Il terrazzo

Prezioso continuum tra interno ed esterno

Il terrazzo

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Approfondimenti

Pubblicato il

13 Marzo 2019

Con l’arrivo della stagione estiva, tutti sognano un angolo all’aperto della propria casa dove trascorrere il tempo libero in compagnia o per un po’ di relax. E’ così che balconi, terrazzi, attici diventano i veri protagonisti dell’estate, spazi che necessitano di cure e manutenzione adeguate.

Per questo motivo per coloro i quali avessero già un terrazzo o per chi volesse acquistare un immobile che lo possieda, di seguito saranno annoverati alcuni consigli utili per viverlo al meglio.

1. Intervento sullo spazio esterno: linee guida

Conoscere la struttura del proprio terrazzo è prerogativa per scelte intelligenti

Nel caso di nuova costruzione ma anche di intervento di ristrutturazione o modifica sul proprio terrazzo, è di fondamentale importanza conoscerne la struttura al fine di operare nel miglior modo possibile evitando una cattiva gestione futura.

Troppo spesso infatti,  il proprietario di casa non conosce l’iter progettuale e le scelte tecnologiche che hanno accompagnato la vera e propria costruzione degli spazi che abita. La descrizione di alcuni semplici passaggi creerà una maggiore consapevolezza nell’utenza che sarà la stessa a vivere ogni giorno i luoghi dell’intervento.

Procedendo per fasi, per quanto riguarda il solaio del nostro terrazzo, esso è importante in quanto trasmette il carico del peso sovrastante alle strutture portanti in elevazione.
Tutto ciò che decidiamo di collocare nello spazio aperto in questione avrà un peso ed un’entità specifiche e per questo occorre fare attenzione e conoscere la struttura che andrà a sostenere il nostro ambiente.

Detto ciò il solaio di un terrazzo o balcone praticabile è genericamente costituito dai seguenti “strati”:

  • solaio di copertura;
  • isolante termico;
  • guaina impermeabilizzante;
  • massetto;
  • finitura (pavimentazione).

L’applicazione dello strato isolante è finalizzata alla protezione degli ambienti sottostanti da infiltrazioni d’acqua. Per evitare un eccessivo scambio termico tra ambienti confinati, è necessario saper scegliere i giusti materiali in grado di mantenere un equilibrio “ideale” al fine di preservare la salute dei nostri spazi.
Quindi i primi ad essere applicati sono gli isolanti termici (che possono essere sintetici o  di origine vegetale) seguiti dallo strato impermeabilizzante (guaine bituminose o liquide). Successivamente viene inserito il massetto che consiste in una rete elettrosaldata che viene fatta annegare in uno strato di cemento.

Sul massetto viene posta la pavimentazione disponibile in una svariata gamma di colori e materiali. Essendo lo strato più superficiale, a vista, naturalmente è quello che oltre a dover essere funzionale e resistente deve soddisfare il gusto dell’utente e per questo va scelto con cura consapevolezza. Solitamente si scelgono colori neutri, preferibilmente chiari per evitare il surriscaldamento durante le ore diurne e materiali resistenti agli agenti atmosferici. Tutte le superfici calpestabili devono essere anche antiscivolo per garantire la sicurezza dell’utenza.

A tal proposito, la sicurezza negli spazi aperti in quota è prerogativa fondamentale per una corretta fruizione e primo elemento da considerare è il parapetto. Questo, che può essere caratterizzato da un muretto o da una semplice ringhiera, deve seguire le disposizioni obbligatorie riportate nel Decreto Ministeriale n° 236 del 14 giugno 1989. Il parapetto deve avere un altezza minima di 1 metro e in caso di ringhiere non può essere attraversato da una sfera di diametro 10 cm. Lo spazio del terrazzo inoltre deve essere tale da garantire il semplice spostamento di cose e persone senza causare pericolo e danni.

