I parcheggi multipiano ad uso pubblico

Nuove necessità urbane

Parcheggi multipiano ad uso pubblico

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Approfondimenti

Pubblicato il

16 Marzo 2020

Sin dall’inizio del XX Secolo, con la diffusione a grande scala dell’uso dell’automobile, è stata avvertita la necessità di risolvere il problema della sosta dei mezzi. A tal fine, la progettazione vide l’affermarsi di una nuova branca, specializzata nel fornire risposte concrete a tale difficoltà. L’introduzione vera e propria della categoria corrisponde agli inizi del ‘900, quando la Francia si distinse per la realizzazione del primo parcheggio multipiano ad uso pubblico fuori terra. In stretta relazione con i garage americani, i fratelli Perret progettarono a Parigi un parcheggio multipiano, contenuto all’interno di un edificio urbano in stile liberty. Tale rifunzionalizzazione aprì una nutrita carrellata di esempi che interessarono gli anni precedenti al secondo conflitto mondiale, periodo in cui la motorizzazione era ancora contenuta e per questo non venivano concepite strutture progettate appositamente per lo stallo delle automobili. La soluzione di adibire a tale funzione, una parte degli edifici esistenti che si prestano a tale scopo, è ancora oggi diffusa, nello specifico all’interno dei contesti urbani, nelle zone a carattere storico, dove lo spazio a disposizione è esiguo ed il retrofit degli edifici esistenti prevale sulla costruzione ex novo.

Contrariamente ai centri storici e ai piccoli nuclei urbani, all’interno delle grandi città, nelle zone più periferiche, si collocano strutture ideate appositamente per accogliere le auto in sosta. Si tratta di costruzioni sviluppate su più piani che talvolta spiccano nel paesaggio urbano per i particolari connotati estetici, talaltra vengono mimetizzate attraverso l’impiego di soluzioni neutralizzanti. Queste ultime possono essere rappresentate da elementi vegetazionali o di decoro che nascondono la struttura sottostante, molto moderna ed impattante dal punto di vista estetico. Nel corso della storia invece, tali connotati sono stati messi in risalto nelle città americane, dove la cultura architettonica alla verticalità ed all’uso di vetro e metallo, hanno aperto lo scenario a parcheggi multipiano sviluppati in altezza. Si tratta di strutture necessarie dal punto di vista funzionale, inserite in una realtà nella quale l’automobile viene considerata indispensabile per la quotidianità del cittadino.
È in questo modo che il manufatto – parcheggio diviene elemento integrante del panorama urbano. Lo sviluppo verticale tipico dei sistemi multipiano prevede la sovrapposizione di superfici orizzontali ed inclinate, atte ad ospitare le vetture. Ogni piano viene raccordato da apposite rampe che si distinguono per distribuzione e senso di marcia.
In conclusione, occorre tenere a mente che ogni struttura è finalizzata a soddisfare le esigenze di un’utenza ben definita ma è indispensabile tenere sempre in considerazione le caratteristiche del contesto in cui si colloca.

Al fine di garantire la buona riuscita progettuale del parcheggio multipiano, è necessario osservare alcuni principi. Il primo consiste nell’individuazione degli accessi carrabili in superficie e di come gli stessi possano essere raggiunti tenendo conto dei flussi di traffico automobilistico previsti. Inoltre, è bene che all’entrata di ogni parcheggio siano indicate le peculiarità che devono possedere le auto per potervi fare ingresso (h max., peso), così da evitare incidenti al passaggio di vetture dalle caratteristiche diversificate.
Il secondo elemento che riveste grande importanza è rappresentato dalle rampe di collegamento tra i vari piani. Tali componenti possono avere un andamento rettilineo o curvilineo, a seconda della conformazione fisica e strutturale degli spazi adibiti a parcheggio. La terza analisi riguarda la sicurezza e l’accessibilità che occorre assicurare ai fruitori, attraverso l’inserimento di vani scala dimensionati, uscite di sicurezza visibili ed efficienti impianti antincendio. Tutte queste componenti vengono considerate singolarmente e progettate in maniera opportuna e secondo la normativa vigente, al fine di garantire un insieme completo e sicuro.

