La libreria

Un arredo del passato che resta sempre presente

La libreria

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Pubblicato il

20 Marzo 2021

Gli studiosi individuano la comparsa della scrittura come il termine della Preistoria e l’inizio della Storia.
Grazie ad essa l’uomo poté iniziare a “dialogare” con i propri simili non solo verbalmente ma anche fisicamente imprimendo, i dati per lui importanti, su supporti fisici che poi poteva donare ad altri uomini o conservare in un dato luogo per poi riprendere all’occorrenza.

Col passare del tempo e con le aperture di nuove rotte commerciali, si sentì la necessità di realizzare supporti fisici più leggeri e maneggiabili ma al contempo meno fragili e più capienti. Fu così che dalle primitive tavolette di argilla si passò ai papiri, alle pergamene per terminare poi ai libri utilizzando come materiale i fogli di carta. Durante questa evoluzione durata millenni, un elemento è rimasto invariato ed è il luogo fisico in cui si riponevano questi documenti: la libreria.

Le primissime “librerie”, erano delle semplici nicchie a parete poco decorate con dei ripiani sui quali venivano appoggiati vari documenti e oggetti. Bisogna fare un gran salto temporale fino a raggiungere il Medio Evo per poter trovare luoghi appositamente realizzati per la conservazione dei documenti, ovvero i monasteri. In questi luoghi venivano realizzati e custoditi i libri contenenti il sapere dell’uomo.

La libreria, da semplice nicchia con ripiani, divenne un elemento d’arredo ben ideato avente struttura in legno, robusti ripiani organizzati a seconda del tipo di documento che doveva ospitare e ante in legno o vetro, per proteggere il contenuto dalla polvere. Mentre nei monasteri si iniziarono a realizzare le prime vere librerie, nelle dimore dei nobili i pochi libri che si possedevano venivano stipati nei bauli o nei cassettoni.

Fu solo tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, pieno periodo del Barocco, che troviamo vere e proprie librerie realizzate in legno pregiato dalle linee curve e morbide dotate di cornici intarsiate e colonne dallo stile corinzio con finiture ricercate. Esempio perfetto è la Biblioteca Barocca del Klementinum di Praga.

Fonte: www.prague.eu

Con l’avvento della stampa i libri non venivano più scritti a mano ma stampati, quindi di ogni volume se ne potevano realizzare diverse copie. Questo favorì, negli anni a venire, soprattutto tra i nobili, la diffusione di biblioteche private nelle proprie dimore come simbolo di ricchezza, superiorità e sapienza.
Nell’Ottocento questa diffusione ha il suo culmine. Ogni dimora nobiliare doveva possedere una biblioteca ben fornita, ma lo stile della libreria cambiò, passò dalle decorazioni sfarzose del Barocco o dello stile Luigi XVI allo stile Impero, più pulito, pratico, dalle forme più solide e squadrate.
Un esempio notevole è la biblioteca di Giacomo Leopardi.

Fonte: www.giacomoleopardi.it

Nel Novecento la libreria inizia ad essere presente in quasi tutte le case, divenendo un mobile grazie al quale i designer poterono sbizzarrirsi con la fantasia, creando soluzioni dalle mille forme e colori, utilizzandola come elemento d’arredo capace di decorare e rendere unico un ambiente. Oggi la libreria riveste un ruolo polifunzionale, infatti non è adoperata più come semplice contenitore di libri ma anche come mobile sul quale poter posizionare suppellettili d’arredo per creare giochi di pieni e vuoti con tocchi di colore.
Grazie alla sua caratteristica di essere modulare, può essere accessoriata con vari elementi, quali cassettoni, basi contenitive, vetrine o pensili chiusi, ottimi per contenere vari oggetti e per donarle un aspetto movimentato e unico. Possiamo raggruppare i diversi modelli di librerie in tre categorie distinte: a parete, bifacciali e sospese.

Libreria a parete

Foto libreria a parete-scala

Questa è la soluzione più comune e antica. Essa è costituita da una struttura che appoggia direttamente sul pavimento ma alcuni modelli prevedono l’ancoraggio a parete.

Queste soluzioni sono spesso corredate di elementi chiusi con ante cieche o a vetro, grazie ai quali si elimina quella monotonia e pesantezza che si verrebbe a creare se si riempissero tutti i ripiani di libri. Delle librerie a parete fanno parte quelle che hanno la parte frontale rifinita e accessibile mentre il retro sarà accostato alla parete così da nascondere schienali ed eventuali parti poco curate.

Ecco un esempio di libreria a parete.
Questa particolare libreria, dall’aspetto di una scala a pioli appoggiata a parete, è un tipico esempio di libreria con triplice funzione: libreria su cui collocare i propri libri, espositore per esporre piccoli oggetti o souvenir e decorativa, capace cioè di conferire stupore a chi la guarda grazie al suo originale aspetto.

