Lavorare da casa

Come lo spazio risponde ai bisogni attuali

Lavorare da casa copertina

Articolo di

Categoria

Approfondimenti

Pubblicato il

04 Febbraio 2020

A differenza del passato, in cui lo spazio lavorativo era concepito come parte integrante dell’ufficio e della sede aziendale, oggi con il cambiamento dei valori e dei bisogni sociali e con la diffusione dell’innovazione tecnologica, tale luogo assume connotati diversi. L’attuale policy aziendale, spesso prevede la possibilità di svolgere la propria attività lavorativa da casa, da remoto, in alcuni giorni della settimana.

Inoltre, sono in crescente aumento nuove figure professionali che lavorano in autonomia: è il caso dei lavoratori freelance, dei liberi professionisti e dei collaboratori con partita iva. Tale scenario sociale si riflette inevitabilmente sulla concezione spaziale del luogo destinato al lavoro che viene così smaterializzato, secondo la sua accezione tradizionale, facendo della flessibilità e dell’adattabilità i suoi principi cardine. Oggi l’home office sta diventando per molti prerogativa indispensabile che comporta alcune attenzioni dal punto di vista della funzione e della distribuzione degli ambienti di casa.

La residenza deve comprendere attività diverse da quella strettamente abitativa e la prima è quella lavorativa. A tal proposito, per prima cosa è bene definire la tipologia di lavoro che si svolge e le necessità che la stessa implica. Un aspetto fondamentale è rappresentato dal livello di privacy richiesto: si tratta di professioni che richiedono l’incontro e lo scambio con il cliente o al contrario si svolgono attività indipendenti e prive di rapporti interpersonali? Nel primo caso sarà necessario creare una separazione materiale della zona destinata al lavoro e agli appuntamenti, al fine di evitare una spiacevole fusione tra la sfera privata e quella lavorativa. Qualora invece, non siano previste visite da parte di esterni per il lavoro che si svolge, si possiede una libertà maggiore nell’organizzazione delle diverse aree funzionali.

A fronte di tali necessità, il progetto dell’home workstation deve inserirsi in modo coerente agli ambienti di casa, garantendo comfort, funzionalità e cura estetica. Infatti, poiché vige uno stretto legame tra il benessere del lavoratore e la sua produttività, come si fa a grande scala negli uffici aziendali, anche negli spazi domestici destinati a studio e lavoro, occorre assicurare un buon microclima, l’illuminazione adatta e le adeguate condizioni di concentrazione e privacy.

La scelta di materiali naturali, di forme lineari e di colori studiati ad hoc sui gusti personali, può contribuire alla buona riuscita progettuale in termini di soddisfazione del fruitore. Anche il collegamento diretto con il mondo naturale aiuta a raggiungere il comfort psicofisico: è sufficiente l’inserimento di una pianta o l’impiego di materiali certificati per migliorare nettamente le condizioni lavorative. Dal punto di vista planimetrico, la scelta migliore consiste nel predisporre alla destinazione d’uso lavorativa una camera specifica ma si tratta di situazioni rare e possibili solo in appartamenti dalle grandi dimensioni o in case indipendenti. Tale soluzione è vantaggiosa dal punto di vista della privacy e del comfort acustico.

Tuttavia, qualora lo spazio sia esiguo, occorre ricavare un angolo dove svolgere la propria attività in sicurezza e comodità. A tal proposito, è bene considerare quali siano le necessità specifiche e scegliere un’area della casa che possa soddisfarle. Ad esempio, se si svolgono attività che richiedono una buona illuminazione sarà preferibile scegliere la zona giorno, se invece si necessita di concentrazione la zona notte è la più indicata poiché è la meno frequentata e di conseguenza è la più silenziosa. Per allestire una zona studio non occorre necessariamente disporre di grandi metrature, quello che importa è ricreare un’atmosfera che metta a proprio agio chi vi dovrà lavorare.

Se la funzionalità deve essere uno degli elementi guida su cui attuare le scelte progettuali, anche l’estetica non dev’essere trascurata. Infatti, soprattutto nel caso di angoli per il lavoro inseriti in ambienti preesistenti, occorre che venga assicurata coerenza d’insieme ed equilibrio nelle finiture e negli arredi, al fine di “mimetizzare” il più possibile la zona inserita in un secondo momento. In conclusione, nonostante ogni professione sia diversa dall’altra e necessiti di condizioni specifiche, è possibile affermare che vi sono alcuni elementi da considerare sempre, per poter raggiungere un buon risultato progettuale in termini di fruibilità, sicurezza e comodità.