Un parcheggio multipiano per essere considerato funzionale deve assicurare:

  • massimizzazione dello spazio
  • razionalità compositiva e d’insieme
  • qualità dei posti auto
  • funzionalità e visibilità degli accessi carrabili
  • sicurezza dei percorsi pedonali all’interno dell’area di parcheggio

La progettazione di tali aree di sosta dev’essere condotta al fine di operare scelte consapevoli che ne ottimizzino la funzionalità. Infatti, diversi studi hanno dimostrato come le automobili rimangano in posizione di stallo per gran parte della giornata e di conseguenza gli spazi adibiti ad accoglierle vanno considerati parte integrante della mobilità urbana.

Tipologie di parcheggio multipiano

Le strutture multipiano preposte ad accogliere le vetture in stallo variano a seconda delle esigenze puntuali, in termini di numero di posti, dimensioni da rispettare e vincoli legati all’area d’interesse.
La prima distinzione che può essere fatta per tale tipologia di parcheggio riguarda lo sviluppo della stessa: in superficie o sotto la superficie di calpestio.

PARCHEGGIO MULTIPIANO FUORI TERRA
Rappresenta la tipologia con maggiore impatto sul contesto urbano in cui si colloca e per questo motivo l’iter progettuale deve porre particolare attenzione per il suo corretto inserimento. A partire dalle caratteristiche del luogo, occorre considerare la morfologia stradale e le necessità della zona in termini di numero di posti auto dipendenti dall’eventuale presenza di poli attrattori e di luoghi di interscambio con metropolitana, bus o treni. La nuova struttura dovrà rispettare le distanze di pertinenza rispetto ai manufatti esistenti, senza compromettere la consistenza di elementi naturali e beni da preservare. Proprio a tal fine, lo scenario italiano ed europeo, predilige manufatti che siano mitigati attraverso l’inserimento di elementi verdi come siepi e rampicanti o pannelli decorativi, a condizione che non siano presenti vincoli estetici ed il budget lo consenta.

PARCHEGGIO MULTIPIANO INTERRATO
Per la progettazione del parcheggio multipiano interrato, cambiano le condizioni dal punto di vista estetico, in quanto in questo caso, l’impatto che la struttura avrà sull’ambiente costruito sarà ridotta al massimo. Tuttavia, nonostante l’aspetto in superficie non sia da considerare come primario, poiché a livello stradale saranno presenti unicamente gli accessi, al termine d’opera occorrerà ripristinare lo stato iniziale del contesto o ancor meglio riqualificarlo. Nella maggior parte dei casi infatti, vengono create zone di svago in cui l’arredo urbano e la vegetazione concorrono ad aumentare il benessere psico-fisico del cittadino. Lungo il perimetro esterno dell’area adibita a parcheggio, occorrerà prevedere l’inserimento di appositi sistemi di areazione naturale, al fine di assicurare la salubrità degli ambienti e la sicurezza. Infatti, in caso di propagazione di incendi, le fiamme e il fumo prodotto, si rivelerebbero letali se non fossero immediatamente contrastati.

Attraverso l’inserimento dei dispositivi di areazione, sarà possibile ridurre il calore, favorire la fuoriuscita dell’aria tossica ed incrementare la visibilità per raggiungere le vie di fuga. Inoltre, è bene assicurare le giuste misure contro possibili esplosioni causate dalle sostanze infiammabili generate dalle auto.
La seconda classificazione del parcheggio multipiano riguarda il tipo di movimentazione del veicolo che può essere manuale o automatico. Nel primo caso, qualora l’automobile debba essere spostata o prelevata, se ne occuperà il personale della struttura, nel secondo caso invece, tali movimentazioni vengono effettuate da sistemi meccanizzati.
I parcheggi con tali caratteristiche vengono classificati in:

AUTORIMESSE
Dalle dimensioni variabili, ospitano molteplici vetture, la gestione delle quali spetta ai dipendenti della struttura. Talvolta rientrano nella categoria anche sistemi più contenuti ad uso privato o semi privato: parcheggi sorvegliati di pertinenza alle residenze, aree sosta di alberghi e palestre.

AUTOSILOS
Strutture complesse e di grandi dimensioni dove vengono depositate molte automobili, gestite da sistemi automatici in grado di rispondere a svariate necessità. Infatti, in seguito al deposito da parte del proprietario, la vettura verrà spostata e custodita in sicurezza, attraverso appositi sistemi computerizzati che si occuperanno anche di predisporre il mezzo per il ritiro a fine servizio. Gli autosilos risultano essere molto vantaggiosi all’interno dei contesti urbani complessi, poiché garantiscono la massimizzazione dei ridotti spazi utili con l’offerta di molti posti auto. Tali strutture preservano i veicoli da atti vandalici e manovre dannose (non essendovi possibilità di accedere al parcheggio se non per il deposito ed il ritiro dell’auto) e riducono la produzione di smog grazie alla gestione a motore spento. Gli stalli che interessano questo tipo di parcheggio possono essere di tipo bloccato o intercambiabile. Nel primo caso, le vetture vengono movimentate attraverso un rullo motorizzato che può funzionare in senso orizzontale o verticale e una volta posizionate non vengono più spostate fino al momento del prelievo. Gli stalli mobili invece, prevedono la traslazione del veicolo che viene spostato per “fare spazio” a quello successivo, fino ad esaurimento posti

