Parapetti in vetro strutturale

Una scelta funzionale ed estetica

Parapetti in vetro strutturale

Articolo di

Categoria

Approfondimenti

Pubblicato il

05 Agosto 2020

I parapetti in vetro strutturale sono completamente costituiti da pannelli in cristallo e non prevedono elementi di raccordo e giunzione in altro materiale. Si tratta di componenti trasparenti, prive di intelaiatura, che occorre scegliere ed installare con cura. Una volta montato, il parapetto in cristallo deve garantire sicurezza e resistenza nel tempo e a tal fine il vetro impiegato dev’essere solido e di alta qualità. Tali soluzioni possono essere impiegate all’interno di residenze, spazi commerciali e di servizio, ma anche in ambienti esterni come terrazze, balconi e tetti-giardino.

Approfondiremo i seguenti contenuti

  • Caratteristiche del vetro strutturale
  • L’impiego del vetro strutturale
  • Tipologie di vetro strutturale e di parapetto
  • La Normativa relativa all’installazione di parapetti in vetro strutturale 

Prima di procedere alla scelta tipologica del parapetto in vetro strutturale, occorre chiarire la funzione di cui si necessita e la resa estetica che si vuole ottenere. Infatti, grazie alla moltitudine di prodotti presenti sul mercato, sarà possibile scegliere tipologia dei cristalli, finitura, taglio ed elementi aggiuntivi che saranno in grado di restituire un aspetto molto differente agli ambienti. Inoltre, alla base di ogni decisione, occorre consultare tecnici e professionisti del settore in grado di guidare alla scelta di prodotti che siano sicuri e durevoli nel tempo, nel rispetto della normativa vigente e nella realizzazione di una posa corretta.                                                                  

Di seguito alcuni consigli che possono essere di ausilio per chi decide di installare un parapetto in vetro strutturale o per chi vuole approfondire l’argomento.

Caratteristiche del vetro strutturale 

L’evoluzione tecnologica del vetro e l’introduzione di prodotti innovativi e dalle alte prestazioni hanno determinato il superamento della concezione delle superfici trasparenti confinate ai soli elementi finestrati.
È secondo quest’ottica che vengono studiate nuove forme ed impieghi di tale materiale che talvolta arriva ad occupare inaspettatamente intere facciate, parapetti e particolari costruttivi. Nel corso dei secoli, grazie alle caratteristiche chimico-tecnologiche ed alla sua versatilità d’impiego, il vetro ha riscontrato un crescente consenso in architettura e quando sottoposto a particolari lavorazioni, ha soddisfatto esigenze diversificate con risultati inattesi. All’interno di tale scenario è importante precisare come questo materiale dalle numerose potenzialità vada scelto con cura tenendo in considerazione molti elementi. Il primo aspetto, proprio dei cristalli impiegati in edilizia, riguarda la resistenza alle sollecitazioni cui possono essere assoggettati e l’assenza di zone deboli. In tali termini occorre calcolare i carichi statici, distribuiti uniformemente sulla superficie e i carichi permanenti.

Il livello di resistenza delle lastre in vetro dipende dal loro spessore e dalle loro dimensioni e maggiore è la resistenza, più il cristallo sarà infrangibile. Anche se a vetri più spessi corrispondono resistenze più elevate, esistono numerose lavorazioni che permettono l’uso di vetri più sottili ma ugualmente sicuri.

Nel caso del vetro strutturale, il cristallo deve possedere specifici requisiti per essere considerato tale. La prima caratteristica di cui deve essere dotato è la capacità di assorbire e sopportare i carichi e le azioni esterne agenti sullo stesso.

Infatti, l’elevata resistenza al carico permette di utilizzare questa tipologia di vetro nelle strutture portanti che altrimenti verrebbero realizzate in materiali come il legno e il metallo. In questo modo, la struttura in vetro ospiterà i pannelli veri e propri senza l’ausilio di elementi che ne interrompano la continuità visiva. Così il vetro strutturale risulta essere resistente, sicuro ed esteticamente piacevole, grazie alla sua trasparenza essenziale. Inoltre, è molto funzionale in quanto impermeabile e dalla semplice manutenzione. Dal punto di vista ecologico, il vetro strutturale, ed in generale il vetro, è riciclabile e favorisce il risparmio energetico, grazie alla sua capacità di filtrare la luce ed il calore provenienti dall’ambiente verso l’interno dell’edificio, nel caso di facciate e parapetti esterni.