Dove collocare l’angolo studio

Come accennato, lo spazio destinato allo studio può occupare una stanza indipendente ma più spesso trovare posto in un angolo appartenente ad un ambiente di casa. Analizzando il primo esempio, qualora si preveda il contatto con clienti e colleghi, è bene che tra lo studio ed il resto della casa vi sia un disimpegno o un corridoio che fungano da filtro tra la zona frequentata da terze persone e quella privata della residenza.

La scelta migliore consiste nell’inserirlo in prossimità dell’entrata dell’appartamento così da essere subito accessibile da parte degli avventori esterni che non prenderanno contatto con gli ambienti più intimi di casa. Questo tipo di attenzione non risulta essere necessario in caso di studi personali che vengono utilizzati solo ed esclusivamente da parte del lavoratore. Per prima cosa, occorre stabilire quali siano le dimensioni della stanza che si ha a disposizione, se vi siano delle aperture e come distribuire l’arredo necessario a svolgere regolarmente le proprie attività.

È bene organizzare gli spazi nell’ottica di massimizzarne la funzionalità e rendere confortevole e ordinato lo studio. Inoltre, si consiglia di tenere a mente che pur trattandosi di una workstation situata all’interno degli ambienti domestici, occorre garantire sobrietà, luminosità ed ordine, in vista di conference call e videochiamate. Dal punto di vista degli arredi, essi andranno scelti in base alle esigenze e tenendo conto della disponibilità e della conformazione spaziale: la scrivania dev’essere abbastanza capiente da ospitare un pc, una lampada e dei documenti ma la sua forma va scelta in base alla stanza e alla presenza o meno di finestre. Queste ultime infatti, sono importantissime per lo svolgimento del lavoro nelle ore diurne, perché permettono di sfruttare la luce naturale, garantendo comfort ed un maggiore risparmio energetico.

Per favorire la luminosità della stanza, contribuiscono anche i colori utilizzati per pareti e soffitto: sono preferibili i toni chiari e rilassanti del bianco, del beige e del grigio, meglio se abbinati a dettagli verdi che garantiscono un tocco vitale all’insieme e un alto livello di concentrazione.

A tal proposito, è anche consigliato inserire elementi naturali come piantine e materiali eco-friendly al fine di rendere l’ambiente più salubre e piacevole. Un altro elemento importante per lo studio è il progetto dell’illuminazione artificiale poiché è fondamentale assicurare luce diffusa ma anche puntuale. Per fare ciò saranno indispensabili un apparecchio centro volta e una lampada da tavolo con braccio regolabile e possibilmente con dimmer per poter modificare l’intensità e il colore del fascio luminoso. Con l’obiettivo di favorire il libero svolgimento delle attività senza affaticare la vista, la temperatura della luce adatta è di circa 4000K (tipica della luce neutra) e per il colore è preferibile il bianco.

Infine, trattandosi di una stanza a sé stante, si ha maggiore libertà di scelta dal punto di vista cromatico e di stile. Non essendovi l’obbligo di mantenere piena coerenza con il resto della casa, è possibile personalizzare l’ambiente secondo il proprio gusto estetico: accessori e complementi contribuiranno a dare forte personalità al proprio studio. Tale possibilità però va sempre calibrata, soprattutto se si tratta di ambienti lavorativi dove si è soliti ricevere altre persone, perché concorreranno a fornire l’immagine personale ed il livello della vostra professionalità.

Nel caso in cui non si disponga di una stanza intera adibita a studio, sarà possibile ricavare un angolo destinato al lavoro all’interno di un ambiente di casa. La scelta può ricadere sulla zona giorno o su quella destinata alla notte: entrambe presentano pro e contro che occorre valutare prima di prendere qualsiasi tipo di decisione.

ZONA LIVING

Si tratta dell’area di casa più illuminata di tutte durante il giorno e può comprendere cucina, soggiorno e sala da pranzo. È forse la più sfruttata durante le ore diurne e questo potrebbe comportare un livello di concentrazione minore a causa delle numerose fonti di disturbo (televisori, elettrodomestici, chiacchiericcio). Nel caso della cucina, potrebbe risultare comodo creare un angolo adibito a studio, provvisto di piano d’appoggio e lavagna dove segnare appunti e scadenze, ma allo stesso tempo scrivere la lista della spesa secondo le necessità. In questo caso, come seduta potrà essere utilizzata una sedia del tavolo da pranzo (si presuppone che non si lavori durante l’ora di consumo dei pasti) e come scrittoio una mensola, cosicché se non utilizzata, la postazione si mimetizzerà con l’arredo e le componenti della cucina.