Modello di stallo meccanizzato - Piante e sezioni dwg Archweb
Schema Archweb – modello di stallo meccanizzato (click sull’immagine per accedere all’area dei disegni)

Infine, un’ulteriore distinzione può essere fatta a seconda della tipologia di vettura che il parcheggio multipiano andrà ad accogliere:

PARCHEGGIO MULTIPIANO PER MEZZI PESANTI
Destinato a tutte quelle categorie di veicoli aventi caratteristiche dimensionali e di peso maggiori rispetto
alle normali autovetture. Tra essi si annoverano bus, TIR, camion, autocarri, bisarche, furgoni, autosnodati e mezzi destinati al trasporto merci. Uno degli aspetti più importanti per tale tipologia è rappresentato dalla sicurezza: l’intera area dev’essere videosorvegliata ed inaccessibile se non da parte del personale addetto e dei proprietari dei mezzi. Dal punto di vista dimensionale, occorre che la struttura sia progettata su necessità molto diverse rispetto a quelle destinate alle automobili.
Prima tra tutte l’altezza dell’interpiano, studiata per garantire il transito e la sosta dei mezzi di dimensioni maggiori. Inoltre, nelle aree di ingresso al parcheggio è necessaria la presenza dei pannelli oscillanti sospesi, che apportano l’indicazione dell’altezza massima che i mezzi devono possedere per potere accedere alla struttura.

PARCHEGGIO MULTIPIANO PER MEZZI IN DEPOSITO
Tali strutture sono preposte al deposito di automobili e mezzi pesanti per periodi di tempo variabile ed anche prolungato. In tali parcheggi vengono garantite la sicurezza e l’affidabilità nella custodia dei mezzi, grazie alla presenza dei sistemi di videosorveglianza attivi 24 h su 24.

Dimensioni minime ed aspetti da osservare

Come per la realizzazione di qualsiasi altra tipologia edilizia, l’iter progettuale relativo ai parcheggi multipiano deve tenere in considerazione alcuni aspetti fondamentali per l’ottenimento di un risultato che sia soddisfacente, in primis dal punto di vista funzionale. Occorre considerare che qualsiasi scelta tipologica è strettamente vincolata al regolamento edilizio ed alla normativa vigente nel territorio in cui si colloca l’intervento. Il valore della superficie media destinata al singolo parcheggio, varia a seconda dell’area funzionale in cui ci si trova ed in media corrisponde a 10-12 mq c.ca. Per quanto riguarda i parcheggi multipiano, come indica il termine, sono costituiti da più piani che devono avere un’altezza minima pari a 2.4 mt e superiore, a seconda delle caratteristiche dei veicoli che sono atti ad ospitare. Nel caso degli autosilo, l’altezza può scendere a 1.8 mt.

Sezione strutturale di un parcheggio multipiano dwg Archweb
Schema Archweb – sezione strutturale di un parcheggio multipiano (click sull’immagine per accedere all’area dei disegni) 

L’altezza dei piani viene maggiorata in corrispondenza dei fulcri di sbocco delle auto, al termine delle rampe di raccordo, poiché il sollevamento causa un’inclinazione del mezzo che talvolta potrebbe portare ad un contatto diretto tra il tetto del veicolo e il solaio di copertura del parcheggio. La struttura può essere composta da un unico livello o da più livelli sfalsati o obliqui, collegati tra loro da piani aventi duplice funzione di rampa e di corsia di marcia. Le rampe possono avere andamento rettilineo o curvilineo, possono prevedere un senso unico o un doppio senso di marcia e possono trovarsi all’esterno o all’interno dell’area di parcheggio.

