Chiara Del Core 14 mar 2019 approfondimento 0 commenti

5. Social housing : sviluppo, il caso italiano

Dall’analisi riguardante lo sviluppo in edilizia del social housing, appare chiaro comeesso sia strettamente legato al cambiamento degli stili di vita e degli spazi urbani.La città muta in quanto non solo insieme di abitazioni ma luogo della socialità, sede diincontri e scambi tra gli abitanti della stessa.Si fa  strada  la  concezione  che gli spazi collettivi non trovino definizione solamentenelle piazze e nei cortili ma anche in vere e proprie porzioni di edificio che diventanofulcro del progetto di social e cohousing: sale relax, cucine comuni, ludoteche e palestre.Dunque la sfida che gli operatori sociali, economici, politici ed istituzionali devonoaccogliere è quella di immaginare, progettare ed ideare una risposta al bisogno casa, che tenga conto del fattore socialità come decisivo.L’alloggio sociale oggi rappresenta un servizio di interesse economico generale e devepresentare i requisiti di adeguatezza, sicurezza, salubrità, sostenibilità ambientale erisparmio energetico.

Oggigiorno, la vecchia casa popolare si è trasformata in “social house”, un’abitazione  costituita da materiali naturali, che impiega tecnologie volte al risparmio energetico eche ambisce a fornire il migliore comfort termico e vitale ai suoi fruitori.
Per quanto riguarda la situazione italiana, negli ultimi dieci anni si è registrata una nuova esplosione della richiesta di alloggi a canoni calmierati con un allargamento dell'utenza.

L’aumento delle spese per la casa, la precarietà del lavoro, e conseguentementele minori entrate, ne hanno aumentato la richiesta, tuttavia il pregiudizio nei confronti deltermine “social” e l’assenza di una legge nazionale in materia, non favoriscono l’affermazione del fenomeno ostacolato anche dalla normativa urbanistica che vedel’espansione come una  regola che continua ad avere  la  meglio  sulla  ridefinizione esul recupero della città  esistente.Di conseguenza l’Italia presenta una percentuale bassa di edilizia residenziale pubblica,con il 4% registra la minore percentuale di alloggi di edilizia pubblica a fronte del 20% mediamente presente a livello europeo.


6. Casi studio : la realtà torinese


Negli ultimi anni a Torino si sta diffondendo tra alcuni gruppi di cittadini il desideriodi vivere in cohousing.  Si tratta di un processo lento, che richiede tempistiche ed impegnonon indifferenti ma che ha dimostrato di avere buon esito.
Nella scena cittadina si distinguono alcune associazioni che si impegnano per lo sviluppoe la diffusione di questa alternativa abitativa, ne è un esempio radicato l'AssociazioneCoabitare.


6.1  Cohousing Numero Zero – Ass. Coabitare, 2012

E' stato il primo vero e proprio esempio di cohousing a Torino, patrocinato dal progetto “The Gate Porta Palazzo” volto a riqualificare la zona urbana.
Sito in un quartiere multietnico della città, tra vecchie generazioni di torinesi e nuovegenerazioni di stranieri, si distingue dagli altri progetti di cohousing perchè parte dalcentro urbano e dall'iniziativa di poche persone fortemente motivate.
A partire dalla ristrutturazione di una vecchia palazzina in Via Cottolengo n.2 si è arrivati oggi,alla realizzazione di un modello abitativo semplice e funzionale che oltre ad assicurare uno stiledi vita confortevole e sostenibile dal punto di vista economico, contribuisce allo sviluppo sociale.
Per quanto riguarda le scelte strutturali e tecnologiche, i progettisti si sono mossi in manieracoerente al desiderio della sostenibilità sociale ed ambientale:
 
  • Conservazione morfologica dell'edificio storico
  • Spazi flessibili nel tempo
  • Distribuzione degli ambienti interni nell'ottica dello sviluppo sociale
  • Accessibilità degli spazi comuni :
             - due sale multifunzionali
             - un laboratorio / cantina
             - un cortile al piano terra
             - un terrazzo in quota
             - un locale tecnico
  • Scelte sostenibili :
             - buona coibentazione dell'involucro
             - serramenti ad alte prestazioni termiche
             - pannelli solari termici
             - bassi consumi energetici ( Classe energetica B )
  • Regole condivise dai coabitanti

    
Il terrazzo comune prima e dopo la ristrutturazione
     
Ad oggi l'edificio conserva la sua vecchia struttura a cui è stata data nuova luce.E' un riuscito esempio di coabitazione in città ed ha contribuito al risanamento lentoe progressivo dell'intero quartiere.

Foto tratte da:
www.corriere.it
www.cohousingnumerozero.org 
 
  
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