Il contesto urbano natalizio nel resto di Italia
Come Torino, in questo periodo molte altre città italiane arricchiscono il proprio patrimonio architettonico e culturale, grazie al contributo dell’arte contemporanea.
Uno degli esempi che quest’anno conferma tale tendenza è rappresentato dalla città di
Como. Il Magic Light Festival come consuetudine, interessa l’intera cittadina che si veste di luci colorate, rendendo monumenti ed edifici storici, vere e proprie tele dipinte e in grado di stupire i viandanti.
Piazza Duomo è senz’altro il fulcro della manifestazione e la Cattedrale, il Palazzo del Broletto e il Palazzo Vescovile diventano superfici interattive dove vengono proiettati giochi di luce spettacolari. I cromatismi tipici del bugnato della torre civica e del marmo lombardo del Broletto mutano grazie a luminosi giochi multicolore.

Piazza Grimoldi, di fianco a Piazza Duomo, illuminata per le feste
Anche
Firenze durante i giorni delle festività non è da meno in quanto a luci scenografiche e colori vivi grazie al Firenze Light Festival, noto come
F-Light. È in questo periodo infatti che alcuni dei simboli cittadini, si trasformano attirando ancora più turisti di quanto avvenga già durante il resto dell’anno. Ne è un esempio Ponte Vecchio che nella scorsa stagione della rassegna natalizia è diventato una tela su cui proiettare immagini e frasi tratte dall’Opera Dantesca della Divina Commedia. L’immagine più suggestiva è stata quella della selva oscura e della successiva liberazione come quella dal periodo della pandemia che ha colpito la popolazione mondiale. A tal proposito, lo scopo del Festival è stato ed è tutt’ora quello di promuovere la cultura e farla vivere al cittadino come valore sempre attuale e costante nel tempo. Anche quest’anno infatti, le architetture più celebri della città e le porte urbane saranno protagoniste del Festival che avrà come tema la riflessione sul futuro.
Esempio concreto di come l’architettura debba farsi messaggio che possa arrivare a tutti, anche ai più piccoli è rappresentato dalla città di
Gaeta dove ogni anno gli edifici storici trasformano la città in un libro di fiabe a cielo aperto. Proiezioni, video mapping e giochi di luce vengono infatti proiettati sulle mura del Castello Angioino e sugli edifici che si affacciano sulle maggiori piazze. Oltre all’ambientazione di favole e scene tratte dal mondo dei più piccoli, anche Gaeta sceglie di rappresentare in alcune zone urbane la Divina Commedia, simbolo emblematico della cultura Italiana.

Gaeta e le sue “Favole di Luce” – videomapping sulla Chiesa di San Francesco
Fonte: www.guestgaeta.it
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