Altro aspetto da tenere in considerazione è la privacy poiché per quanto possa essere entusiasmante vivere a pieno il terrazzo di casa, è anche vero che mantenere un buon livello di riservatezza è necessità di tutti. A tal fine sono svariate le soluzioni che si possono adottare, dai muretti a diverse altezze, alle tende, fino agli steccati di bambù; molto piacevoli alla vista sono le soluzioni green (cespugli, piante rampicanti) che oltre a costituire una cortina naturale raffrescano l’ambiente.

Qualora si voglia sfruttare il proprio spazio esterno anche nelle ore serali e notturne è necessario installare delle fonti luminose per una comoda fruizione. Gli apparecchi più utilizzati sono faretti a muro, lampade a sospensione e lanterne e la loro intensità si può regolare a seconda delle dimensioni del terrazzo. E’ comunque consigliabile preferire una luce diffusa e non troppo aggressiva, ricordando che lo spazio esterno non va mai illuminato a giorno, in quanto potrebbe disturbare l’occhio di colui che lo abita e anche quello dei vicini. L’ideale è posizionare le fonti luminose in alto e sulla parete, in corrispondenza di ingressi e punti molto sfruttati, dove sono collocati tavoli, divani o sedute.

Una scelta molto suggestiva è quella dell’illuminazione da terra costituita da faretti incassati nel pavimento: restituisce un’atmosfera molto romantica e rilassante ma comporta lo svantaggio di una manutenzione più attenta e difficile. Da non trascurare è anche il risparmio economico e per questo sono perfette lampade a risparmio energetico o luci ad energia solare. Queste ultime durante il giorno immagazzinano energia solare che verrà rilasciata la sera nel momento del bisogno. I vantaggi sono l’assenza di costi in termini di energia elettrica e di installazione impiantistica, la presenza costante di luce anche in caso di blackout e il rispetto per l’ambiente circostante. 

Come districarsi nel labirinto normativo delle autorizzazioni edilizie

Qualora si voglia massimizzazione l’uso dello spazio esterno che si ha disposizione, prima di decidere come intervenire sul proprio ambiente esterno è importante chiarire una regola. Nel caso in cui il proprietario voglia ad esempio, introdurre sul proprio terrazzo una struttura aggiuntiva, a seconda della natura della stessa è necessario munirsi di permessi particolari che dipendono dalla normativa comunale specifica.

In merito a questo una  semplice classificazione può aiutare a procedere secondo norma e sicurezza.

– Per le strutture considerate rimovibili e quindi provvisorie, è sufficiente un permesso richiesto dal proprietario dello spazio in questione agli altri condomini. Ottenuto il permesso seguirà una semplice CIL, ovvero la comunicazione di inizio lavori. Gli interventi in questione fanno parte  della manutenzione ordinaria.

– Per le strutture fisse e con un ingombro più consistente, la procedura è leggermente più complicata poiché sono necessari il PdC, il permesso di costruire, e la consulenza di un tecnico abilitato.

Non essendoci ancora una normativa a livello nazionale che regoli questo tipo di interventi,  è necessario ricordare di consultare con attenzione il Regolamento Edilizio che varia da Comune a Comune. Per apportare un esempio, nel caso in cui si vogliano installare delle tende da sole sul proprio terrazzo, sarà necessaria la comunicazione di inizio lavori, talvolta preceduta dal permesso condominiale in quanto alcune realtà abitative prevedono la scelta di determinati colori e tipologie di tende. Qualora il proprietario sia intenzionato ad introdurre una struttura amovibile, poiché la stessa causerebbe una modifica del volume e della morfologia del manufatto, prima di procedere dovrà consultare un professionista del settore per la verifica tecnico-strutturale e per l’ottenimento dei documenti necessari.

