Inoltre esistono svariate misure che permettono di distinguere gli ambienti a seconda della funzione, senza per questo dovere innalzare dei muri. Un'idea può essere quella di collocare il divano tra la zona living e quella della cucina vera e propria. A seconda delle esigenze, si potrà optare per un divano classico a due posti, in caso di spazio esiguo, fino ai divani angolari e con pouf annessi se si ha la fortuna di godere di ampi spazi.
E' così che il divano assolve ad una doppia funzione, quella di seduta e quella di elemento divisorio tra distinte aree funzionali della casa. Valida alternativa al divano può essere caratterizzata dai mobili bassi che separano consentendo tuttavia il contatto diretto tra un ambiente e l'altro dell'open space. Oggi in commercio si trova una gamma infinita di madie e mobili contenitori o porta tv in grado di soddisfare i gusti e le esigenze più particolari. E' così che per la seconda volta l'arredo è multifunzionale: divide, contiene, sostiene e arricchisce l'aspetto della vostra stanza.
Mobile contenitore Solaris, Riflessi Divano Iceberg, Maisons du Monde
Se invece l'idea di posizionare al centro dell'ambiente un complemento d'arredo costituisce motivo di disturbo nell'organizzazione spaziale desiderata, vi sono scelte meno ingombranti ed altrettanto efficaci.
Si tratta per lo più di differenziare le finiture di pavimenti e pareti grazie all'impiego di materiali e colori diversificati. In tal senso può essere utile creare un rimando tra i vari ambienti che costituisca un vero e proprio fil rouge per il progetto.
Tali scelte garantiscono un grande impatto visivo ed è per questo che occorre studiare attentamente l'accostamento di colori, forme e materiali per raggiungere un risultato soddisfacente. Nel caso in cui si voglia intervenire in maniera un po' più invasiva, la possibilità è quella di creare diversi livelli di quota tra i vari ambienti.
A pavimenti quotati in modo diverso corrisponderanno ambienti con funzioni specifiche, l'importante è limitarsi all'inserimento di uno o massimo due gradini al fine di evitare dislivelli eccessivi.