Il pavimento in legno

Guida pratica alla scelta

Il pavimento in legno

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Approfondimenti

Pubblicato il

13 Ottobre 2021

Il pavimento in legno: guida pratica alla scelta

Elegante e senza tempo, il parquet rappresenta ancora oggi una delle finiture più impiegate negli ambienti interni, grazie alla sua bellezza estetica ed ai numerosi vantaggi che comporta. Tuttavia, occorre prestare molta attenzione alla scelta dell’essenza, della tipologia e della posa, poiché tali caratteri ne determineranno la resa finale e la futura manutenzione. Inoltre, è importante affidare la posa ad un parquettista qualificato, poiché si tratta di un materiale delicato e dalle mille sfaccettature.

Di seguito, una breve guida potrà aiutare a conoscere meglio questo materiale prezioso e a compiere scelte più consapevoli per i pavimenti della propria abitazione.

Tipologie di legno impiegate nelle pavimentazioni

A seconda dei gusti e delle esigenze personali, è possibile scegliere tra molte essenze di legno utilizzate per la costruzione dei pavimenti.

Inizialmente occorre verificare il tipo di ambiente nel quale si vuole inserire il parquet; questo può essere interno o esterno e di conseguenza, per attuare la scelta migliore, occorre conoscere la resistenza del materiale rispetto agli agenti atmosferici. Successivamente è bene analizzare la destinazione d’uso dello spazio che andrà ad ospitare il pavimento in legno: i flussi di passaggio previsti, il tasso di umidità più o meno consistente, la presenza di riscaldamento a pavimento. Tutti questi fattori potranno influire sulla scelta finale, in quanto un parquet in bagno, per durare nel tempo dovrà avere caratteristiche specifiche rispetto a quello inserito in altri spazi della casa.

La prima grande differenziazione riguarda due famiglie di materiale: il legno massello e il legno prefinito. Si tratta di due soluzioni molto diverse tra loro ed entrambe comportano alcuni pro e contro.
La prima tipologia ha rappresentato per anni l’unica scelta per chi desiderava installare un parquet all’interno della propria casa. Resistente, pregiato e dal costo elevato, è costituito da un unico listone di legno, in grado di conservarsi nel tempo. Tale prodotto, nel corso degli anni, può essere levigato per mantenere il pregio iniziale.
Il legno prefinito ha trovato largo impiego negli ultimi decenni, grazie al costo più contenuto e alla posa più semplice e veloce. In questo caso, la lista è costituita da un primo strato di legno truciolare e da uno strato più superficiale in legno nobile e dallo spessore variabile. Risulta evidente quindi come tale tipologia non possa essere sottoposta a molteplici lavorazioni come il legno massello, poiché lo strato di legno puro risulta molto più sottile. Infatti, nel primo caso, raggiunge spessori di 1 cm, mentre nel legno prefinito un massimo di 5 mm.  

La seconda differenza riguarda l’essenza utilizzata; questa scelta dipende molto dall’uso dell’ambiente e dal tipo di famiglia del legno scelto. Il rovere rappresenta uno dei tipi più gettonati, grazie alla sua resistenza, alla resa estetica pregevole ed alla versatilità d’utilizzo. Altrettanto elegante ma più costoso è il wengè, dal colore più scuro rispetto al rovere. Segue il frassino, caratterizzato da venature marcate ed evidenti rispetto al colore del listone. Invece, per chi ama un effetto rustico, sarà perfetta la quercia, poiché ricca di nodi. Inoltre, è una delle tipologie più resistenti e durevoli.

Foto parquet rustico
Parquet ricco di nodi e venature per ottenere un effetto rustico – Foto: Roger Wade

Particolarmente adatti ad ambienti umidi come bagni e cucine, ma anche a spazi esterni come terrazze e logge, sono il teak e l’iroko. Si tratta di due tipologie di legno dalle alte prestazioni in termini di resistenza e durevolezza; inoltre, grazie alle loro proprietà, possono essere applicati anche su superfici dotate di riscaldamento a pavimento. Infine, per coloro che vogliono optare per una scelta 100% sostenibile, sarà perfetto il bambù, materiale eco dalle alte prestazioni in termini di solidità.

