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Mausoleo di Elena

Galleria fotografica con esterni e interni del Museo

Il mausoleo di Elena è un monumento funerario di età romana che si trova a Roma, lungo la via Casilina, corrispondente al III miglio dell'antica via Labicana.
Venne costruito dall'imperatore Costantino I tra il 326 e il 330, originariamente destinato a servire da sepoltura per lo stesso Costantino, venne poi utilizzato come sepolcro per Flavia Giulia Elena, madre dell'imperatore, morta nel 328.

Al mausoleo si accede dalla via Casilina tramite via di San Marcellino, adiacente alla chiesa Santi Marcellino e Pietro ad Duas Lauros.

Il mausoleo di Elena costituisce uno dei più importanti complessi architettonici della Roma paleocristiana del IV secolo. L'edificio a pianta circolare, è costituito da due tamburi cilindrici sovrapposti, il superiore avente diametro minore, originariamente protetti da una copertura a cupola. Il tamburo inferiore ha diametro esterno di 27,74 metri ed interno di 20,18 metri. L'altezza totale era, in origine, di 25,42 metri, mentre oggi, mancando la cupola, è di circa 18 metri.

Internamente, il tamburo inferiore ha pianta ottagonale. Ai vertici dell'ottagono vi sono otto nicchie, alternativamente rettangolari e semicircolari, una delle nicchie rettangolari costituendo l'ingresso originale. In corrispondenza delle nicchie, nell'anello superiore, si aprivano otto finestre ad arco.

Nel costruire la cupola, per alleggerirne il peso, sono state inserite nella muratura delle anfore (dette pignatte) vuote, oggi ben visibili nella sezione della volta parzialmente crollata. Questa tecnica costruttiva era abbastanza diffusa e se ne trovano testimonianze in vari edifici fra cui il mausoleolo di Valerio Romolo, il tempio di Minerva Medica e il mausoleo dei Gordiani. Questo particolare aspetto ha dato origine al nome di Torpignattara (cioè Torre delle pignatte) con il quale è conosciuto il mausoleo dai Romani e che ha dato il nome alla zona circostante.

Nella nicchia rettangolare di fronte all'ingresso era con ogni probabilità contenuto il sarcofago in porfido rosso di Elena. Le pareti esterne del sarcofago sono decorate con scene di guerra, cosa che alimenta l'ipotesi che esso fosse inizialmente destinato ad ospitare le spoglie di Costantino e solo in seguito utilizzato come sepolcro di Elena.

Tra il 1993 ed il 2000 il mausoleo ha subito un'importante opera di restauro. L'intervento prevedeva sia il restauro dell'edificio che il completamento di opere di scavo iniziate in precedenza e non ultimate.

Gli scavi hanno consentito una migliore valorizzazione dell'edificio con la riscoperta dell'atrio di accesso sul lato sud, in corrispondenza della antica via Labicana. Durante gli scavi è stato scoperto il canale di raccolta delle acque pluviali, nonché un pozzo al centro del mausoleolo dal quale sono stati recuperati vasi dell'XI e XII secolo.

Il restauro è consistito sia nella demolizione delle aggiunte effettuate in epoche successive alla realizzazione del mausoleo, che hanno ridato al monumento la sua volumetria originale, che nella realizzazione di due ballatoi, al primo e secondo piano, che possono consentire la vista dall'alto degli ambienti permettendone di gustare la dimensione e la vista d'insieme. Sono stati inoltre restaurati i pochi frammenti rimasti del pavimento originario all'interno del mausoleo. Fonte: Wikipedia

disegni dwg del mausoleo

Mausoleo di Elena

DWG