Chiara Del Core 2 giu 2020 approfondimento 0 commenti

Scelte tipologiche: finiture e arredo

Al fine di raggiungere risultati ottimali, l’iter progettuale dev’essere condotto attuando scelte consapevoli nell’ottica di soddisfare i requisiti di comfort e sicurezza per l’utenza. Nel caso delle strutture destinate all’educazione infantile, occorre prestare una maggiore attenzione poiché i fruitori finali sono bambini, più vulnerabili degli adulti. Per questo motivo le finiture devono essere resistenti e durevoli nel tempo e devono garantire una semplice manutenzione così da assicurare un buon livello di comfort visivo. L’ambiente deve rappresentare un luogo sicuro e salubre, dove i più piccoli possano trovarsi a proprio agio e sentirsi come a casa. Ogni scelta tipologica dev’essere compatibile con l’ambiente, deve favorire il risparmio energetico e non deve compromettere la salute degli occupanti dell’ambiente. Dal punto di vista cromatico, occorre studiare il rapporto tra i colori e la luce, al fine di mantenere un buon livello di luminosità e fornire un ambiente rilassante ma allo stesso tempo stimolante. Sono preferibili pareti a tinta unita e accostamenti di colori calibrati e studiati a seconda della destinazione d’uso della singola stanza. A tal proposito, nelle aule didattiche e ricreative saranno perfetti toni caldi e vivaci come l’arancio e il giallo per stimolare fantasia e creatività, mentre nelle sale per il consumo dei pasti e per il riposino saranno più adatti colori freddi, come il blu e il verde, che stimolano il sonno e la tranquillità.

Tali scelte sono importanti poiché influiscono concretamente sulla qualità dell’apprendimento e sul benessere dei bambini: i colori sono in grado di trasmettere sensazioni e stati d’animo differenti e per questo motivo determinano il benessere individuale. Per quanto riguarda i materiali, i pavimenti devono essere caldi, non pericolosi in caso di cadute accidentali e facilmente lavabili. Nelle zone destinate al gioco e alle attività sul suolo, saranno perfetti i tappeti antitrauma, in grado di preservare la salute dei bambini. Le pareti invece devono essere resistenti e, qualora siano utilizzate come “pannelli” per l’affissione di disegni e materiali didattici, è preferibile che vengano coperte da rivestimenti impermeabili e lavabili. Tutte le soluzioni adottate devono assicurare l’incolumità dei più piccoli: anche gli infissi e le porte interne devono essere prive di spigoli pericolosi e trovarsi ad un’altezza opportuna, fuori dalla portata degli alunni. Sono preferibili gli infissi scorrevoli, più sicuri e adatti ad ambienti ampi dov’è prevista la presenza di numerosi bambini in movimento. Per quanto concerne l’allestimento degli spazi, occorre prestare attenzione alla scelta dell’arredo, scegliendolo nell’ottica di assicurare funzionalità ed estetica. Differenziato a seconda dell’età dell’utenza, deve soddisfare le esigenze dipendenti da attività diverse. Gli elementi d’arredamento all’interno delle sezioni didattiche devono essere scelti al fine di essere accessibili a tutti i bambini che saranno così stimolati ad interagire e lavorare insieme.

Rendering Asilo nido BabyLife, 02Arch, Milano   Rendering degli spazi interni - Asilo nido BabyLife
Rendering degli spazi interni – Asilo nido BabyLife, 02Arch, 2018, Milano
Fonte: www.02arch.it 