2. Comfort e funzionalità

Alla base di una buona fruizione degli spazi è importante ottimizzare quelli che si hanno a disposizione, infatti anche piccoli ambienti all’aperto sono potenziali salotti facilmente sfruttabili. Ciò è possibile grazie alle innumerevoli scelte di complementi d’arredo flessibili e salvaspazio che sono stati studiati proprio per ovviare al problema delle dimensioni della stanza. In commercio si trovano infatti sedie impilabili, tavoli espandibili, accessori multifunzionali ed oggetti pieghevoli che possono essere riposti in un angolo se non utilizzati. L’estetica si fonde così alla funzionalità accontentando il gusto ed allo stesso tempo fornendo soluzioni anche per le situazioni più complicate.

Secondo accorgimento va dedicato alla scelta dell’arredo e della disposizione dello stesso nello spazio; va ricordato che il terrazzo viene visto come piccolo angolo di paradiso, luogo dove ci si deve rilassare e ristorare. Per questo motivo, qualora lo spazio lo permetta, sono preferibili sedute comode come poltroncine e divanetti, in alternativa semplici sedie pieghevoli rese più confortevoli con morbidi cuscini.

Se amate le soluzioni più esotiche e avete la possibilità di ancorare la struttura al soffitto o alle pareti, l’amaca è il complemento che tutti sognano, vi regalerà momenti di riposo impagabile.
Nel caso in cui il terrazzo si affacci su un paesaggio piacevole è buon uso sfruttare al massimo il contesto, creando un vero e proprio continuum interno-esterno sul belvedere. In questo caso la scelta di un tavolo capiente e delle sedie permetterà di pranzare o cenare fuori ancora più piacevolmente.

Spazi esigui – smart solutions

Non sempre si ha la fortuna di possedere grandi spazi all’aperto ma non per questo è impossibile ricreare un piccolo angolo relax anche in balconcini e piccoli terrazzi.

A seconda della forma del nostro terrazzo è importante studiare quegli angoli strategici al fine di sfruttarli come zone tattiche; qualora avessimo uno spazio rettangolare, corto e stretto, ai due lati minori si potrebbero collocare due divanetti ed al centro un tavolino basso, utile come appoggio di libri e bevande. Nel caso dei balconcini alla francese di forma semicircolare l’ideale è ripercorrere il perimetro del semicerchio con cuscini e pouf adagiati su un tappeto riposto a terra. In questo modo realizzerete un vero e proprio salottino accogliente ed originale.

Qualora il vostro balcone avesse invece una forma stretta e lunga l’ideale è dare vita a delle vere e proprie zone funzionali distribuite in lunghezza; creare una piccola area ristoro grazie ad un tavolino ribaltabile ancorato alla ringhiera, un’area relax con un divanetto che si affaccia sul contesto e ancora uno spazio verde con vasetti appesi lungo la balaustra e piante rampicanti aderenti al muro. Il risultato sarà sorprendente: avrete molti spazi da vivere quotidianamente in pochi metri quadrati!

Colazione in terrazzo
Tavolino ribaltabile, ideale per piccoli spazi aperti – Fermob design – Fonte: www.fermob.com

L’elemento verde: tra ornamento e funzionalità

Molti ambiscono a ricreare un piccolo spazio naturale all’interno della propria casa o sui propri terrazzi ed è per questo che spesso occuparsi dell’arredo e dell’allestimento delle aree aperte comprende anche l’aspetto green. Le piante oltre a migliorare lo spazio e a renderlo senz’altro più vivibile hanno la funzione di mantenere la temperatura costante ed ombreggiare piccole porzioni di spazio.

Vi sono alcuni accorgimenti che è importante tenere in considerazione, primo tra tutti quello di cercare di variare con specie vegetali diverse per far sì che il terrazzo non si trasformi in una serra coltivata ma mantenga una buona varietà e diversificazione.

E’ poi importante scegliere le tipologie di pianta in relazione all’esposizione del vostro terrazzo; qualora esso si affacci a sud e quindi siano quasi sempre esposte ai raggi solari, le vostre specie dovranno sopportare il caldo: saranno perfetti i gerani (utili per combattere le zanzare d’estate), la lavanda e la petunia.

