari della prima fila.
In quello a ovest l’architetto propone un villino a tre piani (il Tipo “A”), impostato su una pianta rettangolare che in elevato si trasforma in un rigoroso volume parallelepipedo, scavato nei primi due livelli da ampie finestre rettangolari e, all’attico, da un profondo loggiato. L’unica concessione alla linea curva è costituita dai balconi, che si incastrano sugli spigoli creando l’impressione di proseguire all’interno dell’edificio, e dalla terminazione curvilinea del corpo scala, posto sul retro e sapientemente scalfito dall’asola verticale della superficie finestrata.
Fonte: www.visitostia.tv / Autore: Stefano Pietrolucci
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