Tipologie di posa e di geometria per il parquet

Una volta definita l’essenza, occorre scegliere il tipo di posa e la geometria con cui si intende comporre il proprio pavimento in legno. Per quanto riguarda la posa, vi sono tre principali tecniche per fissare le liste lignee al pavimento; la prima è quella più antica che prevede di inchiodare tramite chiodi o viti ogni singolo listone. La seconda invece, si serve di colle per fissare alla superficie del pavimento il legno. Infine, una tecnica intermedia è rappresentata dalla posa flottante, nella quale i listoni vengono ancorati l’uno all’altro ed incastrati, così da adagiarsi sul pavimento senza sistemi di fissaggio definitivi. La posa tradizionale è sempre stata quella inchiodata ma con l’avvento del parquet prefinito si è diffusa maggiormente quella tramite incollaggio.

Un altro aspetto molto importante quando si sceglie di installare un pavimento in legno, riguarda la geometria degli elementi poiché essa determina la resa estetica dell’insieme. A seconda delle dimensioni e della forma delle componenti lignee, si può optare per una posa a tolda di nave, a cassero regolare, a spina, a quadri e a fascia e bindello. Tale scelta dipende anche dalle caratteristiche fisiche dell’ambiente oggetto della finitura.

La tolda di nave prevede elementi di uguali dimensioni ma posti in modo casuale e parallelo, mentre la disposizione a cassero regolare vede tra i due elementi paralleli un terzo elemento disposto di testa. 

Per quanto riguarda la posa a spina, essa può essere suddivisa a sua volta tra: spina italiana, spina francese e spina ungherese. Ciò che contraddistingue le tre tipologie è l’angolo che viene a formarsi dall’accostamento di due elementi. Infatti, nella spina italiana le due liste in legno vanno a formare un angolo di 90°, in quella francese un angolo di 45° e in quella ungherese uno di 30° o di 60°, a seconda della scelta. In tutti i casi gli elementi hanno uguale dimensione.

Foto parquet posato a tolda di nave
Ambiente con parquet posato a tolda di nave 

Tra le pose più impegnative e raffinate ci sono quella a quadri e quella a fascia e bindello. Nella prima gli elementi di legno vengono posizionati tra loro per dare forma ad un riquadro dove spesso, i colori e le sagome interne variano. L’obiettivo è quello di costituire un vero e proprio disegno decorativo. Nel secondo caso, come indica la parola, le liste vengono posizionate secondo il gusto e vengono successivamente raccordate a livello perimetrale da fasce di forma diversa rispetto al resto.

Occorre tenere a mente che prima di qualsiasi tipo di intervento, è indispensabile verificare lo stato di fatto del massetto su cui verrà posato il pavimento in legno. Infatti, sarà sempre necessaria la presenza di una barriera al vapore interposta tra solaio e massetto, cosicché il parquet venga protetto dall’ umidità e da eventuali danni.

Per visionare alcune geometrie relative ad un pavimento in legno clicca qui

I vantaggi e gli svantaggi del parquet

Il parquet è oggi considerato un classico che non tramonta mai, grazie alla sua bellezza e alla versatilità che gli consente di essere impiegato in ambienti dalla differente destinazione d’uso. I vantaggi di tale scelta sono molteplici e contribuiscono tutti ad aumentare il benessere del fruitore.

L’ambiente che vanta una finitura in legno aumenta il suo valore sia in termini economici sia in termini di comfort abitativo. Infatti, l’atmosfera che ricrea rende piacevole alla vista lo spazio, da personalità alla stanza e la rende più vitale grazie al rimando al mondo naturale. Inoltre, sarà impagabile il senso di piacere nel camminare scalzi a terra, dato il calore e la bellezza trasmessi dal materiale. Trattandosi di una materia viva, nel tempo essa si adatterà all’ambiente e alle sue condizioni termo-igrometriche.

Un altro aspetto positivo riguarda le capacità isolanti del pavimento in legno dal punto di vista termico ed acustico. In inverno infatti, si mantiene più caldo di molti altri materiali e se accompagnato da appositi pannelli isolanti può aumentare le sue performances in termini acustici.

Dal punto di vista estetico, oltre a rappresentare una finitura pregevole, garantisce un’ampia scelta di colori, venature, geometrie, così da accontentare le esigenze più diversificate e da restituire un risultato unico.