Qualora si voglia inserire l’home workspace in salotto, è molto importante seguire lo stile che lo contraddistingue. Per prima cosa è bene studiare gli spazi e scegliere l’angolo dove inserire lo studio: la scelta migliore coincide con uno spazio che sia più vicino possibile ad una finestra, poiché la luce naturale funge da elemento fondamentale per lo svolgimento del lavoro durante le ore diurne. A tal proposito, occorre prestare attenzione alla posizione dell’arredo, onde evitare il presentarsi di sgradevoli riflessi sul monitor del pc. Per questo motivo, è consigliato collocare la scrivania posizione perpendicolare rispetto all’apertura e collocare la seduta in modo da non creare aree d’ombra.

Inoltre, la postazione di lavoro deve garantire il libero movimento e il comfort del fruitore, garantendogli spazio sufficiente a spostare la sedia senza urtare muri ed arredi, a cambiare la propria posizione e a spostarsi agevolmente. Oltre a quella naturale, anche la luce artificiale è fondamentale per poter proseguire le proprie attività durante il tardo pomeriggio, la sera o le giornate poco soleggiate: a tal fine è ideale predisporre una presa elettrica per poter alimentare una lampada da tavolo da preferire con luce bianca e regolabile.

Per quanto riguarda lo stile dell’ambiente, mentre per la cucina che viene considerata uno spazio più creativo ed informale ci si può sbizzarrire nelle scelte, nel salotto è preferibile attenersi con coerenza all’insieme. Qualora predominino arredi classici, saranno perfette consolle basse o scrittoi accompagnati da comode poltroncine così da coniugare funzionalità ed estetica. Talvolta, la scelta di inserire una libreria o degli scaffali può assolvere alla doppia funzione di dividere lo spazio ed accogliere testi e documenti indispensabili per lo svolgimento del proprio lavoro. Al fine di rendere più piacevole l’attività lavorativa, si può scegliere di inserire qualche pianta che oltre a rappresentare un piacevole complemento d’arredo, è in grado di purificare l’aria e rendere l’ambiente più salubre.

Lavorare da casa: postazioni lavoro zona living
Esempi di workstation inserite all’interno della zona giorno – Foto sinistra: Karolina Grabowska su pexels.

ZONA NOTTE

Una valida alternativa al living e alla cucina è rappresentata dalla zona notte che ha il vantaggio di essere più silenziosa ed intima rispetto agli altri ambienti di casa. Infatti, le camere da letto costituiscono ambienti solitamente inaccessibili da parte degli ospiti e degli avventori di casa e per questo motivo è chiaro che tale tipo di collocazione non è compatibile con coloro che necessitano di fissare appuntamenti con clienti e colleghi.

Il primo elemento da considerare consiste nella posizione, meglio se non prossima al letto. L’aspetto organizzativo può prevedere opzioni diversificate ma tutte in grado di assicurare concentrazione e privacy. Una delle scelte più diffuse è quella di collocare l’angolo studio in prossimità della finestra (come per la zona giorno) e talvolta, se si possiede un davanzale dalle dimensioni generose, lo si può sfruttare come scrittoio, così da godere appieno della piacevole luce naturale e talvolta di una vista pregevole.

Un’altra idea che rende la home workstation più raccolta, prevede la distribuzione dell’arredo necessario dietro la testata del letto. Spesso, si usa il vano retrostante al letto (che è situato in posizione centrale) per collocarvi la cabina armadio ma in questo caso, se le dimensioni lo consentono, tale spazio può essere sfruttato per un’altra funzione. Qualora la camera da letto sia caratterizzata da dimensioni contenute, un’astuzia potrebbe essere quella di ricreare nell’armadio un vano studio a scomparsa che si palesi al momento del bisogno. Se invece, la camera da letto è più ampia, l’angolo studio può occupare uno spazio indipendente dove potersi muovere in maggiore comodità. In ogni caso, occorre ricreare una piccola “oasi” dove potersi concentrare e dove sentirsi a proprio agio, al fine di aumentare la produttività e di conseguenza il proprio appagamento professionale.

