I giardini verticali
Classificazione, specie, tipologie di verde, strutture di sostegno
Classificazione, specie, tipologie di verde, strutture di sostegno e vantaggi
Per “Giardino verticale” si intende una facciata o una parete di un edificio ricoperta da piante vegetali.
In questo modo il giardino diventa un componente integrato che può essere installato ovunque: è una struttura adatta specialmente per le abitazioni in città, dove lo spazio ridotto non sempre permette la presenza di un vero e proprio ambiente dedicato al verde.
Lo sviluppo di questo tipo di struttura si deve in particolar modo al botanico francese Patrik Blanc, e ai suoi studi riguardanti i sistemi a superficie di radicazione continua in idroponia, il cosiddetto sistema Blanc, caratterizzato da una minore capacità tampone, da un ingombro limitato e da un sistema dotato di filtro aria. Grazie alle sue sperimentazioni molto innovative Blanc è stato capace di riprodurre sulle pareti di numerosi edifici europei colorate e suggestive composizioni vegetali tipiche delle foreste subtropicali, rivoluzionando la stessa idea di “giardino verticale”, esistente fino a quel momento.
Una delle prime motivazioni della nascita del sistema è di tipo estetica, poiché un rivestimento vegetale conferisce sicuramente un valore aggiunto ad una facciata di un edificio; vi è anche una motivazione legata alla domanda sempre più frequente degli ultimi anni di tecnologie a basso impatto ambientale.
Le piante delle pareti verdi hanno solitamente caratteristiche rampicanti e sono aggrappate direttamente alla struttura dell’edificio attraverso supporti verticali appartenenti alla facciata stessa.
Il giardino verticale in questo modo costituisce una sorta di “pelle” della costruzione, poiché come la pelle dell’uomo, assolve il compito di protezione e regolazione termo-igrometrica dell’edificio stesso.
Continua a leggere l’articolo completo di Denise Barbaroux…>>
VERDE VERTICALE
Cos’è il verde pensile verticale?
Il verde verticale ha preso piede negli ultimi anni e sta diventando un elemento costante nei progetti di architettura, sia negli edifici di nuova costruzione che nelle ristrutturazioni.
La parete verde, andando a costituire una specie di “seconda pelle” dell’edificio, presenta alcuni vantaggi:
- miglioramento dell’isolamento poiché impedisce l’irraggiamento diretto dei raggi solari sulla parete, che non si scalda e non irradia il calore all’interno;
- riduzione delle dispersioni di calore dagli edifici verso l’esterno, grazie all’effetto di massa termica.
Inoltre, contribuisce alla riduzione delle polveri sottili, che riesce a catturare attraverso l’apparato fogliare, ed ha infine un notevole impatto estetico e ornamentale.
Come e dove realizzarlo?
La realizzazione di una parete verde parte dalla scelta della tipologia di sistema vegetale e dalla struttura di supporto. Possiamo identificarne essenzialmente due tipologie:
- il verde verticale realizzato attraverso rampicanti. Esso sfrutta la capacità delle piante di aggrapparsi a strutture di sostegno adeguate per costituire quella che è a tutti gli effetti una schermatura verde;
- i giardini verticali, realizzati inserendo tra le specie non solo quelle rampicanti, ma anche piante e piccoli arbusti.
Per entrambe le categorie, in linea di massina, è necessario:
- scegliere le specie più adatte, anche in considerazione del clima;
- prevedere un geotessile o un materassino in tessuto non tessuto geo-composto contenente il substrato di coltivazione;
- realizzare una struttura portante per le piante, di norma in acciaio (grigliato leggero con montanti nel primo caso, barre fissate a parete nel secondo, che inglobano materassino e geotessile);
- prevedere un impianto di irrigazione.
Albedo: 0,2
Manutenzione:
- periodica sostituzione delle piante
- irrigazione
Fonti e Link utili:
http://www.verticalgardenpatrickblanc.com
Sistemi di inverdimento verticale per l’architettura urbana (di Luca Siracusa) …>>
Rigenerare la città con la natura
Strumenti per la progettazione degli spazi pubblici tra mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici
Valentina Dessì, Elena Farnè, Luisa Ravanello, Maria Teresa Salomoni