Tempio di Valadier a Genga

costruito nel 1828 a ridosso di un enorme grotta

Il Tempietto, commissionato da papa Leone XII, fu costruito nel 1828, si presume sulla base di un progetto di Giuseppe Valadier.
Le ricerche, portate in atto da altri storici hanno messo in luce la parziale verità di questa affermazione. Il Tempietto è stato si visto da Valadier e ha subito delle revisioni da parte dell’architetto, ma quest’ultimo non risulta essere l’autore principale.
Il progetto, che ha subito due fasi di lavoro è stato redatto prima da Pietro Ghinelli, e poi in seguito dallo Zappata e da Carlo Donati di Spoleto. Nel momento della progettazione del tempietto Ghinelli era in contatto con Valadier, che aveva il ruolo di supervisore e consigliere di maggiore esperienza, è quindi possibile ritenere che il Valadier abbia influenzato l’architettura del manufatto.
Gli aspetti stilistici del tempietto inoltre, richiamano le tradizionali scelte neoclassiche di Giuseppe Valadier, spiegando il riferimento all’architetto nell’attribuzione dell’opera.

La pianta della chiesa è ottagonale, in travertino con una copertura a calotta in piombo.
La particolarità del Tempietto è il modo con cui interagisce con la naturalità del luogo, sfiorando con la sua copertura il soffitto della grotta.
La chiesa è stata concepita come luogo di incontro, rifugio e penitenza per i peccatori, per espiazione dei loro peccati.

Fonte del testo:
Patrimoni nascosti. Documentazione e catalogazione del tempietto di Valadier nella Gola della Rossa, Genga October 2019
Conference: XVI Congreso Nacional de Profesores de Expresión Gráfica en Ingeniería, Arquitectura y Carreras afines : La representación gráfica de naturaleza técnica, 2019At: Argentina
Autori:
Daniele Calisi - Università Degli Studi Roma Tre
Matteo Molinari - Università Degli Studi Roma Tre