Galleria

Albano Rubicini

Tesi di Laurea in Progettazione Architettonica

Riqualificazione dello Stadio “Cino e Lillo Del Duca” di Ascoli Piceno

Tesi di Laurea di Albano Rubicini

E-mail di contatto: [email protected]
Università POLITECNICA DELLE MARCHE - Ancona  Facoltà di Ingegneria
Corso di Laurea Magistrale quinquennale in INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatore: Prof. Arch. Paolo Bonvini
A.A. 2010 - 2011 (Data: 21 Ottobre 2011)

Linee generali e sintetiche della Tesi:
In Italia sta assumendo sempre più importanza la problematica connessa alla riqualificazione dei vecchi impianti calcistici, il più delle volte caratterizzati da un ampio degrado sia dal punto di vista architettonicostrutturale, sia dal punto di vista funzionale.
Nel contesto italiano, infatti, gli stadi costituiscono dei corpi estranei all’ interno dell’ apparato urbano, “alieni” che in molti casi le istituzioni cittadine vorrebbero trasferire in zone periferiche, lontane dal cuore
della città.

Con tale logica, indubbiamente vengono a risolversi molte di quelle problematiche connesse con l’incremento puntuale del traffico veicolare e pedonale concomitante con l’evento sportivo, oltre che
all’accoglienza di tutta quella massa di tifosi che dalla città, o dai paesi circostanti, arrivano all’ impianto per assistere all’ evento sportivo, e che le disposizioni del Decreto Pisanu hanno concorso ad accentuare,
determinando, per gli impianti più datati, anche la necessità del blocco del traffico cittadino in ampie fette della città.

Allontanando tali impianti dal centro urbano, però, si finisce per impoverire la città di un’ occasione di sviluppo per aree degradate e dimenticate dello stesso tessuto cittadino, nelle quali lo Stadio potrebbe
costituire il fulcro per una riconquista di tali importanti aree dismesse, restituendole alla cittadinanza. Tale processo risulta essere molto sviluppato sia in Inghilterra, sia in Germania.

Il presente progetto di Riqualificazione dello Stadio “Cino e Lillo Del Duca” di Ascoli Piceno, si prefigge appunto tali scopi. La Finalità ultima è quella di trasformare un impianto vetusto e degradato, in uno stadio
moderno, multifunzionale e che quindi si rivolga 365 giorni l’anno alla cittadinanza tutta e non solo ai tifosi che accorrono ogni 15 giorni allo stadio per assistere all’ evento sportivo, attraverso la creazione di spazi
commerciali e completamente al servizio della cittadinanza, fornendo di conseguenza anche nuovi luoghi di aggregazione in aggiunta a quelli già esistenti nella città.

Tale scopo viene perseguito sia agendo sulla viabilità attuale, rimodulandola in modo che sia in grado di suddividere i flussi pedonali e veicolari in due piani paralleli e non intersecabili, con le giuste ricadute dal punto di vista della sicurezza, sia operando sull’ impianto sportivo esistente recuperandolo strutturalmente e nel contempo migliorandolo sia esteticamente sia funzionalmente attraverso l’aggiunta di una nuova pelle e di una copertura solare che ricerchi nel progresso tecnologico nel campo dell’ architettura e dell’ingegneria, le migliori soluzioni per una sostenibilità dell’ impianto dal punto di vista economico, ambientale ed energetico, creando nel contempo un sistema modulare applicabile nella maggior parte degli impianti Italiani suscettibili di riqualificazione.