La differenza tra il senso unico ed il doppio senso di marcia delle rampe, consiste nella distinzione tra salita e discesa delle vetture o nella compresenza delle due direzioni in un’unica corsia. Quest’ultima scelta presuppone il vantaggio di massimizzare lo spazio (due funzioni in uno spazio unico) ma comporta la necessità di prevedere un’area maggiore delle zone di ingresso ed uscita, al fine di evitare ingorghi e scontri pericolosi tra i veicoli in circolazione.
Per quanto riguarda la larghezza minima che deve possedere una rampa per essere funzionale, il Decreto Ministeriale del febbraio 1986, stabilisce i valori di 3 mt quando la stessa è a senso unico e di 4.5 mt quando invece prevede il doppio senso. La pendenza di tutti i tipi di rampa non deve superare i 20°.
Le corsie di marcia invece, devono essere larghe almeno 5,5 mt così da assicurare la libera movimentazione dei mezzi e favorire la manovra di entrata e di uscita dallo stallo delle auto. Quest’ultimo elemento, di fondamentale importanza, va dimensionato sulle caratteristiche di un’auto “tipo”, presa come riferimento. Calcolando la lunghezza e la larghezza medie di un veicolo, maggiorate di un margine di variabilità dipendente dal tipo di veicolo, la normativa delibera le misure standard di uno stallo pari a 2.5×5 mt. Tuttavia, nel caso dei parcheggi multipiano pubblici, accessibili ai clienti, è obbligatorio inserire un posto auto destinato ai disabili, ogni 50 posti standard. Tale stallo avrà una larghezza maggiore e sarà affiancato da due spazi laterali consoni ad accogliere la sedia a rotelle.
Dal punto di vista dell’efficienza dei singoli posti auto, risulta essere ottimale la disposizione a 90° rispetto alle corsie, a scapito della disposizione a 45°. Tenendo in considerazione tali aspetti, la struttura portante del parcheggio su più piani deve necessariamente consentire le manovre ed assicurare le distanze minime tra corsie e posti per le auto, al fine di garantirne un uso pratico nella piena assenza di ostacoli.

Anche gli spazi adibiti al passaggio o all’attesa devono essere progettati per assicurare la libera fruizione e la totale accessibilità: è il caso dei percorsi pedonali e dei vani scala e ascensore. I primi devono garantire adeguata sicurezza dal punto di vista delle dimensioni e dei materiali utilizzati in superficie, oltre che la totale assenza di barriere architettoniche. Lo studio dei vani scala, deve tenere in considerazione le misure ottimali di alzata, pedata e pianerottoli, e prevedere parapetti, corrimano e segnali per gli ipovedenti. Gli spazi antistanti l’ascensore devono essere privi di ostacoli e ben illuminati, mentre la cabina deve consentire l’uso anche a persone disabili che si muovono su sedia a rotelle. Le bottoniere e le scritte devono prevedere la traduzione in braille per consentirne l’uso corretto anche ai portatori di handicap.

Illuminazione e sicurezza

Un aspetto molto importante per garantire la libera e sicura fruizione di un parcheggio multipiano, è rappresentato dall’illuminazione degli spazi che lo compongono. Secondo la normativa, il valore non dev’essere inferiore ai 20 lux, proprio come nelle zone di passaggio quali vani scala, corsie e percorsi pedonali. Per quanto riguarda le zone di lavoro e di controllo, occupate dal personale della struttura, esse dovranno godere di un’intensità luminosa maggiore, al fine di garantire il libero svolgimento delle attività lavorative. Inoltre, l’illuminazione ha una funzione indispensabile in termini di sicurezza, con gli apparecchi di emergenza in grado di assicurare la presenza della luce in zone di ingresso ed uscita anche in caso di malfunzionamento del sistema illuminotecnico principale. Infine, il parcheggio multipiano è dotato di pratici display informativi, muniti di luci a LED che favoriscono il corretto utilizzo degli spazi di stallo e manovra.

Sistemi di informazione e controllo

Per quanto riguarda la sicurezza e la fruibilità per l’utente, i parcheggi multipiano possono essere dotati di sistemi specifici volti ad aumentarne la funzionalità ed il successo.

DISPOSITIVI DI AVVISO
Al fine di avvisare l’utente che proviene dall’esterno circa lo stato di occupazione dei posti auto distribuiti ai vari piani, risulta essere ottimale l’inserimento di display informativi all’ingresso del parcheggio multipiano. Si tratta di sistemi illuminati (luce verde – luce rossa) che si trovano molto frequentemente nelle strutture adibite a parcheggio pubblico, in corrispondenza di poli attrattori cittadini quali centri commerciali, multisale, aree sportive. I dispositivi prevedono un sistema di indirizzamento ai piani e allo stallo libero. In questo modo, vengono evitate inutili code e viene facilitato l’uso della struttura da parte del fruitore già a conoscenza della direzione da seguire.

