Nella realizzazione di un giardino, le siepi sono un elemento fondamentale, irrinunciabile, anche se questo non raggiunge grandi dimensioni. Le siepi non possono mancare sia per la funzione pratica che svolgono sia perchè lo arricchiscono esteticamente: infatti le siepi donano al giardino un'armonia e uno stile che lo fa diventare una vera opera d'arte.

Possiamo affermare che le siepi sono state e sono indissolubilmente legate al concetto di giardino. Storicamente le siepi costituiscono un elemento fondamentale del giardino all'italiana, tuttora ammirabile nelle grandi ville e dimore storiche d'Italia; però, anche nella realizzazione di un giardino moderno, neanche gli architetti più innovativi rinunciano ad impiegare le siepi nei loro progetti.
Nell'immagine: Villa Gamberaia, Settignano, Firenze
Ma cos'è una siepe?
Comunemente per siepe intendiamo delle piante, in particolar modo quelle sempreverdi, allevate rispettando una forma geometrica ben precisa, ottenuta sottoponendo la siepe a periodiche potature. Questo concetto di siepe però è particolarmente riduttivo, prima di tutto perchè esistono varie tipologie di siepi in relazione alle esigenze a cui devono rispondere. Esse infatti soddisfano efficacemente una pluralità di situazioni, da quelle più generali (difensive, frangivento ecc.) a quelle specifiche e particolari (nascondere una visuale poco piacevole sia interna che esterna a quel giardino). Proprio per soddisfare queste numerose esigenze la scelta delle specie utilizzabili nella formazione di giardini, parchi ed aree verdi si è molto allargata e diversificata. Tornando alla domanda iniziale, il termine siepe deve essere inteso in un senso molto ampio, non soltanto in relazione alla funzione, ma anche in relazione alla grandissima tipologia di piante che possono essere impiegate. Queste piante possono essere anche molto diverse tra loro per dimensioni e portamento, per l'essere sempreverdi o a foglia caduca, per la presenza o meno di spine ecc.; anche l'intervento dell'uomo può manifestarsi in modo differente: conferendo alle piante una precisa forma oppure lasciandole libere di crescere e di assumere il proprio portamento.
Tutte queste piante così diverse, con una forma finale che può essere naturale oppure voluta dall'uomo, vengono riunite nel gruppo delle siepi perchè esse insieme formano una "barriera", creano una "separazione" a sviluppo lineare e verticale. La siepe deve quindi essere intesa come tutto ciò che divide, fraziona o separa. Con le parole "separazione" e "barriera" (termine con il quale si indicano specialmente le siepi di dimensioni medio-alte) si chiariscono a un tempo funzione e utilizzo; inoltre si spiega perchè questo gruppo comprenda anche piante che non possono essere allevate a forma, come per esempio l'agave (Agave americana).
Le siepi nascono per recingere ed isolare determinate aree ma la loro funzione si è arricchita di significati estetici, fino a farle diventare delle vere e proprie opere d’arte. In altre parole le siepi sono diventate il punto d’incontro tra l’uomo e la natura. Infatti l'uomo non si è più accontentato di utilizzare le siepi soltanto ai margini della sua proprietà a scopo "difensivo", ma ha voluto farle entrare all'interno del giardino, conferendo loro un compito nuovo e adottando, per le piante impiegate, delle forme assolutamente originali ottenute mediante mirabili interventi cesori, conferendo così alla natura un ordine ed una vita tutta nuova.
Tutto ciò non deve far pensare che questo tipo di interventi siano una violenza per le piante, uno stravolgimento della natura per realizzare gli interessi egoistici dell'uomo. L'uomo, bensì, ha potuto realizzare queste opere soltanto dopo una attenta conoscenza della biologia delle piante. Infatti, se vuole dare alla siepe una forma non naturale, l'uomo si avvale di piante la cui caratteristica principale è quella di essere fortemente cespuglianti e particolarmente tolleranti verso le potature. Inoltre le continue potature irrobustiscono e rafforzano le piante, così i loro rami saranno meno soggetti a spezzarsi.
Il grande interesse dell'uomo verso queste piante "da siepe" non si è limitato alle cure colturali o alle potature periodiche; ha selezionato anche varietà nuove, più forti e resistenti alle malattie ma anche particolarmente belle per soddisfare le esigenze di ogni giardino.
LE CLASSIFICAZIONI DELLE SIEPI
1) Secondo l'intervento umano
a) naturali
b) artificiali
b1) libere
b2) educate
2) Secondo la funzione
a) siepi difensive
b) siepi ornamentali
c) siepi frangivento
3) Secondo l'altezza
Le siepi sono state raggruppate e classificate in alcune grandi categorie.
La prima di queste si basa sul modo in cui l'intervento umano si manifesta nell'impianto, la formazione e il mantenimento delle siepi.
La seconda classificazione considera la funzione che la siepe deve svolgere. In questa classificazione saranno comprese le siepi difensive, quelle ornamentali, quelle frangivento.