Qualora lo spazio lo permetta optate per vasi e fioriere, mentre se le dimensioni sono esigue troverete in commercio molte soluzioni di dimensioni limitate che ancorate alla ringhiera vi permetteranno un ottimo risparmio di spazio calpestabile.

Ricordate sempre che l’assenza o la scarsità di spazio non preclude l’organizzazione del vostro angolo di verde, anzi può essere uno stimolo per trovare una soluzione creativa e conforme al gusto personale. 

Il terrazzo: vasi e soluzioni salvaspazio
Soluzioni green “salva-spazio” – Fonte: www.decoist.com

3. I materiali outdoor: tra prestazioni fisiche ed estetica

Il progetto dello spazio esterno comprende anche la scelta dei materiali da impiegare nei complementi d’arredo che, poiché sono esposti agli agenti atmosferici, oltre a soddisfare il gusto estetico, devono essere resistenti e duraturi. Attualmente si trovano in commercio molteplici soluzioni in grado di soddisfare le esigenze dei climi più ostili e che grazie alla loro versatilità d’uso possono essere impiegati per tutti i tipi di arredo.

Inoltre, i materiali di nuova generazione garantiscono la continuità stilistica tra gli ambienti interni e quelli esterni, poiché sono ormai applicabili ad arredi e complementi studiati per entrambi. Prerogativa di detti materiali è sì quella della buona resistenza, ma anche quella di una manutenzione che sia semplice e permetta al fruitore un impegno di tempo ed energie contenuto. E’ necessario scegliere i materiali tenendo presenti alcuni fattori quali lo spazio che si ha a disposizione, l’esposizione del proprio terrazzo, le condizioni climatiche e il tempo che si ha a disposizione per gestire l’ambiente.      

L’arredo en plein air

Diverse sono le strade da percorrere a seconda del gusto e delle necessità personali. Vi sono i materiali naturali e quelli sintetici; entrambi in grado di garantire alte prestazioni grazie alle nuove tecnologie, si differenziano nell’effetto finale che doneranno al vostro habitat.

•  FIBRE NATURALI

LEGNO

Da sempre eccellente materiale utilizzato in campo edile, rende l’ambiente caldo ed accogliente.Tra i vantaggi del legno si annovera l’estesa durabilità e la manutenzione ridotta, infatti se trattato con oli naturali, resiste a rottura, agli sbalzi di temperatura e all’umidità. In passato veniva utilizzato prettamente negli ambienti interni ma oggi grazie alle numerose varietà e ai trattamenti cui viene sottoposto, può essere impiegato anche in quelli esterni.

Tra le tipologie di legno più adottate sicuramente il teak la fa da padrone; di origine tropicale, è celebre per l’uso in campo nautico e tra le sue proprietà annovera un’ottima resistenza agli agenti atmosferici. Viene particolarmente apprezzato per il suo aspetto caldo ed elegante che si fonde alle alte prestazioni tecniche e per questo viene utilizzato per arredi esterni dal forte impatto estetico. Infine i diversi tipi di trattamento e finitura permettono al medesimo materiale di assumere aspetti differenti, rendendolo così adatto a contesti completamente diversi.

VIMINI

Celebre fibra naturale ottenuta dall’intreccio di rami di salice, è largamente utilizzata per gli esterni ed ha il pregio di essere leggera e resistente al tempo stesso. Oggi disponibile in commercio in varie colorazioni oltre a quella neutra, è un materiale flessibile all’uso, può adattarsi a tutti gli ambienti rendendoli accoglienti e dando loro un aspetto coloniale.

BAMBU’

Ricavato da una piantagione sempreverde, il bambù si differenzia per il fusto cavo molto rigido e resistente. Utilizzato in Oriente anche per la costruzione di palafitte ed abitazioni, si trova sul mercato sottoforma di arredi e complementi dall’aspetto esotico.  Per la presenza diffusa in natura, il costo di questo materiale è relativamente basso e ne permette un utilizzo diffuso. 