Libreria bifacciale

Grazie alla sua caratteristica di essere autoportante, questo tipo di libreria può essere posta sia a parete che a libera installazione, ovvero può fungere da elemento separatore per suddividere un unico ambiente in due o più spazi ben distinti, senza dover rinunciare alla luce naturale proveniente da finestre o vetrate, cosa che, invece, accadrebbe se si costruissero delle pareti cieche in muratura o cartongesso.
Un perfetto esempio di libreria autoportante è la Tao disegnata dal Designer Umberto Asnago per i F.lli Orsenigo nei 2 modelli ad arco e lineare.

Fonte: www.orsenigo.com

Questa libreria, composta da una base in legno MDF laccato opaco, struttura in acciaio e ripiani in MDF laccati o in cristallo, è l’arredo ideale se si ha la necessità di creare, ad esempio, un piccolo studio in un soggiorno suddividendo gli ambienti con un elemento che non appesantisce l’ambiente ma anzi lo valorizza e arricchisce conferendogli carattere ed eleganza.

Le librerie sospese

Con le librerie sospese si riesce a creare ancora di più quel connubio perfetto tra utilità del mobile e necessità di avere un arredo decorativo capace di decorare e rendere unica una parete. Al giorno d’oggi, troviamo infinite soluzioni. Si passa dalle classiche mensole con supporti a vista o a scomparsa , ai cubi singoli o multipli che si possono accostare tra loro per creare forme geometriche sempre più disparate, librerie con ripiani dalle forme sinuose e curve capaci già da sole di rendere un ambiente particolare.
Di questa categoria fa parte la famosa libreria Bookworm di Ron Arad realizzata nel 1993. Questa libreria porta un’innovazione nel mondo delle librerie e del design in generale. Inizialmente la si voleva realizzare in metallo ma grazie all’incontro con Kartell fu creata in tecnopolimero, materiale più leggero ed economico ma ugualmente resistente.

Fonte: www.kartell.com

Librerie miste

Si sa, il design è fantasia e non ha delle regole ben precise da seguire, quindi questa distinzione delle varie tipologie di libreria deve essere considerata solo idealmente. In commercio esistono soluzioni che mixano una o più tipologie per crearne una del tutta nuova ed innovativa. Ne è un esempio l’azienda Lago che con la sua libreria bifacciale sospesa 30MM Weightless disegnata dal Designer Daniele Lago unisce due modelli di librerie per crearne una dall’impatto visivo davvero suggestivo.

Fonte: www.lago.it

Come si nota dalla foto, 30MM Weightless è creata dalla fusione di una libreria bifacciale con una sospesa, in questo caso al soffitto, resa leggera dal gioco di moduli lunghi e corti tipici delle stalattiti, come l’azienda stessa le definisce.

Zona Relax: la libreria annessa al mobile tv

Non è insolito trovare librerie annesse alla parete attrezzata della tv. Ad esempio la Tao, libreria di cui si è discusso precedentemente, ha un modello con annesso un pannello porta Tv. Questo avviene perché nelle case moderne, sempre più ridimensionate rispetto a quelle degli anni passati, si tende a rendere gli spazi multifunzionali. Da qui la realizzazione di zone salotto in grado di essere sfruttate sia per rilassarsi guardando la tv che per leggere un libro, meglio se accompagnati dal calore emanato da un camino acceso nelle fredde giornate invernali.

In questa soluzione si è unito l’utile al dilettevole, come si può ben dire. I proprietari necessitavano di una tv in cucina ma al contempo non gradivano inserire ulteriore mobilia che avrebbe reso troppo pieno l’ambiente.
La soluzione è stata quella di incorniciare la tv con delle librerie sospese, dai contorni così sottili da renderle leggere e quasi invisibili, le quali contengono libri e piccoli vasi decorativi con all’interno piantine grasse.

Altro esempio di parete attrezzata con annessa una libreria è il modello Crossing dell’azienda Misuraemme disegnata dal designer Mauro Lipparini.

Fonte: www.misuraemme.it

La foto mostra la libreria a parete Crossing, accessoriata con contenitori in legno, illuminazione a Led e vano Tv. Nonostante le sue grandi dimensioni, i vari vani a giorno ed il perfetto accostamento di colori e finiture di cui è composta le donano leggerezza ed un aspetto molto scenografico. L’era della tecnologia permette di avere tutto a portata di mano in formato digitale ma il fascino ed il profumo del libro stampato non potrà mai essere sostituito ed è per questo motivo che la libreria sarà un mobile sempre presente in tutte le case.

Foto copertina: libreria LagoLinea

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