Foto pavimento di pregio con legno e marmo
Esempio di pavimento di pregio dove legno e marmo si fondono in uno splendido decoro geometrico.
(Vedi disegno in pianta)  Foto: © Foglie d’Oro by Latifoglia S.r.l. – Modulo Design Azalea

Tuttavia, nonostante siano numerosi gli aspetti positivi di tale scelta, è bene precisare che permangono anche alcuni svantaggi. Primo tra tutti il costo elevato rispetto ad altre finiture che emulano la stessa resa estetica ma sono costituite interamente da ceramiche. A differenza di queste ultime, il legno richiede una manutenzione più impegnativa ed una cura molto attenta poiché risulta essere delicato e soggetto a rigature e graffi. Inoltre, dopo diversi anni, occorre effettuare trattamenti di levigatura per ripristinare la bellezza iniziale e tali interventi comportano una spesa rilevante. Infine, come già accennato, trattandosi di un materiale vivo, può stringersi o dilatarsi a seconda delle condizioni climatiche dell’ambiente.

Tutti questi aspetti possono variare a seconda della tipologia di legno: se il legno massello richiede un costo superiore e maggiore cura rispetto al legno prefinito, è vero anche che è più durevole nel tempo. In più, anche se il legno prefinito è più stabile all’umidità rispetto al massello, quest’ultimo vanta un potere isolante più elevato.

In conclusione, ogni scelta specifica comporta alcuni pro e contro, sta al fruitore compiere scelte oculate e misurate secondo l’esigenza ed il budget di cui dispone. 

Per avere qualche consiglio in più ed un quadro generico sulla scelta tipologica, di posa e geometria dei pavimenti in legno, una moodboard da cui trarre ispirazione. 

Moodboard pavimento in legno

Sfatiamo alcuni falsi miti sul parquet

Durante la ristrutturazione di casa, spesso si presentano alcuni dubbi tra coloro i quali vorrebbero installare il parquet nei propri ambienti. Uno di questi riguarda l’idea diffusa che il pavimento in legno non sia compatibile con il sistema di riscaldamento a pavimento. Tale opinione non risulta essere sempre veritiera in quanto è sufficiente analizzare alcuni elementi prima di intervenire sul pavimento. Per prima cosa sarà bene controllare la presenza di una corretta barriera al vapore tra lo strato isolante e quello dove si trova l’impianto riscaldante. In un secondo momento, qualora si decida di installare il parquet, a seconda dei casi, occorre scegliere tra la posa incollata e la posa flottante, ad esclusione di quella inchiodata. È poi preferibile che gli elementi di legno abbiano dimensione ridotta e che l’essenza sia stabile, al fine di minimizzare la deformazione del materiale legata al calore del sistema radiante.

Un altro ostacolo che spesso vincola l’installazione di un parquet è la destinazione d’uso dell’ambiente. Spesso, cucine e bagni sono visti come i nemici numero uno del pavimento ligneo, per la presenza di un alto tasso di umidità e per il pericolo che sostanze corrosive possano cadere accidentalmente a terra. Tuttavia, grazie ad alcune tipologie di legno resistenti all’acqua e ai trattamenti impermeabili, è sempre più diffusa la scelta di inserire il parquet anche in questo tipo di ambiente. Un esempio di essenza impiegata a tale scopo è il parquet in noce nazionale, di media resistenza e adatto anche alle condizioni di media umidità.

Attualmente, ha riscosso grande successo l’installazione del parquet in cucina con le piastrelle, una soluzione innovativa che garantisce continuità visiva e massima funzionalità. Grazie alla sapiente posa dei professionisti del settore, sarà possibile ridurre progressivamente i listoni di legno, dando spazio a ceramiche e resine.
In ogni caso, è importante ricordare di asciugare tempestivamente l’acqua caduta sul pavimento così da ridurre il rischio di rovinare gli elementi lignei e di arieggiare le stanze per contenere il tasso di umidità.

Un discorso simile viene fatto con gli spazi esterni nei quali il pavimento di legno risulta essere maggiormente esposto agli agenti atmosferici. Anche in questo caso, la soluzione è a portata di mano: alcuni tipi di essenza sono studiati appositamente per essere installati all’aperto. Ne è un esempio il teak, materiale ligneo idrorepellente che viene utilizzato per la costruzione di arredi e finiture. Grazie alla sua bellezza restituisce un’atmosfera pregevole dando un plus valore a terrazze e logge, tuttavia occorre tenere sempre presente che, trattandosi di un materiale naturale, richiede un’attenta manutenzione nel tempo e può essere soggetto ad usura causata dall’azione prolungata degli agenti esterni.

Foto pavimentazione per esterni
Pavimentazione in legno per esterni

È quindi, la scelta migliore per qualsiasi tipo di pavimento di legno, presuppone una buona analisi delle condizioni climatiche del luogo, della destinazione d’uso dell’ambiente e delle esigenze del singolo individuo.

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