Lavorare da casa: postazioni lavoro zona notte
Workstation nella zona notte: dietro la camera da letto e sul davanzale a ridosso delle finestre Foto sinistra: Svoya Studio. Foto destra: Jerome Galland

Come scegliere l’arredo

Una volta determinati lo spazio e le caratteristiche fisiche che lo studio deve possedere, è bene definire l’arredo ed i complementi necessari alle proprie esigenze. La scelta ottimale coniuga comfort, ergonomia e design: ogni arredo deve garantire il benessere psicofisico così da agevolare lo svolgimento dell’attività lavorativa e massimizzarne il profitto. Un modello valido, da utilizzare come una postazione di lavoro “tipo”, è costituito da una seduta, un piano d’appoggio e una lampada funzionale al tipo di lavoro. Ogni complemento ed accessorio aggiuntivo contribuisce alla personalizzazione dell’angolo studio. Vediamo ora come scegliere al meglio ogni componente. 

SEDUTA

Rappresenta l’arredo più importante dal punto di vista del benessere fisico: occorre sceglierla con molta attenzione perché talvolta vi si trascorrono molte ore al giorno. La sedia da studio dev’essere prima di tutto ergonomica: rispettare le dimensioni e le esigenze del corpo umano, al fine di non recare danni e spiacevole malessere. Ciò che importa è che la seduta garantisca un buon livello di comfort e a tal fine la stessa deve possedere alcune importanti caratteristiche.

Prima tra tutte è l’altezza regolabile, in modo che la sedia si possa adattare ad individui con caratteristiche diverse e che svolgono svariate attività lavorative. Inoltre, è bene che anche il sedile possa essere flessibile al fine di inclinarlo, in caso di bisogno, per poter cambiare la posizione della schiena senza compromettere la postura corretta. In commercio vi sono diverse soluzioni che si differenziano per prestazioni e design, tuttavia non sono sempre adattabili a tutti gli ambienti. Le più innovative sono quelle munite di appoggio per le ginocchia e di archi a dondolo alla base che le rendono molto flessibili; il lato negativo è rappresentato dallo schienale non sempre presente e dal movimento continuo che assicura benessere agli arti ma non è sempre gradito.

Inoltre, non essendo possibile modificare l’altezza, tali prodotti presuppongono l’impiego di scrivanie regolabili. Un’altra scelta può ricadere sulle sedie studiate sulla differenziazione delle posizioni e per questo dotate di seduta inclinabile, altezza regolabile, appoggi per le ginocchia e base con rotazione (anche indietro). Infine, vi sono le sedie da ufficio più diffuse in assoluto che garantiscono un livello medio di comfort ma sono un po’ ingombranti, quindi inadatte per angoli studio ridotti.

Per questo tipo di sedia è bene scegliere materiali traspiranti che ne assicurino il libero utilizzo anche durante le stagioni più calde. Indipendentemente dalla scelta tipologica, la sedia da lavoro deve garantire una posizione corretta al fruitore ed evitare staticità e rigidezza di arti e bacino. In una seduta standard la schiena si trova in posizione parallela allo schermo del pc e l’angolo del bacino è di 90°. Nel caso di sedie dinamiche, l’angolo busto-ginocchia è maggiore e sono presenti supporti per ginocchia e schiena. In entrambi i casi, la postura risulta corretta e assicura così benessere nel corso dell’intero svolgimento del lavoro.

SCRIVANIA

In stretta relazione con la seduta, il piano d’appoggio assicura il corretto svolgimento delle mansioni lavorative. A seconda dello stile e della tipologia di sedia scelta, la scrivania può essere fissa o regolabile in altezza: nel primo caso occorre optare per un prodotto che assicuri il libero movimento del fruitore una volta seduto, nel secondo caso invece, essendo flessibile può adattarsi alle esigenze specifiche. Quello che importa è che il piano d’appoggio assicuri il benessere dell’utente e ne aumenti la produttività, poiché si tratta di un arredo che funge da vero e proprio strumento di lavoro.

Per quanto riguarda le dimensioni, dipende molto dallo spazio che si ha a disposizione ma vi sono dei valori di riferimento che occorre rispettare per poter lavorare in sicurezza e preservando la propria salute. L’altezza dev’essere almeno pari a 70 cm, la profondità deve assicurare uno spazio per l’appoggio delle braccia e per la sistemazione del pc. In questo modo è possibile anche rispettare le distanze minime che devono intercorrere tra lo schermo e gli occhi dell’utente, al fine di preservare la vista ed evitare sintomi di affaticamento da fine giornata (65 cm circa).

