Le Corbusier

I segreti dietro il genio

Le Corbusier genio dell'architettura

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Approfondimenti

Pubblicato il

29 Aprile 2021

Le Corbusier è una delle figure più importanti dell’intero movimento artistico del Novecento. È considerato uno degli architetti, urbanisti e designer più importanti e innovativi del secolo scorso e fondatore dell’architettura contemporanea, del movimento moderno e del brutalismo. Nato in Svizzera, ma naturalizzato francese, nella sua vita ha dedicato spazio a diversi generi di progetti: dalle residenze private agli edifici pubblici, passando per città utopiche ed opere di arredamento. Il 27 agosto del 1965, a 77 anni, è morto a Roquebrune Cap Martin, in Francia.
Molti, probabilmente, non conoscono le cinque curiosità che vogliamo raccontarvi sulla sua vita.

Il nome originale del genio era Charles-Édouard Jeanneret-Gris. Nasce in Svizzera (6 ottobre 1887) da una famiglia di orologiai, ma a 33 anni si trasferisce a Parigi e si inizia a far chiamare Le Corbusier. Lo pseudonimo, con cui firma i suoi articoli scritti per la rivista L’Esprit Nouveau (fondata insieme all’amico Ameédéé Ozenfant), è ispirato al cognome del nonno materno, Lecorbésier. La storpiatura è dovuta al ricordo del suo maestro d’infanzia, l’architetto Charles L’Eplattenier. Molti iniziano così a chiamarlo Le Corbu, per abbreviare il nome, che in francese ricorda il suono della parola corvo, corbeau. Per questo motivo inizia a siglare alcune sue opere stilizzando un piccolo corvo.

L’architetto, durante i primi anni del Novecento, intrattiene diverse corrispondenze private in cui emergono simpatie per le idee fasciste, antisemite, razziste e una profonda ammirazione per Hitler. Negli anni Venti sembra infatti che abbia aderito al partito fascista francese e fondato due riviste insieme al suo amico e presidente, Pierre Winter. Negli anni ’30, addirittura, arriva a Roma per dare lezioni di architettura su invito di Mussolini e nel ’41 si trasferisce a Vichy con la speranza di collaborare con il regime nazista.

Nel 1930, Le Corbusier e la modella tedesca Yvonne Gallis si sposano. Nonostante i numerosi tradimenti, nel 1957, alla morte della donna, l’architetto salva dalla cremazione una vertebra e la porta sempre con sé (nel taschino o nelle scrivanie) a dimostrazione del suo profondo amore.

Uno dei maggiori esponenti dell’arte della sua epoca, Salvador Dalì, non fa mai trasparire simpatia per il collega. Si spinge a dire che i suoi edifici sono: “I più brutti e inaccettabili al mondo” e che la sua morte lo riempie di gioia: “Le Corbusier era una creatura pietosa che lavorava col cemento armato”. Si lascia, però, anche andare ad un encomio in prossimità della sua tomba: “Da una parte lo detestavo, dall’altra sono un tremendo vigliacco”.

La morte di Le Corbusier avviene durante una vacanza a Roquebrune Cap Martin, in Costa Azzurra. Nonostante i consigli del proprio medico, l’architetto si tuffa in mare la mattina del 27 agosto 1965 e si allontana a nuoto per più di 50 metri dalla riva, non tornerà mai più a riva.
La morte rimane un mistero, tra chi sostiene un infarto improvviso e chi, sulla scia della frase “come sarebbe bello morire in mare”, crede ad una decisione volontaria di andare verso la morte.

disegni dwg architetture le corbusier

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