SISTEMI DI GESTIONE
Appartengono a tale categoria tutti quei sistemi che trasmettono i dati utili ai dispositivi di avviso. Si tratta di sensori che danno informazioni sulla situazione di stanziamento delle auto, comunicando al sistema di controllo generale quanti stalli siano liberi e quanti siano occupati in una zona specifica del parcheggio multipiano. I sistemi di gestione di tali strutture sono indispensabili per il corretto funzionamento dei dispositivi di avviso, inseriti con l’obiettivo di migliorare l’esperienza del cliente grazie alla riduzione dei tempi di ricerca del parcheggio e all’indicazione del percorso da seguire per raggiungere lo stallo libero.

SISTEMI DI CONTROLLO
Per quanto riguarda i singoli posti auto, talvolta, nel caso di strutture multipiano che prevedono il servizio di custodia prolungata e sorvegliata, possono essere presenti soluzioni di controllo dello stallo. Qualora siano previste aree riservate, le stesse saranno dotate di dissuasori fissi o mobili che ne garantiscono la prenotazione e l’inaccessibilità alle altre auto in entrata.

Soluzioni di mitigazione ambientale

Come accennato precedentemente, la necessità crescente di posti auto, causata dalle abitudini dei cittadini sempre più legati agli spostamenti veicolari, costituisce causa primaria dell’aumento della domanda di strutture destinate a tale uso. Inoltre, la ricerca dello stallo libero dove poter lasciare la vettura, causerebbe il 30% della congestione del traffico ed un conseguente aumento consistente dello smog. All’interno di questo scenario, i progettisti hanno iniziato a pensare a soluzioni che potessero integrare le strutture adibite a parcheggio nel contesto urbano. Ne costituisce esempio concreto l’interpretazione in chiave ecologica dei parcheggi interrati multipiano, dotati di coperture sfruttate per l’inserimento di aree verdi comuni.

Si tratta di una tendenza sempre più diffusa che si pone il duplice scopo di riqualificare l’area di interesse e di fornire al cittadino spazi ricreativi che fungono da veri e propri polmoni del tessuto urbano. Al centro di tale modus operandi si pone il principio della sostenibilità interpretata a 360°, dal punto di vista ecologico, economico e sociale. Infatti, le strutture multipiano garantiscono la massimizzazione dello spazio, fornendo a pari volume un numero elevato di stalli per le auto, un’ottimizzazione delle spese di gestione ed una maggiore qualità funzionale. Nel caso dei silos meccanizzati ad esempio, l’utilizzo dei sistemi automatizzati per la gestione delle auto, riduce nettamente lo smog prodotto dai veicoli che in questo caso vengono spostati a motore spento. Spetta quindi al progettista il compito di adoperare le scelte migliori, al fine di ottimizzare i costi e favorire il risparmio energetico di tutte le strutture adibite a parcheggio multipiano.

Esempi realizzati

Sin da principio, la progettazione dei parcheggi multipiano ha trascurato l’aspetto estetico, in favore di un’esasperazione puramente funzionale. Si tratta di un errore grave, soprattutto nel caso dei manufatti con sviluppo fuori terra, poiché tali sistemi rappresentano vere e proprie tipologie edilizie che si inseriscono nel tessuto urbano. Tuttavia, negli ultimi decenni sono stati svariati gli esempi realizzati, degni di nota in termini di qualità costruttiva e pregio estetico. Talvolta tali strutture vengono considerate vere e proprie opere di architettura contemporanea.

Al Jahra Court Automatic Parking System – Kuwait – 2016

È stato definito il più grande parcheggio automatizzato e con oltre 2000 posti auto, detiene il primato mondiale nel suo genere. La massimizzazione dello spazio e le rapidissime tempistiche di gestione e recupero dei veicoli, ne fanno una realizzazione esemplare. Situato nella zona contigua al complesso giudiziario di Al Jahra in Kuwait, la struttura si caratterizza per l’elevata capienza, triplicata rispetto a quella delle tipologia aventi il medesimo volume. Il parcheggio si serve di sistemi di automazione in grado di gestire i veicoli durante tutto il tempo di accoglienza, stallo ed uscita.