Inoltre, a seconda del tipo di lavoro che si svolge, occorre stabilire di quanto spazio si necessiti e se la scrivania scelta non è sufficiente sarà bene dotarla di qualche arredo ausiliario. Ne sono un esempio le cassettiere da terra, talvolta munite di ruote così da poter essere spostate secondo la necessità, o gli scaffali da muro utili ad accogliere testi e documenti. Anche soluzioni come vani portaoggetti o organizer da parete risultano utili a mantenere l’ordine e ad avere sempre tutto a portata di mano.

Nella scelta della scrivania più adatta alle nostre esigenze risulta essere importante considerare anche il materiale, la forma e lo stile: si va dai prodotti più economici in laminato, a quelli più resistenti in metallo ed acciaio, fino alle soluzioni più classiche ed esteticamente pregevoli in legno. Ogni materiale comporta alcuni pro e contro ed occorre sceglierlo preventivandone la durabilità, la resistenza e la resa estetica.

LAMPADA

Si tratta di un complemento d’arredo indispensabile alla postazione di lavoro, poiché ne influenza i risultati in termini di profitto e salute dell’utente. Infatti, l’illuminazione risulta essere elemento di primaria importanza per il corretto svolgimento delle attività lavorative.

Ausiliaria a quella naturale, la luce artificiale deve garantire comfort durante le ore serali e a tal fine occorre optare per gli apparecchi più adatti. Nella scelta della lampada da tavolo è bene tenere in considerazione alcuni fattori che possono rivelarsi decisivi ad una buona funzionalità. Primo tra tutti, la possibilità di regolare inclinazione e posizione del braccio, così da poter direzionare meglio la luce sul piano di lavoro. Dal punto di vista della scelta cromatica e di temperatura della fonte luminosa, per questo tipo di funzione è consigliata una lampada di colore chiaro e di temperatura media, né troppo fredda (affaticherebbe la vista) né troppo calda (inadatta ad eseguire lavori di precisione).

Infine, un valore aggiunto della lampada per lo studio è rappresentato dal dimmer, un sistema che permette di variare l’intensità e il colore della luce a seconda dell’esigenza. Tale dispositivo inoltre, garantisce un consistente risparmio in termini energetici ed economici.

Lavorare da casa: moodboard workstation ergonomia

SCAFFALI E LIBRERIE

Al fine di mantenere ordine ed organizzazione nell’angolo studio è ottimale inserire scaffali e piccole librerie, indispensabili ad alloggiare testi e faldoni importanti. Talvolta vengono progettati su misura con l’obiettivo di definire uno spazio o dividere la work station domestica dal resto dell’ambiente. In altri casi invece, si scelgono elementi modulari che permettono di variare la forma e le dimensioni della parete attrezzata a seconda del tempo e dell’esigenza specifici. Spesso i materiali più utilizzati sono il legno e il laminato laccato, in grado di conferire agli ambienti un aspetto pulito e sistemato. Qualora si voglia aggiungere un tocco vitale all’ambiente, sulle mensole potranno essere inserite delle piantine che saranno in grado di rendere l’aria più salubre e gli spazi più piacevoli e rilassanti.

ACCESSORI E COMPLEMENTI

Lo studio inserito all’interno degli ambienti domestici deve sì tener conto dello stile d’arredamento ma è fondamentale aggiungere qualche tocco personale per rendere il risultato finale più rispondente ai propri gusti. Lo svolgimento del lavoro in uno spazio che rispecchia la propria personalità assicura un maggiore benessere e risultati più soddisfacenti. Premesso che non bisogna esagerare con accessori ed elementi decorativi, poiché si tratta pur sempre di un’area della casa dall’attività più formale, bisogna scegliere al meglio ogni pezzo secondo i propri gusti.

Occorre assicurare il giusto equilibrio tra ambiente familiare e professionalità, attraverso la cura di piccoli dettagli che possano stimolare la creatività e la produttività di chi lavora. Inoltre, l’inserimento sulla scrivania di qualche oggetto personale, di una cornice con foto o ancora di un regalo che ci sta a cuore, garantisce maggiore confidenza con lo spazio ed una conseguente serenità emotiva grazie alla quale è possibile lavorare meglio. A tal fine è preferibile optare per colori neutri e materiali naturali in grado di attenuare lo stress ed aumentare la concentrazione.