Infine, le siepi possono essere classificate anche in base alla loro altezza. Avremo così le siepi da bordura legnosa, siepi di media grandezza e siepi alte o sieponi; queste ultime superate in altezza soltanto da quelle frangivento.
Queste due ultime suddivisioni non si fondano soltanto sull'impiego fatto dall'uomo, ma, prima di tutto, sullo studio delle caratteristiche delle piante; caratteristiche che poi sono alla base del loro utilizzo. Comunque, l'utilizzo che si può fare di una pianta è strettamente in relazione alla dimensione che quella pianta può raggiungere; in questo senso queste ultime due classificazioni si compenetrano vicendevolmente Ad esempio, è chiaro che una siepe difensiva dovrà avere una dimensione adeguata. Queste classificazioni ci daranno inoltre la possibilità di elencare e trattare molte specie di piante impiegate per costituire le varie tipologie di siepi.
1) CLASSIFICAZIONE IN BASE ALL'INTERVENTO UMANO
Le siepi possono essere suddivise in due grandi gruppi: quelle naturali e quelle artificiali.
Le prime sono per lo più prive di qualsiasi intervento umano e la loro origine è sempre spontanea, mentre le seconde sono costituite per volontà dell'uomo. Le siepi artificiali sono a loro volta divisibili in due sottogruppi, costituiti dalle siepi libere e da quelle educate.
a) Le siepi naturali sono quelle che nascono spontaneamente in zone marginali della campagna, lasciate incolte dall'uomo, come i bordi delle strade, i canali di scolo dei terreni, oppure sui confini dei terreni stessi. E' probabile che in tempi molto antichi queste siepi venissero lasciate crescere per costituire, con i cippi di confine, un segno molto evidente della divisione delle proprietà, ostacolando materialmente chi volesse accedervi, e costituendo il primo esempio di "siepe", da cui si sono evolute tutte le altre. Queste siepi, costituite da piante proprie della flora dell'area mediterranea, o che in essa si sono perfettamente adattate, si moltiplicano facilmente e possono diventare invadenti. Spesso sono spinose e mantengono una funzione dissuasiva verso estranei, ma possono venir lasciate crescere anche per consolidare argini franosi, specialmente se dotate di un forte apparato radicale come nel caso della Robinia pseudoacacia. Tra queste piante spontanee ricordo il rovo (Rubus fruticosus), lo spino-crocefissi (Paliurus spina-christi), il prugnolo (Prunus spinosa), i biancospini (Crataegus monogyna, oxyacantha) e nell’italia meridionale il fico d’India (Opuntia ficus-indica).
b) Le siepi artificiali vengono piantate dall’uomo secondo il proprio gusto e la funzione che devono svolgere. Generalmente questo tipo di siepi sono formate da piante di un'unica specie perchè, se venissero poste sulla stessa fila, a breve distanza l’una dall’altra, piante differenti o appartenenti diverse specie, si potrebbe creare un aspetto estetico sgradevole. Infatti, ad esempio, la colorazione delle foglie del cipresso comune e della thuya orientale differiscono per tonalità, e questa differenza, marcata, risalta particolarmente, anche a distanza, se affianchiamo queste due piante in una siepe.
Ancora, si ha un effetto sgradevole quando vengono piantate essenze decidue, come ad esempio la Maclura, accanto ad altre sempreverdi, come la Pyracantha.
E' sconsigliabile formare siepi con piante di diverso genere anche per motivi fisiologici: infatti alcune piante hanno una maggiore velocità di crescita rispetto ad altre. Così le prime, vegetando più rapidamente altererebbero la visione armoniosa dell’insieme ed occuperebbero sicuramente lo spazio delle piante con un ritmo di crescita più lento, fino a sovrastarle e a farle soccombere. Un tipico esempio di piante con diverso ritmo di crescita è dato dal pittosporo e dal ligustro lucido, che non devono crescere insieme proprio per questo motivo, anche se la colorazione del loro fogliame coincide e le farebbe associare.
Le siepi artificiali si suddividono in libere ed educate.
b1) Nelle siepi libere l’uomo si limita all’impianto, dopodiche le piante sono libere di svilupparsi in altezza e in larghezza, senza che l’uomo debba intervenire con delle potature per contenerle. In questa categoria rientrano le siepi frangivento. Anche nei giardini possiamo incontrare le siepi libere sotto forma di cespugli isolati, formati da piante d'altezza modesta.
b2) Nelle siepi educate l’intervento umano è più marcato; infatti esso si manifesta con potature periodiche, atte a far mantenere alle piante una determinata forma, con interventi di estirpazione delle erbe infestanti, di concimazione periodica, di annaffiatura durante la stagione secca, di trattamenti antiparassitari e anticrittogamici se l’attacco animale o l'infezione fungina è talmente grave da comprometterne l’estetica e\o la permanenza in vita delle piante. In questo gruppo sono incluse tutte le siepi coltivate, anche se hanno funzioni diverse come quelle difensive, quelle per bordura ecc., che saranno trattate successivamente.