Domus Aurea a Monterrey

Alberto Campo Baeza in collaborazione con Gilberto L. Rodríguez, 2014

Per un architetto spagnolo, fare una casa in Messico è un privilegio. Fare una casa a Monterrey è un dono. Fare la casa del sorteggio del TEC de Monterrey è tutto. E, logicamente, ho fatto del mio meglio per rendere quella casa la casa più bella del mondo. Questo è il mio tentativo, come ogni nuova architettura che cade nelle mie mani.
Poiché non potrebbe essere da meno, se Barragán è sempre presente in tutta la mia architettura, di più in questo caso. Questo è il motivo per cui ho deciso che la mia casa non solo doveva essere inondata di luce, ma quella luce doveva essere dorata con l'oro di Barragán.
Per fare questo, dopo aver creato uno spazio diagonale risultante dalla concatenazione di due spazi a doppia altezza, ho deciso di rendere dorata l'alta facciata verticale attraverso la quale passerebbe tutta la luce del sud e riempire con quella tanto ricercata tonalità dorata.
Ecco perché questa casa piena di luce sarà di luce dorata, e quindi sarà una vera DOMUS AUREA.
Funzionalmente, la casa è divisa in tre piani. Al piano terra, le aree più pubbliche. La continuità con il giardino avverrà attraverso verande e aree ombreggiate. Al piano superiore, le camere da letto e lo spazio abitativo che si affaccia sugli spazi del piano terra. Nella parte più alta, sul tetto, più aree private dove vorremmo includere la piscina.
Sogniamo una casa bianca, serena, piena di luce, di luce dorata dove i suoi abitanti sono felici.
Alberto Campo Baeza