Una soluzione che unisce l’utile al dilettevole è rappresentata dai moduli fonoassorbenti: oltre ad isolare acusticamente l’angolo studio, decorano le pareti grazie alle innumerevoli forme e ai colori differenziati. Inoltre, le finiture innovative in tessuto garantiscono un’elevata resa estetica, incontrando il gusto e le necessità di un grande bacino di utenza. Con l’obiettivo di mantenere l’ordine nella home workstation è bene dotarla di un organizer da parete o da scrivania grazie al quale penne, appunti ed accessori troveranno il loro posto. 

Soluzioni salva spazio

Qualora l’angolo studio non goda di ampie metrature, occorre optare per soluzioni che ottimizzino lo spazio e lo rendano funzionale. Quello che conta davvero è sfruttare ogni zona al fine di ricreare un piccolo ufficio domestico in cui non manchi nulla.

Talvolta, occorre inserire un angolo studio all’interno di spazi domestici davvero ridotti: è il caso dei monolocali dove tutte le funzioni si concentrano in un unico ambiente. La soluzione spesso è rappresentata da proposte che si fondono direttamente ad arredi e spazi già presenti: è il caso delle postazioni interne agli armadi, a patto che gli stessi siano dotati di ante scorrevoli o pieghevoli che lascino filtrare la luce del sole. In tal caso occorre scegliere guardaroba con una profondità tale da ospitare un piano d’appoggio abbastanza grande per poter svolgere le attività lavorative in modo pratico e confortevole. È possibile anche inserire qualche mensola sfruttando così anche gli spazi verticali per ordinare libri e fascicoli.

Qualora si opti per questa soluzione sarà bene dotarsi di sedie pieghevoli che assicurino comodità e che possano essere richiuse ed adagiate dentro l’armadio una volta terminato di lavorare. Se invece, si avverte la necessità di creare uno studio vero e proprio, più appartato, che garantisca maggiore privacy e concentrazione, si può pensare di destinare il soppalco a tale funzione. Si tratta di una soluzione molto frequente che permette di suddividere maggiormente le funzioni domestiche. In tal caso sarà possibile scegliere una postazione classica con scrivania, seduta e lampada che si rivelerà indispensabile qualora tale parte dell’appartamento sia un po’ meno luminosa. A seconda dell’altezza garantita dal soppalco, occorre scegliere l’arredo più adatto: qualora sia contenuta si potrà optare per cuscini e tavoli bassi, sempre misurandoli sulle proprie necessità ergonomiche al fine di non compromettere il benessere fisico.


Se invece, non si possiede nemmeno un piccolo spazio che possa ospitare una postazione lavorativa completa, è possibile ricreare zone “cuscinetto” dove “appoggiarsi” in caso di necessità (inviare qualche e-mail, controllare un documento, stampare dei fascicoli). In questo caso, l’angolo studio costituisce uno spazio temporaneo che necessita unicamente di soluzioni a scomparsa, integrate alle pareti degli ambienti prescelti.

Tra i prodotti più diffusi, vi sono i piani a ribalta e quelli estraibili sui quali, attraverso un gesto veloce, si può appoggiare un pc portatile (date le dimensioni e il peso contenuto dei modelli più moderni) e lavorare. Questo tipo di arredo fissato alla parete, ha il pregio di diventare una postazione lavorativa ed allo stesso tempo una mensola quando non è più necessario per lo svolgimento dell’attività lavorativa.

Infine, se proprio la planimetria domestica non si presta ad accogliere una workstation, esistono oggi rimedi “tampone” rappresentati dai cosiddetti “uffici portatili”, carrelli sui quali sistemare ciò di cui si necessita e che al momento del bisogno vengono spostati da un ambiente all’altro della casa. Una volta stabilita la posizione e la tipologia di angolo studio che meglio si adatta alla conformazione fisica della residenza, occorre tenere sempre a mente che gli accessori e i dispositivi più adatti non sono quelli standardizzati.

Al computer fisso è bene preferire il portatile e se invece lo si vuole fisso occorre optare per un modello “all in one” che escluda l’ingombro delle relative componenti. Anche la stampante dev’essere multifunzione e comprendere al suo interno fax, scanner e fotocopiatrice, meglio se compatta e poco ingombrante (gli ultimi modelli possono essere appoggiati direttamente sulla scrivania senza occupare molto spazio). Talvolta, con un investimento iniziale un po’ più corposo è possibile fare fronte ad esigenze specifiche e svolgere il proprio lavoro comodamente da casa.