Un altro aspetto molto importante da considerare è rappresentato dal livello di sicurezza del vetro strutturale. Infatti, i pannelli devono garantire integrità rispetto alla propria consistenza fisica, preservandosi da rotture incidentali e sicurezza statica in caso di sollecitazioni esterne.

Tra i diversi tipi di vetro strutturale si può menzionare il vetro U-glass che viene ottenuto tramite colatura in apposite barre con sezione ad U e diventa parte integrante della struttura senza necessitare di un’apposita intelaiatura. Attraverso l’impiego di questa particolare tipologia, si possono ottenere ampie superfici vetrate bloccando le barre alla struttura perimetrale del vano interessato.

L’impiego del vetro strutturale 

Il vetro strutturale in edilizia trova impiego in numerose soluzioni, proprie degli ambienti interni ed esterni di pertinenza dell’edificio. Se un tempo il vetro era concepito come materiale caratterizzante unicamente finestre e porta-finestre, oggi grazie alle sue proprietà ed alle lavorazioni più innovative, viene utilizzato per la realizzazione di elementi dalle funzioni differenziate. Il vetro strutturale, grazie alle sue capacità portanti, non necessita di intelaiatura e può ricoprire intere facciate trasparenti o essere utilizzato per la realizzazione di soppalchi, rampe e ponti. Inoltre, spesso diviene anche elemento caratterizzante l’architettura o gli spazi interni di casa. Ne sono un esempio i parapetti delle scale private all’interno delle residenze e di quelle condominiali, ma anche quelli che caratterizzano le scale pubbliche che si possono trovare nei centri commerciali e negli edifici destinati ai servizi.

Parapetti in vetro strutturale: dettaglio scala
Parapetti in vetro di un centro commerciale
Parapetti in vetro strutturale: scala aereoporto
Parapetti in vetro di un aereoporto

I parapetti in vetro strutturale caratterizzano balconi e terrazze e grazie alla loro eleganza minimale e all’assenza di elementi di interruzione, favoriscono l’ingresso di molta luce negli ambienti e garantiscono all’utenza la vista del panorama circostante. In quest’ultimo caso, la soluzione vetrata diventa elemento di transizione e continuità tra interno ed esterno. Tali soluzioni sono infatti composte da pannelli totalmente vetrati, ancorati sul fianco della soletta o all’estradosso.

Prima della scelta tipologica dei pannelli occorre analizzarne le specifiche tecniche ed assicurarsi che l’altezza minima del parapetto sia pari a 1mt dal piano di calpestio. La distanza tra le lastre in cristallo dev’essere minima, così da ostacolare il passaggio di oggetti anche dalle piccole dimensioni. Dal punto di vista della sicurezza, occorre che i vetri che costituiscono i pannelli del parapetto siano sufficientemente resistenti. Nello specifico, a seconda della destinazione d’uso degli edifici e del conseguente carico che dovranno sopportare, verrà effettuato un calcolo di resistenza minima che il parapetto dovrà rispettare.

I vantaggi dei parapetti “tutto vetro” sono molteplici, si va dalla resa estetica moderna e minimale alla funzionalità visiva, fino alla facilità di manutenzione e di pulizia. Infatti, se il costo di un parapetto in cristallo inizialmente risulta essere più elevato rispetto ad una classica ringhiera metallica, nel corso degli anni lo stesso non necessiterà di interventi di rinnovo e di conseguenza consentirà un buon risparmio economico. Grazie all’assenza di elementi distanziali e strutturali, tale soluzione consentirà un buon ritorno anche dal punto di vista del benessere psico-fisico, infatti, l’ingresso di luce e calore garantirà comfort termico e visivo.

Non da ultimo, i parapetti in vetro strutturale sono in grado di rispondere alle esigenze estetiche più differenziate, grazie alla disponibilità sul mercato di lavorazioni innovative e finiture che possono essere personalizzate. A seconda dell’ambiente, sarà opportuno scegliere il vetro nella colorazione e nella lavorazione più adatta. Infatti, se la sabbiatura renderà il cristallo opaco, la stampa permetterà di riprodurre effetti grafici e disegni e ancora, il vetro per led restituirà all’ambiente l’atmosfera desiderata. Qualora siano previsti elementi accessori, come una balaustra sulla sommità o al lato del parapetto, essi dovranno essere scelti coerentemente allo stile architettonico e al design degli interni. Ad esempio, in una residenza moderna sarà perfetto un mancorrente in metallo per un risultato in perfetto stile high-tech, mentre per dare un tocco di contrasto sarà indicato un profilo in legno laccato.