RATTAN

Nel caso del rattan, il materiale non viene ricavato da un’unica pianta bensì da un’ampia famiglia di specie vegetali provenienti dall’Asia. La lavorazione delle fibre è totalmente naturale: le stesse vengono pulite, lavorate e lasciate essiccare al sole per lungo tempo fino a raggiungere l’aspetto desiderato. L’alta resistenza e la durata elevata sono i due punti di forza del rattan, che a seguito di trattamenti specifici viene impiegato per l’arredo di esterni.

Per quanto riguarda la manutenzione dei suddetti materiali naturali, è sufficiente pulirli periodicamente con spazzole e panni imbevuti di acqua e sapone neutro. Nel caso di tracce di muffa può essere utilizzata l’ammoniaca in un quantitativo molto ridotto perché è importante ricordare che le fibre naturali sono belle quanto delicate.

•  FIBRE SINTETICHE

WPC (WOOD PLASTIC COMPOSITE)

Qualora amiate l’aspetto estetico del legno naturale ma non abbiate la possibilità di dedicare un’accurata manutenzione ai vostri arredi, esiste in commercio un valido compromesso: i materiali compositi. Essi infatti, ricavati da un mix di fibre naturali e polimeri termoplastici, risultano simili al legno e non si alterano con il tempo se esposti agli agenti atmosferici.

MATERIALI PLASTICI

Sono sempre più diffusi e scelti per la loro leggerezza e bassissima manutenzione;  i trattamenti dei materiali plastici li rendono resistenti alla luce diretta grazie a speciali pigmenti che ne garantiscono l’alta durabilità nel tempo. Lavabile, leggera, impilabile, la plastica è impiegata nella produzione di arredi moderni e semplici da usare, di complementi e di apparecchi illuminotecnici.

Oggi lavorazioni molto sofisticate sono in grado di dare aspetti diversi ed originali a questo materiale che si trasforma e assume così l’aspetto delle fibre naturali ed anche di tessuti lavorati ed intrecciati. L’impermeabilità, il basso costo, la resa estetica e le alte prestazioni tecniche fanno di questo materiale uno dei più utilizzati.
Alcune delle tipologie più diffuse sono il polietilene, resistente agli agenti chimici, la resina sintetica, molto versatile ed il propilene, resistente e leggero.
La pulizia degli arredi in plastica è semplice e veloce ed avviene mediante acqua e comune detergente.  

•  LEGHE METALLICHE

ALLUMINIO, ACCIAIO, FERRO

Per coloro che amano lo stile moderno e minimale, i metalli sono un’ottima scelta. Oggi infatti, grazie ai numerosi trattamenti a cui vengono sottoposti, garantiscono resistenza alle intemperie (copertura impermeabilizzante, zincatura, colorazioni).

Inoltre la manutenzione non richiede un grosso impegno e la pulizia è semplice: è sufficiente trattare le superfici con del sapone di marsiglia ed asciugarle con un panno morbido. Sono invece bandite tutte le sostanze per la pulizia che contengono grani.
Uno dei materiali prescelti è l’alluminio, poiché molto leggero permette il semplice spostamento degli arredi da un ambiente all’altro secondo le necessità del momento. Ha un aspetto contemporaneo, non  tende a corrodersi e attraverso cere ed oli offre prestazioni ancora più alte. E’ possibile anche trattare l’alluminio con rivestimenti in polvere che lo proteggono ulteriormente dal calore e dall’umidità; tuttavia esso tende a scolorirsi nel tempo e per ovviare a questo problema è possibile renderlo di nuovo brillante attraverso semplice lucidatura.