Ogni scaffale e mensola dove sono riposti libri e giocattoli dev’essere posizionato ad “altezza bambino” in modo che quest’ultimo possa prendere, spostare e rimettere a posto ogni singolo oggetto. Infatti, tali attività rendono autonomi ed educano all’ordine i piccoli fruitori. L’area destinata al consumo dei pasti dovrà essere dotata di tavoli dall’altezza variabile, dalle forme tondeggianti e in materiali compositi, accompagnati da sedie misurate sull’ergonomia dei piccoli. In alcune strutture si trovano sale destinate ad uso esclusivo del riposino pomeridiano, in altre invece, le aule didattiche sono predisposte ad un doppio uso. Nel primo caso, la sala sarà occupata da un numero variabile di lettini e culle fisse mentre nel secondo, l’arredo sarà più flessibile e caratterizzato da pedane e materassi mobili. In questo modo, l’ambiente si adatterà alla necessità del momento. In entrambe le circostanze occorre che i materiali impiegati siano atossici e dalla facile manutenzione, scelti al fine di tutelare la salute dei bambini. Per quanto riguarda il progetto illuminotecnico, come in ogni altra tipologia edilizia, la luce naturale ed artificiale è in grado di determinare la qualità dell’esperienza vissuta all’interno degli ambienti. Premesso ciò, a seconda della funzione dello spazio occorre optare per una specifica tipologia di luce. Calda, intensa e puntuale nelle aule per stimolare l’attività, soffusa e di minore intensità nelle sale riposo per favorire il sonno. La luce artificiale funzionerà da ausilio a quella naturale, determinata dall’orientamento dell’edificio e dalla scelta distributiva dei vari ambienti per i quali è preferibile collocare quelli didattici sul fronte sud più soleggiato e quelli destinati al relax a est e a nord.


 

Progettazione sostenibile

Uno degli aspetti più importanti nel panorama attuale dell’edilizia è rappresentato dall’impiego di molteplici soluzioni volte al contenimento dei consumi energetici e al benessere psico-fisico dell’utenza. Come per le residenze e gli edifici ad uso civile, le strutture destinate all’infanzia necessitano di una progettazione attenta in termini di sostenibilità. Sin dalle prime fasi progettuali occorre studiare l’orientamento dell’edificio e la distribuzione degli ambienti interni, avendo cura di collocarli sugli affacci più adatti all’attività da svolgere al loro interno. Per quanto riguarda la scelta delle soluzioni tecniche, si suole optare per elementi murari, impiantistici ed infissi volti all’ottimizzazione delle caratteristiche prestazionali dell’edificio scolastico. A partire dall’involucro, occorre prevedere un buon isolamento termico al fine di assicurare elevati livelli di comfort termo-igrometrico. È bene considerare l’involucro come un elemento dinamico, strettamente legato al clima locale e alle caratteristiche del contesto nel quale si inserisce l’edificio. Ad esempio, il fronte esposto a sud, dove di solito vengono collocate le aule per la didattica, necessiterà di elementi di ombreggiamento come brise soleil, tende, sistemi di oscuramento o elementi esterni naturali come alberi e arbusti.

Per quanto riguarda il tamponamento trasparente, rappresentato da finestre e porte finestre, sarà preferibile sceglierlo con vetri di tipo basso emissivo, resistenti, antiurto e antisfondamento, al fine di preservare l’incolumità dei più piccoli. Tra le tecnologie innovative volte alla massimizzazione del risparmio energetico e al benessere del fruitore, si annovera anche l’impiego di pannelli solari, di sistemi di ventilazione controllata e di materiali rinnovabili. Questi ultimi se scelti con cura, garantiscono un maggior benessere per gli occupanti dell’ambiente e riducono consumi ed inquinamento in fase di realizzazione d’opera. Dal punto di vista delle coperture, talvolta vengono introdotti inserti vegetazionali al fine di contrastare l’accumulo di eccessivo calore, attenuare i rumori ed aumentare la resa estetica del fabbricato. Tali soluzioni legano il verde alla struttura e svolgono anche una funzione educativa per i bambini che, nel caso delle aree verdi ludiche site al piano stradale, prendono diretto contatto con la sfera naturale e godono dei connessi benefici climatici. Anche i materiali adoperati per le finiture potranno essere naturali e in tal caso, le fibre di legno sono quelle più utilizzate, scelte anche grazie alla loro semplice manutenzione e alla loro durabilità nel tempo.