Parapetti in vetro strutturale: scala interna
Esempio di scala con gradini in legno e parapetto in vetro – ambito residenziale

Talvolta i parapetti in vetro fanno parte di celebri manufatti architettonici, ne è un esempio il Ponte della Costituzione di Calatrava a Venezia. Per visionarlo clicca qui

Tipologie di vetro strutturale e di parapetto 

I parapetti che interessano terrazze, balconi, scale ed altre componenti di un edificio possono distinguersi per caratteristiche di tipo fisico e prestazionale. Ad esempio, a seconda della destinazione d’uso dell’immobile, i parapetti dovranno soddisfare esigenze diversificate dal punto di vista strutturale ed estetico. Infatti, gli edifici residenziali andranno ad accogliere un numero di persone inferiore rispetto alle strutture aperte al pubblico.

In ogni caso, la sicurezza per l’utenza andrà garantita ovunque. Il parapetto potrà essere di tipo diverso: vincolato solo su un lato o su entrambi, con o senza mancorrente, con o senza suddivisione dei carichi su pannelli adiacenti. Inoltre, tali componenti possono distinguersi in due macro categorie: autoportanti o fissati sui lati; i primi si distinguono in semplici, quando è assente una struttura portante a sé stante e solidali, quando i pannelli sono raccordati da un mancorrente. I parapetti in vetro fissati invece, vengono connessi tra loro e alla struttura dell’edificio tramite canaline o apposite staffe. La scelta tra soluzioni diverse dev’essere sempre legata a necessità di sicurezza, stabilità e forma.

Per quanto riguarda la scelta del materiale, è bene assicurarsi sempre che il vetro sia certificato e rispetti la normativa vigente in termini di sicurezza e qualità. I principali tipi di vetro utilizzato in edilizia per la costruzione di parapetti sono:

  • Vetro monolitico temperato
  • Vetro stratificato con lastre non temperate
  • Vetro stratificato con lastre temperate
  • Vetro stratificato con lastre temperate e maggiore spessore

La prima tipologia di vetro, nonostante sia sottoposta a trattamento specifico per rendere il materiale più resistente, è sconsigliata in tali soluzioni poiché non è in grado di garantire un sufficiente livello di sicurezza per gli utenti. Il vetro stratificato invece, assicura maggiore robustezza e può essere costituito da lastre non temperate o dalla commistione di una lastra temperata ed una indurita. Lo spessore di ogni singola lastra varia dagli 8 ai 12 mm e la scelta dipende dalla destinazione d’uso dell’edificio in cui viene inserito il parapetto. I due pannelli in cristallo vengono fatti aderire attraverso un foglio sottile in materiale plastico che ne aumenta la sicurezza in caso di rottura. A seconda dell’esigenza e della funzione del parapetto, il vetro stratificato può prevedere l’accorpamento di moduli di due, tre o quattro lastre. Solitamente vengono utilizzate due lastre e i sistemi di maggiore spessore sono previsti solo in casi specifici come stadi o luoghi che prevedono un elevato flusso di utenza.

Per quanto riguarda la pellicola inserita tra i pannelli, si tratta di un sottile strato di plastica trasparente che assolve ad un’importante funzione. Infatti, in caso di urti accidentali e conseguenti fratture, la stessa tratterrà i frammenti di vetro, garantendo la sicurezza e preservando il pannello in opera. A tal fine è consigliato optare per un materiale plastico di tipo rigido, in grado di garantire maggiore sicurezza e robustezza nel remoto caso di rottura di tutti i pannelli. Inoltre, vi sono innumerevoli lavorazioni che forniscono vetri per specifici utilizzi: ne sono un esempio i vetri antisfondamento, anti proiettile e quelli blindati, impiegati per banche, uffici e carceri.

Grazie alla presenza di prodotti diversificati sul mercato è possibile anche scegliere pellicole colorate, opache e frangisole che non solo garantiscono un maggiore comfort termico ma evitano anche spiacevoli fenomeni di abbagliamento. Inoltre, lo strato protettivo tra le lastre di cristallo genera un buon isolamento acustico poiché tende a smorzare le vibrazioni.

