Edilizia abitativa: mixitè di tradizione e innovazione
La progettazione residenziale costituisce disciplina complessa e ricca di aspetti da considerare, tuttavia questo articolo vuole fornire una
breve guida che possa delineare i concetti chiave di tale specifico settore. Infatti, è bene effettuare una suddivisione delle diverse
tipologie abitative e delle caratteristiche che ne determinano i connotati e la conformazione fisica. Di seguito vedremo come l’introduzione del tipo, e delle forme e funzioni ad esso legate, nel corso degli anni abbia influenzato e definito i modelli residenziali che ancora oggi interessano gli scenari urbani e quelli extra-urbani. La conseguenza di tale aspetto è rappresentata dalla diffusione di specifici schemi abitativi in costante trasformazione. Infatti, oggi spesso, sistemi costruttivi differenti si mixano a formare residenze miste volte a rispondere alle esigenze sempre mutevoli di un bacino di utenza vasto e differenziato.
Caratteri salienti
Il primo aspetto da considerare riguarda la classe di appartenenza del tipo edilizio in analisi, ovvero quella dell’
edilizia residenziale permanente. Quest’ultima comprende due macro categorie: le
residenze monofamiliari e quelle
multifamiliari che si contraddistinguono in organismi edilizi di diversa tipologia.
La conformazione fisica di ogni singolo edificio viene determinata da numerosi fattori quali la densità che è necessario ottenere ed il rispetto dei vincoli urbanistici, il rapporto che si vuole instaurare con il contesto, gli aspetti di carattere socio-economico, il rispetto dell’ambiente e lo sfruttamento delle risorse presenti in natura. Tutti gli elementi citati infatti, determineranno l’aspetto e le caratteristiche delle cellule abitative e delle componenti di accesso e di raccordo tra le parti.
Inoltre, la corretta organizzazione degli spazi distributivi e degli appartamenti massimizzerà la chiarezza dei percorsi e restituirà agli abitanti quel senso di appartenenza ai luoghi, oggi troppo spesso perduto. A seconda della tipologia edilizia cambierà il rapporto tra coinquilini e quello tra abitanti ed ambiente circostante.
Ad esempio, nel caso di edifici pluripiano gli unici spazi a creare un’occasione di incontro saranno i vani scala ed ascensore, mentre nelle abitazioni dotate di balconi distributivi o gallerie, l’incontro e lo scambio avverranno in modo più frequente. Infatti, i percorsi in quota oltre a rappresentare elemento costruttivo caratterizzate, favoriranno la socializzazione tra co-abitanti. Quest’ultimo aspetto andrà analizzato con cura in quanto decisivo non solo per favorire il rapporto tra condomini, ma anche per garantire la loro sicurezza ed incolumità.
Breve analisi delle tipologie edilizie abitative
Le residenze più diffuse sul territorio italiano si suddividono in tre categorie principali ed esse sono strettamente legate al tipo di utenza finale che andranno ad accogliere: si tratta delle residenze monofamiliari, plurifamiliari e collettive.
RESIDENZE MONOFAMILIARI
Come si può evincere dalla denominazione, questo tipo di casa viene progettato al fine di alloggiare un unico nucleo familiare. Solitamente si tratta di ville a due o più piani, dotate di una zona pertinenziale antistante, destinata a verde. Tale costruzione può collocarsi sul lotto in maniera indipendente o raggruppata. Nel primo caso si parla di
edificio isolato, che si sviluppa su più piani e comprende un livello seminterrato o interrato che può ospitare tavernette, garage o palestra. Si tratta di una soluzione ottimale quando si ha una densità edificatoria bassa.

Esempio di casa indipendente dotata di ampia area verde pertinenziale
Per quanto riguarda le
case raggruppate, esse rappresentano unità indipendenti ma posizionate in modo contiguo. Questa tipologia comprende le case doppie, quelle a affiancate e quelle sovrapposte. Le case binate sono costituite da due cellule indipendenti ma accostate, che condividono un solo muro perimetrale; le case a schiera sono caratterizzate da ingressi autonomi e da due muri condivisi tra più cellule adiacenti. Infine, le case sovrapposte sono caratterizzate da due unità abitative indipendenti alle quali si ha accesso al piano terra e tramite scala esterna per raggiungere i livelli superiori.
È quindi chiaro come la progettazione edilizia possa prevedere l’aggregazione di singole cellule e sia in grado di generare sistemi abitativi che variano per conformazione e per capacità edificatoria.
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RESIDENZE PLURIFAMILIARI
A differenza delle abitazioni unifamiliari, tale tipologia di residenza viene destinata a più nuclei familiari.
Si tratta di edifici dalle dimensioni maggiori, la superficie dei quali è suddivisa in molteplici cellule abitative alle quali si ha accesso tramite percorsi ed appositi elementi di distribuzione. Talvolta, i complessi edilizi sono dotati di aree comuni al chiuso o all’aperto, destinate ad attività di tipo ricreativo e di servizio, al fine di favorire la socializzazione tra condomini.
All’interno degli attuali scenari urbani, le residenze plurifamiliari sono le più diffuse poiché soddisfano le
esigenze di alta densità abitativa a costi contenuti. Tali tipi residenziali possono essere organizzati secondo sistemi differenti, generando edifici con sviluppo orizzontale, verticale, con aggetti e terrazze o con accessi comuni lungo le balconate.
Vediamo ora le principali tipologie:
Edificio in linea
Si tratta di costruzioni multipiano con un numero variabile di appartamenti distribuiti su ogni livello.
La soluzione più diffusa ne vede due per blocco scala. Originato dalla moltiplicazione di moduli standard, l’edificio in linea spesso viene affiancato ad altri con la medesima conformazione, originando complessi dalle forme variegate. Ne sono un esempio i sistemi a corte, a stecca e ad angolo.
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