3) Principi per una buona progettazione

3.1  Esposizione e soleggiamento
Una corretta distribuzione degli spazi interni è necessaria per poter sfruttare al massimo l'energia solare diurna e per le attività che vengono svolte quotidianamente all'interno degli edifici. Solitamente la zona giorno, nella quale si passa la maggior parte del proprio tempo, viene esposta sud-est e verso sud-ovest, poiché questi sono i lati più soleggiati; la zona notte invece può essere orientata preferibilmente verso nord-ovest e verso nord-est, dove arriva meno irraggiamento solare, così come le zone di passaggio e i corridoi. Per evitare che i locali esposti ad est e a sud abbiano un surriscaldamento, si può ricorrere ad protezioni e a schermature solari, che possono essere fisse o mobili quindi orientabili. Le facciate orientate a sud-est e sud-ovest  hanno una piccola variazione di intensità di energia solare nell'arco della giornata per cui l'irraggiamento è continuo anche durante tutto l'anno. Le facciate esposte solo verso sud risultano essere fresche in estate e calde nella stagione invernale. Le facciate ad est e ad ovest sono fredde in inverno e calde in estate, quindi variano molto durante l'anno.

3.2  L'illuminazione
La luce diurna, da cui dipende l'illuminazione naturale, è da considerare legata alle caratteristiche della sorgente luminosa, ossia la volta celeste, in funzione della sua latitudine, del giorno e dell'ora, e delle condizioni atmosferiche. Considerata questa premessa non è possibile prevedere con estrema precisione l'illuminamento all'interno di un locale in un momento della giornata. Si fa riferimento al "fattore di luce diurna" per misurare la qualità dell'ambiente dal punto di vista dell'illuminazione, che ci fornisce la percentuale di luce naturale all'interno di un ambiente, ma effettivamente non ci indica dei dati sicuri sul reale illuminamento; questo fattore non dipende dall'illuminazione esterna, poiché si riferisce alle condizioni atmosferiche della volta celeste escluso il contributo della radiazione diretta. Il fattore di luce diurna viene usato durante la progettazione per calcolare dimensioni di aperture trasparenti, proprietà dei materiali di tali aperture, caratteristiche di riflessione di pavimenti, pareti e soffitti.
L'illuminazione naturale risulta essere fondamentale poiché influenza il comfort domestico e ambientale e costituisce un elemento essenziale per la progettazione bioclimatica. Infatti un ambiente riceve luce solare diretta, luce da cielo chiaro e luce diffusa. Naturalmente le aperture devono essere poste in punti strategici per poter sfruttare al meglio il flusso luminoso  e deve essere garantita una distribuzione uniforme, affinchè ci sia una corretta proporzione tra luci e ombre.
L'illuminazione artificiale risulta allo stesso tempo molto importante. Vengono considerati  tre tipi:
- diretta: la luce illumina direttamente gli oggetti interessati;
- indiretta: la luce viene indirizzata verso il soffitto tramite schermi e quindi inviata nuovamente nell'ambiente per diffusione;
- semidiretta: ha caratteristiche comuni sia con la luce diretta che indiretta.

3.3  Isolamento termico
È necessario garantire all'interno di un ambiente un benessere termico adeguato e ciò dipende dalle condizioni microclimatiche presenti in maniera naturale o artificiale, quindi: -la temperatura; - il grado igrometrico; - la temperatura radiante media delle superfici; - il movimento dell'aria. Questi parametri devono essere mantenuti su appositi livelli affinchè all'interno del corpo umano venga conservato un equilibrio termico.
Prima di tutto gli elementi costruttivi dell'edificio devono assicurare il benessere termico ideale, attraverso la disposizione e l'orientamento adeguati, come già accennato precedentemente. Tutto ciò deve essere integrato con appositi impianti e rivestono un ruolo fondamentale anche i materiali che vengono adottati , preferibilmente bioclimatici e in conformità con le moderne tecniche costruttivi bioedili. Grazie ai continui miglioramenti delle qualità termiche è possibile avere anche un vantaggio di tipo economico, con una riduzione del consumo di energia fino al 30% per il riscaldamento e raffrescamento.  9.38.38

3.4  Isolamento acustico
Le fonti di rumore possono essere dovute al traffico veicolare, aereo, ferroviario, a impianti e apparecchi esterni o interni all'edificio. Il rumore urbano è causa di un notevole disturbo all'interno delle mura domestiche, e devono essere ridotti. Considerando il punto di vista bioclimatico i parametri del suono e del rumore che adottano importanza fondamentale sono l'intensità acustica e lo spettro di frequenza.
Un'onda sonora, quando incontra un ostacolo, come ad esempio una parete, viene in parte riflessa, in parte assorbita e in parte viene trasmessa poiché riesce a superare l'impedimento; la trasmissione può avvenire per diaframma, cioè quando il suono entra come vibrazione della parete stessa, per diffrazione dell'onda tramite fessure dei materiali edili, e semplicemente attraverso la propagazione della parete.
   
   
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