International Center for Possibility Thinking, Richard Meier

Come parte del suo costante impegno per l'eccellenza architettonica, i Crystal Cathedral Ministries hanno commissionato il Centro internazionale per il pensiero di possibilità, un centro di ospitalità e visitatori, che è un terzo elemento indipendente rispetto alla Cattedrale di cristallo progettata da Philip Johnson nel 1980 e al Garden Grove Community Church e Tower of Hope, progettati da Richard Neutra rispettivamente nel 1962 e nel 1966. Si può dire che questi edifici iconici distintamente diversi ma compatibili rappresentino qualcosa dell'evoluzione dell'architettura nel sud della California negli ultimi cinquant'anni.

Il Centro, un edificio a quattro piani parzialmente cilindrico, offre un luogo di ritrovo per la congregazione in un'atmosfera di semplicità e socievolezza. Quando le otto grandi porte di lanai a vetri scorrevoli vengono spinte da parte, l'area della reception è aperta agli elementi. I fedeli e gli ospiti camminano liberamente dal cortile fino a un grande atrio illuminato dal cielo.

I materiali esterni del Centro sono stati selezionati per la compatibilità con il contesto architettonico generale. I pannelli in acciaio inossidabile goffrato e i componenti delle pareti delle finestre completano il vetro a specchio della Cattedrale di cristallo.

I pavimenti in cemento lucido si riferiscono al colore della pietra dell'adiacente edificio di Neutra e all'aggregato esposto della piazza comune che collega i tre edifici. La vibrazione visiva della sottile balaustra orizzontale in acciaio, impiegata ovunque, è riecheggiata da una filigrana di feritoie in acciaio sospese sulla terrazza sul tetto al terzo piano del complesso. La lastra di vetro trasparente trasmette un'architettura aperta, trasparente e invitante, mentre l'aura scintillante dei pannelli in acciaio inossidabile presenta un senso senza tempo di stabilità e permanenza nel campus nel suo insieme. Una piscina riflettente aggiunge un elemento contemplativo e rinfrescante al cortile.
Fonte: www.richardmeier.com