Parapetti in vetro strutturale: stratificazione e rottura
Composizione e comportamento di una lastra in vetro stratificato in caso di urti e conseguente rottura
Foto a destra: www.casapratica.net

Tutte le tipologie di vetro stratificato si basano sulla lavorazione del cosiddetto vetro float, prodotto a partire da un composto di minerali e sabbia e poi sottoposto a calore. Una volta solidificato, il vetro viene tagliato in pannelli standardizzati o in lastre fabbricate su misura per soddisfare le necessità più esigenti e diversificate.

La Normativa relativa all’installazione di parapetti in vetro strutturale 

Le Norme Tecniche per le Costruzioni, del 17 gennaio 2018, forniscono le disposizioni per una corretta installazione dei parapetti in vetro strutturale all’interno ed all’esterno degli edifici. Tale normativa detta le regole da rispettare in termini di sicurezza e di resistenza ai carichi proprie delle diverse tipologie di vetro da utilizzare. Occorre infatti, prevedere il comportamento del materiale rispetto ai carichi statici linearmente distribuiti e ai carichi dinamici.

Il parapetto risulta essere obbligatorio in caso di dislivelli maggiori a 50 cm al fine di scongiurare cadute accidentali e preservare l’incolumità individuale. Vengono anche stabilite le altezze minime che il parapetto in vetro deve possedere e la presenza del mancorrente, necessario per una presa sicura. A seconda della destinazione d’uso dell’edificio l’altezza minima del parapetto, a partire dal piano di calpestio, dev’essere pari a 1mt per fabbricati pubblici e privati, mentre può scendere a 0,90mt in caso di scale interne ad appartamenti. In ogni caso, ciascun Comune può essere soggetto a specifiche variazioni in materia di dimensioni minime da rispettare. Per quanto riguarda lo spessore dei pannelli in vetro, la scelta dipende dalla funzione della balaustra e dai conseguenti carichi che gravano sulla stessa.

Il parapetto in vetro strutturale ha il grande vantaggio di assicurare trasparenza e continuità materica, senza il bisogno di interruzioni generate dall’inserimento di elementi portanti. Tuttavia, alcuni paesi sanciscono l’obbligo di inserire un mancorrente o un elemento con profilo tubolare (ad U) nella parte superiore del vetro. Tali elementi oltre a garantire maggiore sicurezza, consentono una migliore connessione tra i pannelli in vetro e la parete contigua, rendendo possibile l’utilizzo di lastre trasparenti più sottili. Qualora gli elementi strutturali in cristallo non aderiscano strettamente l’uno all’altro, la distanza tra gli stessi dev’essere minima, così da non permettere il passaggio di oggetti o arti umani che potrebbero rimanere incastrati minando l’incolumità personale.

La Norma UNI 7997 – Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie, stabilisce alcune direttive indispensabili per la scelta della tipologia di vetro più adatta ai parapetti trasparenti. Oltre all’elevata resistenza ai carichi e agli urti accidentali, nei parapetti esterni occorre garantire durevolezza rispetto all’azione degli agenti atmosferici. A tal fine, i pannelli vengono sottoposti a numerose prove di resistenza prima di essere installati. Inoltre, è bene che le lastre siano smussate, arrotondate sui bordi e prive di sporgenze o porzioni superficiali incongruenti. Ogni vetro deve possedere un certificato di conformità, redatto successivamente alla verifica dei carichi, dei vincoli e delle corrette dimensioni a seconda dell’esigenza specifica.
Per quanto riguarda i permessi necessari prima di installare un parapetto in vetro strutturale, occorre denunciare l’inizio dell’attività presso gli uffici del comune interessato e procedere con ponteggi e strutture ausiliarie, dove necessario, sempre secondo la normativa vigente e nel rispetto della piena sicurezza dei lavoratori e dell’utenza. 

È di fondamentale importanza quindi, agire nella piena consapevolezza sin dalle prime fasi progettuali e scegliere con attenzione componenti, tipologie e materiali solo dopo aver condotto un’analisi strutturale dell’edificio che andrà ad accogliere il parapetto, sia esso interno o esterno.

categorie blocchi cad correlate

Ringhiere - Parapetti - Balaustre

Balaustre in stile

Parapetti in vetro strutturale

Ringhiere - dettagli costruttivi

Ringhiere in ferro battuto

Ringhiere per scale

Lascia un commento