Roma: il nuovo volto della Capitale
Sono in programma azioni di rigenerazione urbana per 15 Municipi della Capitale

Roma è famosa per la sua storia, per la gloria del passato che ancora oggi caratterizza ogni angolo della splendida Capitale. Ogni luogo trasuda storia e ci narra di un mondo antico fatto di bellezza e magniloquenza. Vediamo quali saranno gli interventi per Roma: il nuovo volto della Capitale.
Il 2023 è l’anno in cui si apre quella stagione che cambierà radicalmente il volto di una delle città più amate al mondo.
Sono in programma azioni di rigenerazione urbana che interesseranno 15 Municipi della Capitale che riproporranno il modello della città dei 15 minuti. Il programma prevede lo stanziamento di 22.5 milioni di euro, con l’obiettivo di ridurre le differenze tra le varie parti della città e promuovendo un sistema integrato di connessioni che valorizza le realtà esistenti, aggiungendone di nuove in una prospettiva ecosostenibile.
Il programma, sviluppato in collaborazione tra l’Assessorato all’Urbanistica e l’Assessorato Decentramento, Partecipazione e Servizi al Territorio per la Città dei 15 minuti prevede di rigenerare una prima serie di 15 ambiti territoriali, uno per ciascun Municipio. Gli ambiti sono stati scelti per la loro rappresentatività a livello locale: sono spazi in grado di rivitalizzare e riqualificare i tessuti circostanti. Inoltre per ogni Municipio sono stati individuati degli obiettivi prioritari e gli interventi strategici da attuare.
Al latere di questi macro interventi, sono previste aperture di locali destinati alla ristorazione e alla moda, all’insegna del gran lusso internazionale.
Inoltre a febbraio 2023 è stato riconosciuto il pubblico interesse allo studio di fattibilità per il nuovo Stadio della Roma.
Il progetto presentato interessa un’area di circa 16 ha nel quartiere di Pietralata e prevede la realizzazione di un impianto che ospiterà non solo le partite in casa della AS Roma, ma anche altri eventi e manifestazioni di massa.

L’obiettivo non è solo quello di donare alla città una nuova infrastruttura sportiva, ma di conferire al luogo la valenza di forte attrattore cittadino. Infatti allo stadio saranno associate attrezzature ricettive e dedicate al benessere e all’intrattenimento, per un costo complessivo di 528 mln di Euro.
Nel 2024 si darà il via ai lavori di ristrutturazione dello Stadio Olimpico e al restyling della zona delle Terme di Caracalla con spazi dedicati a ciclisti, pedoni e runner.
Il 2025 sarà l’anno del Giubileo Universale della Chiesa Cattolica, evento che riguarda non solo la comunità religiosa, ma soprattutto gli interessi e le necessità dell’intera città. Saranno 135 le opere da terminare, tra le quali: le stazioni di Porta Metronia e Colosseo, la pedonalizzazione di via della Conciliazione fino a Castel Sant’Angelo attraverso la realizzazione di un sottopasso, la realizzazione di un sottopasso pedonale a Piazza Risorgimento. Si guarda inoltre alla mobilità sostenibile con la realizzazione di nuove linee del tram e la conclusione del celebre GRAB (Grande Raccordo Anulare delle Bici).
La Roma del futuro: le grandi firme coinvolte
A Piazza Augusto Imperatore, crocevia di turisti e cittadini romani, sarà attuato un forte restyling su disegno di Francesco Cellini. I primi interventi vedranno coinvolto il lato meridionale della piazza e la sistemazione della stessa alla “quota archeologica”, con il collegamento alla “quota urbana”. L’intervento non solo ricollega brani di città poco fruibili, ma consentirà di porsi in continuità con l’Ara Pacis di Richard Meier, ad oggi uno dei luoghi più visitati della Capitale.

Tra i progetti che prenderanno il via nella Capitale, c’è quello per la Città della Scienza di Paola Viganò che prevede la realizzazione di una struttura perpendicolare a Via Giulio Reni, con la continuazione della Piazza del MAXXI, creando così un luogo che diventerà un grande giardino dotato di attrezzature collettive. Uno spazio di grande respiro e permeabilità caratterizzato da un alternarsi di giardini e spazi pubblici.

A guidare invece il piano di trasformazione di ampio respiro sarà Stefano Boeri che guiderà il “Laboratorio Roma050 – il Futuro della Metropoli Mondo”, un laboratorio della durata di 18 mesi che sosterrà l’Amministrazione nella messa in sinergia delle indicazioni presenti nei diversi protocolli urbani che la città sta adottando.
Il Laboratorio sarà costituito da progettisti under 35 con percorsi accademici di eccellenza in ambito urbanistico – ambientale e con esperienze di studio e ricerca su Roma. Il gruppo sarà coordinato da Stefano Boeri il quale sarà affiancato da 4 figure internazionali provenienti da campi disciplinari differenti (archeologia, ecologia, sociologia urbana, attivismo climatico ed economia urbana) che costituiranno il Comitato Garante.
L’obiettivo è quello di definire una visione strategica di ampio respiro e lungo termine per la Roma del futuro. “Laboratorio Roma 050” vuole non solo far fronte alle sfide più attuali quali il cambiamento climatico, ma anche attivare partecipazione e dibattito pubblico nazionale ed internazionale sui temi della trasformazione delle città.
Il laboratorio di durata di 18 mesi, sarà un’occasione per creare una visione integrata e innovativa che possa dar spazio alla costruzione di un modello di rigenerazione urbana che punti alla transizione ecologica e alla cura del territorio.
A tal proposito Stefano Boeri dichiara: “La scelta di coinvolgere in questa sfida un gruppo di giovani architetti e urbanisti romani, promuovendo un Laboratorio che dialogherà con i centri di ricerca, le università, il mondo delle professioni, aggiunge al mio impegno un’ulteriore e bellissima responsabilità”.
Insomma saranno anni intensi che cambieranno radicalmente il volto di Roma.
La fotografia di copertina è di Gabriella Clare Marino su Unsplash