Per quanto riguarda l’acciaio, si tratta di un materiale stabile, durevole ma più pesante rispetto all’alluminio. Il ferro invece, ha il pregio di essere robusto ma il difetto di arrugginire facilmente; per questo motivo viene trattato con bagni in vasche di zinco che rafforzano la superficie proteggendola dalla ruggine.
Per chi ama ambienti classici e tradizionali è consigliabile il ferro battuto, disponibile in commercio in una svariata gamma di prodotti.    

•  TESSUTI OUTDOOR

Dopo aver scelto l’arredo, si passa ai complementi, indispensabili per rendere l’ambiente accogliente e per soddisfare il gusto estetico personale. Si va dai cuscini ai tappeti, dai pouf ai teli, tutti elementi tessili che se esposti all’aria aperta ed agli agenti atmosferici devonoessere in grado di resistere e mantenersi invariati con il trascorrere del tempo.  

A tal fine, sono perfetti i materiali impermeabili, studiati apposta per rivestire ed arricchire divani e sedute da esterni. Le alte prestazioni tecniche sono un plus valore che rendono un semplice tessuto da interni utilizzabile ovunque; denim, jacquard, cotone, tinte unite, fantasie e righe renderanno unici i complementi d’arredo del terrazzo.  

4.  Lo stile: specchio della propria personalità

Poiché il terrazzo è il proseguimento esterno della propria casa, è buona abitudine arredarlo  in maniera conforme agli ambienti interni. Essendo poi, l’angolo di paradiso un po’ per tutti, sarà semplice seguire il proprio gusto nella scelta di materiali, arredi e decori al fine di suscitare sensazioni di piacevole relax.
Allestire lo spazio in coerenza alla casa e amalgamarlo bene al contesto potrà aiutare a raggiungere un ottimo risultato.

Tre semplici consigli se seguiti, semplificheranno il progetto del vostro ambiente esterno:

  • scegliere mobili e complementi d’arredo coerenti con lo stile degli ambienti interni;
  • assicurare la giusta illuminazione scegliendo fonti luminose adatte all’insieme; 
  • inserire del verde : le piante danno vita e colore all’ambiente.

Di seguito saranno illustrati tre esempi stilistici molto diversi tra loro ma facilmente  applicabili alle singole necessità; basterà farsi guidare dal proprio istinto e dal proprio gusto estetico.

• IL TERRAZZO MINIMALE

Lo stile perfetto per coloro che amano ordine e rigore scandinavi è quello minimale.
Introdotto negli anni ’60 come movimento artistico che si poneva in netta contrapposizione con le correnti precedenti, ha presto raccolto consensi in tutto il mondo. 

Uno dei rappresentanti più importanti della corrente è stato Mies Van Der Rohe che con il suo slogan “Less is more” ne ha delineato il principio cardine: bando ad inutili decori in favore della purezza delle forme. I caratteri di questo stile sono : purezza delle forme, concretezza, funzionalità, eleganza raffinata. La riduzione alle linee più pure e l’eliminazione del superfluo e dello sfarzoso stanno alla base di una filosofia che dell’essenzialità ne ha fatto un vero e proprio stile di vita.

Per quanto riguarda i MATERIALI propri del linguaggio minimale, il cemento è forse quello  che più caratterizza questo stile; lasciato a vista è tipico    di pavimenti e pareti e trasmette un senso di concretezza solida ed austera. Inoltre si tratta di un materiale resistente e durevole nel tempo che oggi è molto apprezzato anche dal punto di vista estetico. Per gli arredi invece vengono impiegati materiali innovativi quali metalli e lacche per strutture e profili, cristalli e vetro per i piani d’appoggio e plastica e pelle per le sedute. Questo tipo di scelte fonde elementi tradizionali a soluzioni moderne e dal sapore  hi-tech.

La palette di COLORI  prevede tinte neutre che comprendono il bianco, i toni del grigio, il nero e talvolta le sfumature del marrone. Qualora si voglia sorprendere è concesso un elemento di colore intenso come il rosso o il giallo al fine di creare un contrasto inaspettatamente apprezzato. Altre cromie che si possono trovare in un ambiente minimale sono quelle pastello del verde salvia e del giallo, ma si tratta di casi particolari in cui il gusto del fruitore incontra quello dei colori tipici degli anni ’60.

