Chiara Del Core 30 mar 2021 approfondimento 0 commenti

Deterioramento del tetto: interventi e rimedi

L’importanza del tetto relazionata ad un edificio è indiscussa: la copertura infatti, costituisce parte integrante della struttura del manufatto architettonico e per questo motivo occorre assicurarne la costante conservazione e funzionalità. Esistono diverse tipologie di tetto costituite da svariati tipi di tegole, impiegate secondo la tradizione del luogo e in base alle caratteristiche prestazionali. Si va dai coppi più antichi, alle tegole marsigliesi e portoghesi fino alle guaine bituminose tipiche delle coperture continue. Al fine di garantire un buon livello di comfort termico ed un corretto isolamento rispetto agli agenti esterni, occorre progettare tettoie altamente performanti.

In questa breve guida vediamo quali sono le caratteristiche strutturali dei tetti e quali sono gli interventi da eseguire in caso di alterazioni dovute all’azione del tempo.


Tipologie di tetto

Sin dalle origini, il tetto assolve importanti funzioni di sicurezza e protezione dell’edificio ed assicura comfort agli utenti. Nel corso della storia, si sono succeduti differenti tipi di tetto che si sono distinti per la forma e per il materiale che compone il manto di copertura. Questo importante elemento architettonico è costituito da due elementi principali: la struttura portante, che assolve la funzione di sostenere i carichi che incidono dall’alto sull’edificio, e la copertura che costituisce lo strato più esterno del tetto e funge da protezione rispetto agli agenti esterni. Completano l’insieme delle componenti, lo strato di ventilazione, quello isolante e la barriera al vapore.  

La copertura si distingue poi in tipologia piana, a falde inclinate e a volta; la scelta della forma dipende dalle caratteristiche del luogo in cui si inserisce l’edificio e di conseguenza dalle esigenze che ne derivano. Nei territori settentrionali del mondo, le frequenti piogge e nevicate costringono ad adottare tetti a falde inclinate, grazie alle quali tali carichi scivolano verso la linea di terra, al fine di scongiurare l’accumulo e il conseguente aumento del carico da supportare in copertura. L’inclinazione delle falde dipende dalle peculiarità climatiche della zona specifica, si va dal 10% per arrivare anche fino al 200%. La stratigrafia di tale tipo di copertura può distinguersi in base all’abitabilità dell’area sottofalda. Infatti, a seconda che la zona sia più o meno accessibile ed abitabile, sarà differente anche la soluzione isolante presente. Nel caso di ambienti abitati nel sottotetto, il sistema consigliato è quello del tetto caldo che prevede l’inserimento dello strato coibente tra la struttura e lo strato di impermeabilizzazione del tetto. Se invece, gli spazi sotto falda non sono abitabili, l’isolamento riguarderà il piano di calpestio sotto falda (ultimo solaio) e non la copertura, che in questo caso costituirà il sistema a tetto freddo.

Esempi di edifici con tetto a falde inclinate
   
"Carlo Mollino" Alpine Refuge - Gressoney 2010    House Tham & Videgård Arkitekter, Sweden 2012
Foto: AltaVisione   Foto: Ake E: son Lindman
     
La situazione si presenta differente nelle località mediterranee, dove il sole e le scarse precipitazioni suggeriscono l’impiego di tetti piani. Talvolta, per aumentare le prestazioni termiche dell’edificio, in questi luoghi le coperture piane diventano veri e propri giardini in quota, in grado di raffrescare e controllare il livello di umidità durante le stagioni più calde. Tuttavia, anche nel caso di tetti giardino, dev’essere garantita la pendenza massima del 5% per assicurare il minimo deflusso delle acque meteoriche.



Un’altra tipologia costruttiva che riguarda i tetti è rappresentata dal tetto curvo o voltato. Si tratta di soluzioni che non prevedono la linea di colmo e dove la copertura può essere discontinua o continua e rappresentata da guaine bituminose.

Primo esempio di tetto piano praticabile, introdotto nei cinque principi dell’architettura dal celebre architetto Le Corbusier
      

Ville Savoye, Le Corbusier – Poissy 1931 esterno e vista del tetto piano funzionalizzato a giardino
(vedi i disegni dwg del progetto
    
   
Roof garden tipico degli scenari urbani odierni

Per approfondire la conoscenza del tetto giardino clicca qui

 
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