La progettazione dello spazio pubblico

La configurazione dello spazio aperto in contesto urbano

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Approfondimenti

Pubblicato il

05 Giugno 2020

Lo Spazio Pubblico per definizione, si identifica come “l’insieme di strade, piazze, piazzali, slarghi, parchi, giardini, parcheggi che separano edifici o gruppi di edifici nel momento stesso in cui li mettono in relazione tra di loro”.

Il termine viene individuato per la prima volta in termini espliciti da G.B. Nolli nella sua Nuova pianta di Roma pubblicata nel 1748 e si traduce nel progetto unitario che tiene conto di aggiustamenti topografici ed architettonici. La progettazione e il conseguente controllo dello spazio implicano delle conoscenze specifiche tecniche e approfondite su moltissimi campi come ad esempio la pavimentazione, impianti d’irrigazione, impianti di illuminazione e arredo.
Il verde e la progettazione Paesaggistica, secondo l’art. 1 comma A della Convenzione Europea del Paesaggio, risulta di fondamentale importanza in quanto parte del territorio così come percepita della popolazione, in base a fattori naturali, fattori umani e alle loro interrelazioni; dunque gli interventi di progettazione del verde risultano ad elevato grado di complessità, seppur attualmente si limitano agli spazi edificati.
Nella configurazione degli spazi verdi, l’integrazione con gli edifici o le pianificazioni urbanistiche ci aiutano nella progettazione dello spazio; quindi possiamo definire due componenti: Orizzontali e Verticali.

Componenti Orizzontali

Le componenti orizzontali si intendono come suddivisione generale degli spazi aperti nei confronti del suo ambiente. In base all’obiettivo, che desideriamo raggiungere, le forme possono essere combinate in modi differenti: affiancate, contrapposte, raggruppate, ecc.
Il controllo dei componenti orizzontali favorisce il progettista nella configurazione dello spazio attraverso l’utilizzo della scala di progettazione più ampia e rappresentazione 2D.
Per rendere completo un progetto di paesaggio occorre considerare le forme in relazione ai componenti, all’interazione delle strutture, alla differenziazione dei materiali, al rapporto dei pieni e vuoti, ecc..

Componenti Verticali

Le componenti verticali, nella concezione dello spazio aperto, tengono conto dei rapporti delle reciprocità circostanti per scelta del materiale, dei volumi e delle visuali. Il controllo delle stesse può risultare più facile attraverso rappresentazioni spaziali 3D oppure sezioni che permettono l’individuazione delle reciprocità e connessioni.
Ad esempio, se il punto di osservazione si trova in un avvallamento o su un’altura si ottengono effetti spaziali totalmente differenti. Gli elementi di controllo verticale possono essere pareti, corpi isolati, coperture, salti di quota.

La progettazione dello spazio pubblico: componenti verticali

Configurazione del progetto

Nella definizione delle buone pratiche per la strutturazione dello spazio aperto pubblico attrezzato, introduciamo in questa sede il termine “verde” come un “materiale” piuttosto che come componente viva e in continua evoluzione. 

Questo concetto implica le modifiche della configurazione dello spazio e in alcuni casi delle sue caratteristiche funzionali.

Le piante sono una componente differente dagli altri materiali edilizi che siamo abituati a utilizzare normalmente, queste infatti hanno tempi di crescita e impongono l’osservazione di scadenze periodiche o stagionali sia per l’impianto che per la manutenzione. 

Il progettista, nel momento della sua ideazione e messa in opera, ha il compito di pensare alla configurazione dello spazio sia al momento d’impianto che nella sua futura evoluzione; inoltre ne deriva il controllo degli spazi a livello volumetrico in relazione ai tempi di crescita (età della pianta), i cicli vegetativi (piante Caducifoglie, annuali ecc..) e condizioni esterne. Le trasformazioni nel tempo diventano in questo modo, difficili da prevedere nella loro totalità. Nella progettazione del verde risulta di fondamentale importanza l’esposizione, intesa come orientamento rispetto al sole. Nell’inserimento della vegetazione va considerato lo sviluppo delle radici nel sottosuolo che a seconda dei casi, potrebbero provocare in ambiente urbano l’interferenza del passaggio di reti tecniche. La sua chioma invece potrebbe svilupparsi notevolmente fino a chiudere totalmente lo spazio, provocando disagi agli edifici circostanti.

La scelta della tipologia di pianta riveste un ruolo decisivo sia per il comfort dello spazio che per il benessere dell’individuo; in questo caso gli sviluppi sfavorevoli di questa provocherebbero inoltre interventi di manutenzione e gestione ingenti come irrigazione e potatura.
Partendo dalle precedenti considerazioni, in ambito urbano, possiamo definire criteri estetici e funzionali. 

Criteri Estetici

La scelta degli alberi e della vegetazione in ambito urbano in genere può seguire alcuni accorgimenti quali:

  • scelta sempreverdi o caducifoglie;
  • caratteristiche del fogliame;
  • calendario delle fioriture e delle colorazioni stagionali.


© Foto di Indra Yudhistira on Unsplash

  • distanziamento rispetto alle strutture e agli edifici;
  • ombreggiamento;
  • dimensione di sviluppo completo della pianta;
  • comfort termo igrometrico.


© Foto di Carlos Aranda on Unsplash

Quando si vuole creare uno spazio verde di qualità urbana elevata, lo sforzo che ogni progettista ha il compito di perseguire implica la valutazione delle risorse economiche da investire.
Attraverso piani di manutenzione che differiscono a seconda della tipologia di spazio che seguono normative differenti, specialmente in tema di contratti pubblici, si riesce a ottenere un progetto sostenibile ed efficace nel tempo. La pianificazione dunque ricopre un ruolo fondamentale, essa tiene conto, in relazione alle serie di vegetazione, sia delle condizioni climatiche che ambientali in rapporto alle risorse disponibili a medio-lungo termine.
L’obiettivo è quello di aumentare notevolmente la qualità delle nostre città, in riferimento alle nuove trasformazioni che andiamo a proporre oppure l’interazione con gli edifici preesistenti con il nuovo spazio aperto.

Strutturazione dell’intervento

Quando pensiamo un intervento con lo spazio aperto verde, bisogna seguire l’iter di qualsiasi processo di edificazione, che di solito incomincia come la demolizione, realizzazione d’impianti, opere di costruzione e finiture.

La progettazione dello spazio pubblico: strutturazione dell'intervento

Nell’organizzazione del cantiere risulta dunque buona norma osservare una sequenza di lavorazione:

  • lavorazione del suolo: comprendente drenaggio, raccolta delle acque meteoriche, predisposizione per i vari sottofondi in base alla tipologia di vegetazione, scavi per manufatti edilizi, livellamento del terreno, ecc..
  • predisposizione ed eventuali allacci degli impianti a rete: impianto di irrigazione ed elettrico;
  • realizzazione di manufatti edilizi;
  • posa della pavimentazione;
  • impianto specie arboree e arbustive.

Fonti di riferimento: Manuale dell’architetto Neufert; Treccani; Il verde urbano. Guida tecnica agli interventi.
Foto copertina: ©Photo by Jason Leung on Unsplash

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