Denise Barbaroux 14 mar 2019 approfondimento 0 commenti

3) Tipologie di tetti verdi

Ci sono tre tipologie di tetti verde: quello intensivo, quello estensivo e quello semi-estensivo o ibrido.
Il" tetto verde intensivo" è caratterizzato da un maggiore peso e deve avere uno spessore minimo del terreno di 30 cm. Questa tipologia di tetto può essere realizzata su coperture piane con portanza oltre i 150 kg, e potranno quindi essere installati elementi d'arredo e più varietà di piante ed alberi. Naturalmente necessita di un grande sistema di irrigazione e di una costante manutenzione. Il “tetto verde estensivo" è un rivestimento più semplice ed economico, che si adatta sia a tetti piani che inclinati, poiché la sua capacità di carico è ridotta e lo spessore deve essere compreso tra i 15 e i 20 cm di profondità. In questo giardino possono essere coltivane piante di piccole dimensioni e il sistema di irrigazione e la manutenzione sono decisamente meno impegnativi.
Infine il sistema "semi-estensivo" o "ibrido" è una combinazione dei due metodi descritti precedentemente. Si possono infatti usare contemporaneamente tecniche estensive e semi-estensive , usando sia piante di grandi dimensioni, sia piccoli alberi, per creare giardini pensili moderni e sostenibili allo stesso tempo.



4) Composizione dei tetti verdi

La composizione del giardino pensile è caratterizzata da numerosi strati (dal basso verso l’alto):
 

- lo strato impermeabilizzante è solitamente una membrana di bitume-polimero, che viene appoggiata sulla superficie del tetto, seguendo passaggi precisi, per evitare infiltrazioni di acqua; prima viene steso il primer, un materiale formato da bitumi e additivi, che serve ad avere una maggior aderenza tra la superficie impermeabilizzante e lo strato cementizio;

- lo strato protettivo serve a proteggere lo strato impermeabilizzante. Questo viene fatto tramite l'uso di vernici, ossia pitture a base di polimeri sintetici dispersi in acqua;

- lo strato drenante ha la funzione di drenaggio dell'acque piovana e di irrigazione, di accumulo e di acqua per il verde e di protezione ulteriore delle stratificazioni di impermeabilizzazione. Consiste in uno strato di materiale plastico rigido che raccolgono l’acqua piovana, che poi risale nel terreno sovrastante per nutrire la vegetazione;

lo strato filtrante consente il passaggio dell'acqua tra due strati adiacenti, frenando così possibili passaggi di altri elementi;

- il substrato di vegetazione: i materiali che vengono usati sono di origine vulcanica, come ad esempio la pietra pomice e la lava, oppure in alternativa è anche usato il laterizio riciclato, che proviene da demolizioni di fabbricati: questi laterizi sono selezionati accuratamente, frantumati, arrotondati al fine di essere usati nel substrato;

- la vegetazione: la scelta del verde non è così semplice, poiché bisogna considerare le condizioni maggiori che determinano le caratteristiche di una pianta, come la luce, l'acqua, la temperatura.

   
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