Parcheggi multipiano automatizzato
Dettaglio parcheggi multipiano automatizzato
Foto: https://www.roboticparking.com/projects/al-jahra-court-kuwait/

Cliniques Universitaires Saint Luc, Bruxelles Belgio – 2016 (park visitatori ospedale)

Il progetto di questo parcheggio si è posto come obiettivo primario quello di fornire una struttura che coniugasse estetica e funzionalità per i visitatori del contiguo ospedale. Costruito facendo largo uso di materiali naturali, il parcheggio multipiano garantisce un alto livello di illuminazione ed areazione naturale. Le dimensioni generose sono destinate ad ospitare oltre 900 stalli per i veicoli dei futuri fruitori. La struttura, inaugurata nell’ottobre 2011, si integra con armonia al contesto e si sviluppa su due livelli fuori terra e tre interrati. Il tetto è stato funzionalizzato a verde con un giardino che si connette alle vicine residenze. Le facciate realizzate con pannelli rigidi di legno, si pongono in contrasto con gli archetipi della preesistenza ma si sposano bene con il paesaggio collinare circostante. Le linee sinuose del parcheggio, che è stato paragonato ad un canyon per i vuoti ricreati per favorire il passaggio della luce e dell’aria, si inseriscono alla perfezione sul lotto. Il risultato è un parcheggio multipiano molto lontano dalla concezione di struttura antiestetica e impattante rispetto all’ambiente in cui si colloca.

Parcheggi multipiano con materiali naturali
Dettaglio parcheggi multipiano con materiali naturali
Foto: Lieven Van Landschoot – www.archdaily.com

Parcheggio Quick Morelli, Napoli – 2011 (park tessuto storico)

Si tratta di un progetto molto ambizioso che si è posto come obiettivo quello di coniugare la valenza storica di un bene preesistente e quella innovativa della nuova struttura destinata a parcheggio. Situata nel cuore di Napoli, nel quartiere di Chiaia, ricco di negozi e servizi, la grotta ha da sempre rappresentato simbolo storico della città. La necessità di posti auto in tale quartiere era particolarmente sentita e per questo motivo la nuova struttura è stata concepita per offrire 2000 posti a rotazione tra box e stalli per autovetture.
Grazie alle altezze generose della grotta (in alcune zone si raggiungono i 40 mt), il progetto ha previsto l’inserimento di una struttura che si sviluppa su sette piani di cui quattro fuori terra e tre interrati.

Parcheggi multipiano ad uso pubblico Quick Morelli a Napoli

I vari livelli sono collegati tra loro da rampe carrabili ed ascensori racchiusi in involucri di vetro, grazie ai quali è possibile godere della vista scenica della grotta. Il nutrito sistema di videosorveglianza garantisce la sicurezza delle auto 24 h su 24 e la funzionalità a rotazione permette l’utilizzo del parcheggio ad un ampio bacino di utenza. Oltre a tale uso, il parcheggio Quick Morelli offre molti altri servizi al cittadino e ai turisti: autolavaggio, noleggio bici, ricarica di auto elettriche, bancomat. Inoltre, in posizione centrale si trova un’ampia area adibita a spazi multifunzionali per feste private, mostre e convegni. Questo esempio di perfetta coesione funzionale tra antico e moderno ha guadagnato il titolo di “parcheggio più bello del mondo”.

Parcheggi multipiano ad uso pubblico Quick Morelli a Napoli: collegamenti verticali
Parcheggi multipiano ad uso pubblico Quick Morelli a Napoli: dettaglio stalli
Foto: Arketipo magazine

Sinking Ship, Seattle – 1965

Costruito negli anni ’60 del ‘900, in occasione della riqualificazione del quartiere, è un esempio unico nel suo genere. La denominazione “nave che affonda” deriva dalla sua stravagante conformazione, risultato del perfetto adattamento ai livelli stradali del lotto su cui sorge. Ne risulta un’architettura triangolare, inclinata e ripida che al suo interno ospita un parcheggio multipiano. La struttura è stata concepita per facilitare gli accessi a partire dalle strade circostanti, favorendo così il flusso delle auto senza creare congestioni del traffico. Nonostante nel corso degli anni tale esempio di parcheggio multipiano sia stato al centro di numerosi dibattiti che lo consideravano inappetibile dal punto di vista dell’estetica e delle scelte formali, oggi è stato rivalutato grazie alla sua unicità ed alla capacità di conformarsi totalmente all’andamento del sito in cui è inserito.

Parcheggio "Nave che affonda" a Seattle
Fonte: https://pauldorpat.com –  Fotografia di Paul Dorpat

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