Gallerie

Chiesa di Dio Padre Misericordioso

Roma Tor Tre Teste - Progetto: 1996-1998 Esecuzione: 1998-2003

Luce, forma e spiritualità nell’architettura di Richard Meier

Nel quartiere di Tor Tre Teste a Roma sorge uno degli esempi più significativi di architettura religiosa contemporanea in Italia. La Chiesa venne realizzata in seguito al concorso internazionale ad inviti “50 Chiese per Roma 2000“, bandito nel 1996 dal Vicariato in vista del Giubileo.
La Chiesa di Dio Padre Misericordioso, progettata da Richard Meier e completata nel 2003, è un’opera che unisce rigore geometrico, tecnologia avanzata e profonda simbologia spirituale. Essa fu selezionata come una delle tre chiese giubilari per il Grande Giubileo del 2000. L’opera si proponeva come un segno architettonico forte in un contesto periferico, capace di offrire un nuovo centro per la comunità e rappresentare la Chiesa del terzo millennio.

Un’architettura di luce e geometria

Lo stile di Meier, inconfondibilmente razionalista e luminoso, si ritrova in ogni elemento del progetto. Tre grandi "vele" in cemento bianco scandiscono lo spazio principale dell’edificio sacro. Sono curve e slanciate, disposte secondo un andamento progressivo che richiama il gesto dell’abbraccio.
La composizione si basa su geometrie pure, in particolare il quarto di sfera e l’intersezione tra piani e superfici curve, un gioco raffinato tra solidità e leggerezza.

Tecnologia costruttiva e materiali innovativi

Dal punto di vista tecnico, la chiesa è stata realizzata con un calcestruzzo speciale fotocatalitico, noto come TX Active, sviluppato in collaborazione con Italcementi. Questo materiale non solo garantisce la brillantezza e durabilità del bianco, ma contribuisce anche all’abbattimento degli agenti inquinanti presenti nell’aria grazie alla sua azione fotocatalitica.
Le tre vele, ciascuna alta fino a 26 metri, sono state prefabbricate in grandi sezioni e successivamente assemblate in sito con una complessa operazione ingegneristica seguita dall’ingegnere Antonio Michetti, che ha curato la progettazione strutturale e le delicate fasi di montaggio. La precisione richiesta per l’allineamento delle superfici curve e la stabilità dell’insieme ha reso questo intervento un esempio notevole di collaborazione tra architettura e ingegneria.

Una progettazione integrata

Il lavoro di Meier è stato supportato da un uso intensivo della modellazione digitale e della progettazione parametrica. Questo è stato fondamentale per gestire la complessità delle forme curve e garantire l’ottima esecuzione delle superfici continue. Tutto è calibrato per esaltare la luce naturale. Essa filtra attraverso tagli e fessure progettati con cura, generando all’interno un’atmosfera sospesa, quasi eterea.
L’altare, il fonte battesimale, i percorsi liturgici e gli spazi di meditazione sono distribuiti secondo una precisa gerarchia simbolica. Qui, l’architettura stessa diventa parte integrante del linguaggio spirituale.

Una galleria per osservare e approfondire

La galleria fotografica pubblicata offre una visione completa dell’opera, grazie a immagini ad alta qualità che documentano l’edificio in tutte le sue sfaccettature. Viste d’insieme e dettagli architettonici, scorci interni ed esterni e dall'alto tramite drone, interazioni tra materiali, luce e ombra.
Ogni fotografia è pensata per essere non solo suggestiva, ma anche informativa. Queste sono utili per chi vuole studiare la qualità progettuale, le scelte compositive e l’innovazione tecnologica di questo esempio d’eccellenza dell’architettura sacra contemporanea.


Fotografie scattate a luglio 2024