Archweb .com 23 apr 2019 Per non dimenticare 0 commenti

I MATERIALI DA COSTRUZIONE
da: Adolf Loos, Parole nel vuoto, Adelphi, Milano 1972
(da pagina 73 a pagina 78)

Che cosa vale di più? Un chilo di pietra o un chilo d’oro? Sembra una domanda ridicola. Soltanto al commerciante, però. L’artista risponderà: per me tutti i materiali sono ugualmente preziosi. […]

L’artista ha una sola ambizione: dominare il materiale in modo che la sua opera risulti indipendente dal valore del materiale di cui è fatta. I nostri architetti però non hanno questa ambizione. Per loro un metro quadrato di muro fatto in granito ha più valore di uno intonacato. Il granito però non ha alcun valore di per sé. […] Eppure vi sono persone che lo considerano il materiale più pregiato. Queste persone dicono materiale e intendono lavoro. Forza di lavoro dell'uomo, mestiere e arte […]

Viviamo in un’epoca che dà più importanza alla quantità del lavoro. Perché questa è più facile da controllare, colpisce subito tutti nella sua evidenza e non richiede uno sguardo esperto o altre cognizioni particolari. Su quel punto non ci si può sbagliare. Un determinato numero di operai ha lavorato a una certa cosa per un determinato numero di ore e per un determinato compenso. Chiunque può eseguire il calcolo. E si vuole che chiunque sia in grado di rendersi conto facilmente del valore delle cose che lo circondano. Altrimenti quelle cose che scopo avrebbero? Quindi si tengono in maggior considerazione quei materiali che richiedono più tempo per la lavorazione. […]
Ogni tempo di lavorazione però […] costa denaro. E se il denaro non c’è? Allora si comincia a simulare il tempo di lavorazione, si imita il materiale. […]

Nel corso degli ultimi decenni il principio dell’imitazione ha dominato completamente l’edilizia. […] Soltanto di fronte al cemento, che è una conquista del nostro secolo, si è rimasti completamente disarmati. Siccome il cemento di per sé è un materiale stupendo, ci si attiene per valorizzarlo a un unico principio, quel principio che viene riproposto ogni volta che si inizia ad applicare un nuovo materiale: con questo che cosa si potrebbe imitare? Lo si è usato come surrogato della pietra. E, poiché il cemento è straordinariamente economico, se ne è abusato in ogni modo, sempre nel tipico stile da parvenus. […]

Ogni materiale possiede un linguaggio formale che gli appartiene e nessun materiale può avocare a sé le forme che corrispondono a un altro materiale. Perché le forme si sono sviluppate a partire dalla possibilità di applicazione e dal processo costruttivo propri di ogni singolo materiale, si sono sviluppate con il materiale e attraverso il materiale. Nessun materiale consente una intromissione nel proprio repertorio di forme. Chi osa, ciononostante, una tale intromissione, viene bollato dal mondo come falsario. L’arte non ha nulla a che fare con la falsificazione, con la menzogna. Le sue vie sono piene di spine, ma pure.

 
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