Tuttavia, dedicarsi all’iter progettuale con un particolare occhio di riguardo per l’aspetto sostenibile non si esaurisce allo studio dell’orientamento e alla scelta di soluzioni ottimali in termini di consumi, impiantistica e prestazioni energetiche. Nel caso delle scuole per l’infanzia è indispensabile curare l’aspetto sociale e soddisfare le esigenze di ogni singolo bambino che le frequenta. L’architettura in questo caso deve necessariamente incontrare la pedagogia e i suoi obiettivi primari. Gli ambienti progettati “a misura di bambino” dovranno stimolare i sensi e la creatività dei più piccoli oltre che renderli autonomi e allo stesso tempo predisposti alla socializzazione con alunni e maestre. Inoltre, la scelta di adoperare opzioni eco-compatibili può essere la giusta occasione per coinvolgere anche l’utenza di età infantile rispetto ad una tematica di estrema importanza ed attualità.

Spazi interni del Nido d’infanzia “La Balena”, MCA, 2015, Guastalla (RE)   
Spazi interni del Nido d’infanzia “La Balena”, MCA, 2015, Guastalla (RE)
Foto: Moreno Maggi da www.parametric-architecture.com
 

Normativa

La progettazione dell’edilizia scolastica in Italia viene regolamentata dal D.M. 11 Aprile 2013 che ne sancisce le norme in materia urbanistica, tecnica e di sicurezza. Tale decreto contiene infatti le linee guida inerenti agli indirizzi progettuali per la costruzione ex novo di edifici scolastici, al fine di apportare delle novità e delle migliorie nell’organizzazione planimetrica delle strutture da edificare. Una delle novità rispetto al vecchio D.M. 18 Dicembre 1975 secondo cui tutti gli spazi erano subordinati alla centralità dell’aula, consiste nella flessibilità degli spazi che compongono il nuovo edificio. Si tratta di una necessità primaria per gli istituti moderni dove i modelli didattici sono in continuo cambiamento e dove per questo motivo, anche gli spazi fisici devono modularsi e plasmarsi su esigenze specifiche e sempre mutevoli. Un altro aspetto è rappresentato dal rapporto che intercorre tra la nuova struttura e il contesto in cui sorge. Come già accennato, nel caso degli asili la presenza di un’area verde all’aperto costituisce vero e proprio valore aggiunto per il percorso di crescita dei piccoli utenti. Ora viene stabilito per legge che l’edificio scolastico deve sorgere in una zona salubre, silenziosa e con spazi verdi per potervi svolgere attività ludiche e di intrattenimento.

Secondo normativa, la scuola dell’infanzia comprende l’asilo nido e la scuola materna che si distinguono per l’età dei bambini che accolgono e per gli ambienti fisici che le compongono.

ASILO NIDO
  • Struttura ad un solo piano
  • Minimo 25 bambini se associato alla scuola materna, se edificio singolo dai 30 ai 75 bambini
  • Fasce di età: 0 - 12 mesi > lattanti; 12 - 36 mesi > divezzi
  • Spazi e funzioni differenziati a seconda dell’età del bambino. Per i lattanti la superficie utile totale è pari a 7 - 8 mq/bimbo, per i divezzi 9 - 10 mq/bimbo. Spazi interni di servizio variabili sul numero dei bambini: per 30 bambini 100 mq utili, per 75 bambini 150 mq utili. Spazi esterni pari ai 2/3 dell’area di pertinenza dell’istituto

SCUOLA MATERNA
  • Struttura ad un solo piano (più piani per ambiente direzione/servizi per il personale)
  • Fasce di età: 3 – 5 anni
  • 25 mq di area totale/bimbo di cui 7 mq interni e 18 mq all’aperto
  • Sezione da 150 mq per 15-30 bambini

Tali disposizioni possono subire variazioni minime dipendenti dai regolamenti regionali e dalla natura pubblica o privata dell’istituto.
In ogni caso, le nuove linee guida per la progettazione scolastica sono finalizzate alla realizzazione di spazi educativi che arricchiscano l’offerta formativa e incoraggino la crescita sana di ogni bambino.

 
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