La disposizione spaziale dell’ARREDO è di fondamentale importanza, ogni pezzo deve collocarsi in modo ordinato senza essere troppo ingombrante. La funzionalità è alla base e tutto deve essere alla portata di mano; spesso le sedute seguono l’andamento perimetrale del terrazzo, mentre il tavolino funge da unico fulcro centrale.
Le forme predilette per tutti gli arredi sono quelle geometriche, pure e dal taglio netto e squadrato, secondo il rigore e l’eleganza minimale. Ricordando di eliminare tutto ciò che è superfluo e non indispensabile, saranno bene accetti cuscini, tappeti e vasi dalle tinte unite e dai toni accesi in contrasto con l’insieme neutro.

L’attenzione al dettaglio e la cura dei particolari renderanno unico il vostro ambiente: puntate sulle piante ornamentali e sui punti luce per potere sfruttare il vostro terrazzo anche nelle ore serali. Poche lampade, dalle forme semplici, geometriche e dalla luce bianca, preferibili in metallo cosicché donino un tocco moderno e sterile.

Di seguito un esempio di terrazzo in stile minimale dove predominano tinte neutre ed arredi contemporanei.

Moodboard il terrazzo minimale

• IL TERRAZZO MEDITERRANEO

Influenzato dalle culture sud europee ed africane che si affacciano sul Mare Mediterraneo, questo stile si contraddistingue per essere raffinato ed elegante. Italia, Grecia e Marocco vengono considerati i precursori di una cultura che abbraccia i colori della terra e le tradizioni di popoli antichi.

I principi che ne stanno alla base sono l’emulazione degli elementi naturali quali la terra ed il mare nelle forme e nei colori. Il fine ultimo è quello di rendere l’ambiente all’aria aperta accogliente e familiare proponendo scelte cromatiche e formali che richiamino la natura ed il mare e trasmettano sensazioni di pace e relax.

MATERIALI prescelti degli amanti dello stile mediterraneo sono quelli naturali : calce bianca, pietra, terracotta, gres, legno. Le pareti del terrazzo sono rigorosamente bianche, con intonaco a vista o arricchite dalle caratteristiche maioliche, piccole piastrelle che riportano disegni e motivi sinuosi. Le ceramiche infatti sono un vero e proprio leitmotiv, utilizzabili su pavimenti e rivestimenti, non possono mancare.

La pavimentazione del terrazzo mediterraneo oltre che caratterizzata da piastrelle in ceramica effetto mosaico potrà essere realizzata in cotto o in gres porcellanato, materiale versatile e resistente. Per quanto riguarda la scelta dei COLORI sarà molto semplice! Basterà farsi ispirare dalle cromie della natura e del paesaggio marino. Le sfumature terrose delle sabbie rosse e gialle si amalgamano con i colori vivaci del blu e del turchese tipici del mare. Non manca il bianco della schiuma marina, il verde acqua e il giallo ocra, simbolo di una natura rigogliosa.

Dal punto di vista dell’allestimento, il terrazzo diventerà un ambiente caldo ed accogliente dove l’ARREDO verrà arricchito da complementi e decori ispirati interamente alla natura. I tavolini e le sedute possono essere in ferro colorato con forme sinuose ed intarsi ma si adattano bene all’ambiente anche arredi in rattan con profili in ferro battuto ed inserti in ricco tessuto. A seconda dei gusti si possono scegliere mobili più leggeri e moderni o elaborati e possenti, i primi daranno un tocco fresco i secondi doneranno un aspetto più antico.

Ad arricchire lo spazio arredato,  lanterne, candele, ornamenti in corda e conchiglie, sono solo alcuni degli elementi evocativi del paesaggio marittimo. Tuttavia, questo tipo di terrazzo non è legato alla sua collocazione, adatto sì alle dimore estive al mare, può essere un’ottimo angolo di paradiso nella casa cittadina.  

