Per quanto riguarda la
pellicola inserita tra i pannelli, si tratta di un sottile strato di plastica trasparente che assolve ad un’importante funzione. Infatti, in caso di urti accidentali e conseguenti fratture, la stessa tratterrà i frammenti di vetro, garantendo la sicurezza e preservando il pannello in opera. A tal fine è consigliato optare per un materiale plastico di tipo rigido, in grado di garantire maggiore sicurezza e robustezza nel remoto caso di rottura di tutti i pannelli. Inoltre, vi sono innumerevoli lavorazioni che forniscono vetri per specifici utilizzi: ne sono un esempio i vetri antisfondamento, anti proiettile e quelli blindati, impiegati per banche, uffici e carceri.
Grazie alla presenza di prodotti diversificati sul mercato è possibile anche scegliere pellicole colorate, opache e frangisole che non solo garantiscono un maggiore comfort termico ma evitano anche spiacevoli fenomeni di abbagliamento. Inoltre, lo strato protettivo tra le lastre di cristallo genera un buon isolamento acustico poiché tende a smorzare le vibrazioni.

Composizione e comportamento di una lastra in vetro stratificato in caso di urti e conseguente rottura
Foto dx: www.casapratica.net
Tutte le tipologie di vetro stratificato si basano sulla lavorazione del cosiddetto vetro
float, prodotto a partire da un composto di minerali e sabbia e poi sottoposto a calore. Una volta solidificato, il vetro viene tagliato in pannelli standardizzati o in lastre fabbricate su misura per soddisfare le necessità più esigenti e diversificate.
La Normativa relativa all’installazione di parapetti in vetro strutturale
Le Norme Tecniche per le Costruzioni, del 17 gennaio 2018, forniscono le disposizioni per una corretta installazione dei parapetti in vetro strutturale all’interno ed all’esterno degli edifici. Tale normativa detta le regole da rispettare in termini di sicurezza e di resistenza ai carichi proprie delle diverse tipologie di vetro da utilizzare. Occorre infatti, prevedere il comportamento del materiale rispetto ai carichi statici linearmente distribuiti e ai carichi dinamici.
Il parapetto risulta essere obbligatorio in caso di dislivelli maggiori a 50 cm al fine di scongiurare cadute accidentali e preservare l’incolumità individuale. Vengono anche stabilite le altezze minime che il parapetto in vetro deve possedere e la presenza del mancorrente, necessario per una presa sicura. A seconda della destinazione d’uso dell’edificio l’altezza minima del parapetto, a partire dal piano di calpestio, dev’essere pari a 1mt per fabbricati pubblici e privati, mentre può scendere a 0,90mt in caso di scale interne ad appartamenti. In ogni caso, ciascun Comune può essere soggetto a specifiche variazioni in materia di dimensioni minime da rispettare. Per quanto riguarda lo spessore dei pannelli in vetro, la scelta dipende dalla funzione della balaustra e dai conseguenti carichi che gravano sulla stessa.
Il parapetto in vetro strutturale ha il grande vantaggio di assicurare trasparenza e continuità materica, senza il bisogno di interruzioni generate dall’inserimento di elementi portanti. Tuttavia, alcuni paesi sanciscono l’
obbligo di inserire un mancorrente o un elemento con profilo tubolare (ad U) nella parte superiore del vetro. Tali elementi oltre a garantire maggiore sicurezza, consentono una migliore connessione tra i pannelli in vetro e la parete contigua, rendendo possibile l’utilizzo di lastre trasparenti più sottili. Qualora gli elementi strutturali in cristallo non aderiscano strettamente l’uno all’altro, la distanza tra gli stessi dev’essere minima, così da non permettere il passaggio di oggetti o arti umani che potrebbero rimanere incastrati minando l’incolumità personale.
La Norma UNI 7997 – Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie, stabilisce alcune direttive indispensabili per la scelta della tipologia di vetro più adatta ai parapetti trasparenti. Oltre all’elevata resistenza ai carichi e agli urti accidentali, nei parapetti esterni occorre garantire durevolezza rispetto all’azione degli agenti atmosferici. A tal fine, i pannelli vengono sottoposti a numerose prove di resistenza prima di essere installati. Inoltre, è bene che le lastre siano smussate, arrotondate sui bordi e prive di sporgenze o porzioni superficiali incongruenti. Ogni vetro deve possedere un
certificato di conformità, redatto successivamente alla verifica dei carichi, dei vincoli e delle corrette dimensioni a seconda dell’esigenza specifica.
Per quanto riguarda i permessi necessari prima di installare un parapetto in vetro strutturale, occorre denunciare l’inizio dell’attività presso gli uffici del comune interessato e procedere con ponteggi e strutture ausiliarie, dove necessario, sempre secondo la normativa vigente e nel rispetto della piena sicurezza dei lavoratori e dell’utenza.
È di fondamentale importanza quindi, agire nella piena consapevolezza sin dalle prime fasi progettuali e scegliere con attenzione componenti, tipologie e materiali solo dopo aver condotto un’analisi strutturale dell’edificio che andrà ad accogliere il parapetto, sia esso interno o esterno.
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