Padiglione: Descrizione dei Contenuti
Premessa
La rappresentazione di un Paese in un contesto come quello di una esposizione universale, già di per sé piena di tante suggestioni, per essere efficace deve ruotare intorno a un unico tema, al quale restare ancorata in tutte le sue articolazioni, sia concettuali sia allestitive.Nell'immaginario collettivo mondiale l'Italia da sempre è considerata un luogo di bellezza, per la natura e per quello che gli uomini nei secoli hanno aggiunto.
Negli ultimi anni questa percezione è mutata: nell'immaginario collettivo mondiale l'Italia non è più soltanto un luogo bello e pieno di cose belle, ma è anche un modo di essere.
L'idea di Italia ha assorbito anche atteggiamenti e comportamenti che vengono considerati nel loro complesso piacevoli, da sperimentare, da imitare o solo sognare.
Non una società perfetta, ma una società nella quale si può vivere molto bene.
Un concetto sintetico e incisivo per esprimere tutto ciò è quello di "qualità", intesa non come assenza di difetti, ma come specificità di un modo di essere che, tra le tante sue caratteristiche, ha anche la sua strutturale imperfezione, che tuttavia ne aumenta l'imprevedibilità e quindi il fascino.
Volendo sintetizzare il messaggio che i visitatori dovrebbero cogliere dal Padiglione Italia, si potrebbe dire che la qualità del passato dell'Italia si pone al servizio della qualità del futuro di tutti gli altri Paesi.
La tentazione più forte o, se si vuole, la soluzione più facile, sarebbe quella di limitarsi a scegliere nell'immenso patrimonio artistico di cui l'Italia dispone un gruppo di opere di sicuro richiamo, il che garantirebbe il successo della presenza italiana.
Il limite di questa scelta sarebbe però di confermare una cosa già nota, che da sola potrebbe suonare come una incapacità ad andare oltre, ovvero la qualità del passato, quando l'opportunità che offre l'EXPO è anche quella di rappresentare il sistema paese nel presente e nella sua proiezione futura.
Un segno del passato resta ovviamente importante, è un fattore di interesse troppo forte per non usarlo come un richiamo alto e impegnativo, ma va utilizzato per indicare le radici di una vicenda che si evolve e che non si è fermata.
Il cuore del Padiglione Italia sarà quindi il presente, con alcuni segni che esprimono le sue radici nel passato e con una significativa proiezione sul futuro.
Questa impostazione comporta almeno tre scelte di fondo che devono risultate congrue e integrate tra loro: una scelta "ambientale", una scelta "artistica", una scelta "storica".
Quanto alla scelta ambientale, l'Italia si rappresenterà attraverso un elemento, l'acqua, che comporta molti richiami simbolici e consente molte soluzioni di allestimento: l'acqua come via e quindi il Mediterraneo come crocevia di culture e oggi di nuove integrazioni e nuove solidarietà.
L'acqua come luogo, e quindi i laghi, i fiumi, le coste e ciò che la presenza dell'acqua comporta nell'evoluzione del vivere e dell'arte di vivere; l'acqua come risorsa, e quindi l'acqua e l'ambiente, l'acqua e la salute.
Ma, al di là delle configurazioni allestitive, che ne sottolineano le componenti e le caratteristiche più spettacolari, la scelta ambientale si manifesterà nel Padiglione Italia come un riferimento contenutistico e programmatico costante e determinante: in relazione, in primo luogo, a quanto convenuto nel Protocollo di Kyoto e, in secondo luogo, ai programmi nazionali e internazionali di salvaguardia dell'ambiente e di sostenibilità dello sviluppo produttivo.
Quanto alla scelta artistica, a volte le coincidenze appaiono più suggestive delle programmazioni a tavolino: negli ultimi anni l'acqua, e in questo caso l'acqua del mare siciliano, ha restituito una delle più suggestive opere dell'antichità, il Satiro danzante, che è diventato immediatamente un richiamo per gli amanti del bello in tutto il mondo.
La sua suggestione non si collega soltanto alla antica idea della commistione dei generi, dei valori, dei confini, ma si collega anche a una tensione e a una disponibilità nei confronti del movimento, del cambiamento, della capacità di appagarsi per non sentirsi mai appagati, che costituiscono fattori sollecitanti della attuale modernità.
Quanto alla scelta storica, il richiamo alla qualità della vita italiana non può che risuonare all'incrocio tra una valorizzazione di tutti i sensi - il tatto, la vista, l'udito, l'odorato, il gusto - che sono condizione di una autentica capacità di rappresentare, interpretare e godere la vita, e la articolazione territoriale - in Italia tipicamente quella regionale - che tali capacità ha declinato nel corso del tempo in tradizioni e produzioni, in cui natura e cultura confluiscono in un concerto di consonanti diversità.
Fonte: http://www.expo2005italia.it
Commissariato Generale del Governo Italiano per la World Expo 2005 Aichi, Japan