Soluzioni salvaspazio di postazioni lavoro: scrivania sottoscala e scrivania a scomparsa
Workstation “salvaspazio”: postazione nel sotto scala di un appartamento e a scomparsa nell’armadio
Foto destra: www.arredamentoedintorni.blogspot.com

Nuove linee guida

Poiché recenti studi hanno dimostrato come la progettazione dell’ambiente destinato all’attività lavorativa possa influire sul benessere psicofisico e sulla produttività del lavoratore, alcune correnti di pensiero propongono l’applicazione di modelli ancora considerati alternativi e poco diffusi. È il caso del Feng Shui, antica arte cinese secondo la quale sulla base dei flussi di energia positiva è possibile operare scelte finalizzate all’ottenimento di ambienti armoniosi e confortevoli.

Servendosi del Bagua, schema che associa alle aree di casa temi vitali e valori, sarà possibile far circolare meglio l’energia ed aumentare la produttività. La scelta corretta della disposizione dell’arredo, dei colori e dei materiali aiuterà a ricreare un ambiente misurato su esigenze specifiche. Il primo elemento che occorre considerare è il senso di sicurezza e protezione che l’utente deve possedere durante lo svolgimento della propria attività lavorativa. A tal fine, è preferibile che la scrivania sia posizionata vicino ad una parete in modo che una volta seduti, ci si concentri meglio grazie all’assenza di movimenti incontrollabili dietro di noi. Il piano di lavoro deve avere forma squadrata e regolare per trasmettere un senso di stabilità e sicurezza.

Secondo il feng shui, ogni area della scrivania corrisponde a specifici valori e prendersi cura dell’organizzazione degli oggetti da collocarvi porta a risultati positivi in termini di successo e produttività. Ad esempio, occorrerebbe collocare il telefono a destra (area dei rapporti sociali) mentre il pc dovrebbe occupare la posizione a sinistra della scrivania (area della conoscenza).



Per quanto riguarda la sedia, dev’essere posizionata in modo da poter visionare tutto ciò che accade nell’ambiente una volta seduti. Ogni pezzo d’arredo non deve appesantire l’ambiente ma svolgere funzioni ben precise e non essere mai scelto a caso: da preferire le altezze contenute che permettono alla luce e ai flussi energetici di circolare liberamente.

Nella foto un angolo di ambiente lavorativo progettato tenendo presenti le regole del Feng Shui

Dal punto di vista delle scelte cromatiche è indispensabile optare per tinte che incontrino le esigenze specifiche: bianco e verde per ottenere relax e ordine, blu per tranquillizzare, arancio e giallo per stimolare la creatività e marrone per essere sicuri delle proprie competenze. Per lavorare in un ambiente salubre e luminoso sono da preferire gli affacci sul fronte sud ed est ed è consigliato l’inserimento di piante e specie vegetali in grado di rendere l’ambiente vitale e talvolta di purificarlo dall’aria nociva prodotta dai dispositivi utilizzati (pc, fotocopiatrici, scanner, smartphone).

L’ambiente o la zona destinata allo studio è bene che sia priva di ogni oggetto superfluo e che l’ordine permanga sempre; i soprammobili devono essere scelti secondo il criterio del legame mondo celeste-mondo terreno. Per questo motivo, meglio se riprendono gli elementi naturali dell’acqua (acquari e piccoli contenitori), del fuoco (candele, incensi), della terra (vasi e contenitori in ceramica) e del legno (piante). In conclusione, per ottimizzare l’energia positiva nell’ambiente o nell’angolo destinato allo studio, occorre massimizzare lo sfruttamento della luce naturale, garantire un’alta qualità dell’aria, mantenere l’ordine ed evitare il sovraccarico di mobili e suppellettili. È bene ricordare sempre che l’armonia dell’ambiente genera benessere ed appagamento anche in ambito lavorativo. 

Tags

categorie blocchi cad consigliate

Arredi soggiorno

Camere da letto

Consolle ingresso

Lampade

Librerie

Pareti attrezzate moderne

Sedie - Sgabelli

Zona notte - Schemi progetto

Piante in vaso

Lascia un commento