Le decorazioni più scelte sono quelle artigianali: anfore, vasi in ceramica, pouf e cuscini dalle ricche texture e dai colori del blu intenso. I tessuti che vengono adagiati su sedute e divanetti sono naturali e leggeri: lino, cotone biologico e rafia. 

Per completare il progetto dello spazio aperto, elemento che arricchisce e rinfresca è il verde; le più adatte per questo ambiente, sono le piante della macchia  mediterranea e gli agrumi, alcune specie dei quali possono essere piantate in vaso.

Di seguito un esempio di terrazzo in stile mediterraneo dove predominano tinte intense e sgargianti ed elementi ispirati al paesaggio marino.

Moodboard il terrazzo mediterraneo

• IL TERRAZZO ETNICO

A differenza degli altri due stili, per quello etnico non vi sono delle regole specifiche da seguire, si tratta di un vero e proprio mix di culture ed elementi diversi e la difficoltà maggiore sta nell’ottenere un risultato armonico e non troppo ridondante. La soluzione al problema sta nel trovare un filo conduttore, un elemento che accomuni tutti gli arredi ed i complementi anche se appartenenti a stili diversi. Il colore, un materiale, una forma,  basteranno a creare un insieme armonico e piacevole allo sguardo.

L’origine di questo stile variopinto è lontana e riscontrabile in culture diverse: Marocco, India, Africa, Estremo Oriente. E’ indispensabile osservare le differenze che contraddistinguono ogni territorio e capire a quali culture rifarsi nello specifico.

Alla base si pone la creatività ed il gusto personale grazie ai quali si può ricreare un ambiente equilibrato senza rifarsi a dettami rigidi. I COLORI sono di fondamentale importanza per lo stile etnico, accesi e vivaci vanno saputi  usare con parsimonia per evitare effetti pesanti e troppo caotici. Ad avere la meglio sono le tinte calde e vivaci del giallo, dell’arancione, del rosso e del viola che mescolandosi a cromie sabbia danno all’ambiente un tocco vivace ed accogliente.

Sulla scelta dei MATERIALI meglio preferire quelli naturali, legno per i pavimenti, teak,  bamboo e rattan per gli arredi. Il legno è disponibile in svariati formati e qualità: listoni, pallet lucidati, in tonalità scure e chiare, dall’effetto più grezzo ma anche più raffinato. Una soluzione più sofisticata è quella che prevede l’inserimento a pavimento di cementine dalle forme e dai colori variopinti, ottima scelta per valorizzare l’ambiente e dargli un sapore retrò.

Per quanto riguarda l’ARREDO non  vigono veri e propri schemi distributivi ma la scelta della tipologia dei mobili è davvero importante. Infatti se si vuole ricreare l’atmosfera tipica da  “un tè nel deserto” la prima regola è il tavolino basso, accompagnato da cuscini e pouf utilizzati come sedute, sarà perfetto per una pausa all’aria aperta. Sul terrazzo etnico non potranno mancare complementi d’arredo e tessuti che arricchiranno l’ambiente: lanterne traforate, candele dai profumi speziati, narghilè, incensi, stoffe e sete dai toni decisi e dalle texture ricamate. 

Il tocco finale per rendere il terrazzo più vitale e garantire un maggiore grado di benessere, consiste nell’inserire alcune specie di piante e nel caso specifico dello stile etnico le più indicate sono le piante grasse, con una manutenzione poco impegnativa, donano colore ed originalità all’ambiente.

Di seguito un esempio di terrazzo in stile etnico dove la mescolanza di elementi e colore dona originalità e rievoca immagini di mete lontane.

Moodboard il terrazzo in stile etnico

Foto copertina: “Collov Home Design” su unsplash

Moodboard di Chiara Del Core

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