La fontana risponde all'insolita forma di conchiglia bivalve aperta, con la parte superiore verticale, modellata in questo modo per aderire all'angolo del retrostante palazzo Soderini (ove si trovava un tempo), e quella inferiore, a livello di strada, in funzione di vasca. In questo catino rotondo e scannellato, infatti, viene raccolta l'acqua che sgorga dai tre sottili zampilli collocati sotto altrettante api, scolpite sopra la cerniera di raccordo tra le valve. L'approvvigionamento idrico della fontana è garantito dalla vicina fontana del Tritone, con la quale condivide la canalizzazione delle acque: per questo motivo, il flusso è alquanto esiguo, con una pressione idrica troppo debole per consentire a Bernini la creazione di una fontana monumentale.
Nella loro semplicità iconica, le tre api in realtà irradiano messaggi multiformi. Le api, infatti, sono il simbolo araldico della casata del Papa committente, Urbano VIII Barberini; un'altra chiave di lettura, tuttavia, ci è offerta dal Trattato dell'Amore di Dio di San Francesco di Sales, edito nel 1616, dove le api vengono paragonate alle anime durante il loro soggiorno terrestre. Questo nodo di significati intende celebrare anche la purezza delle acque sgorganti dalla fontana, così dolci da poter essere paragonate al miele prodotto dalle api; nella fontana, inoltre, l'acqua si trasforma nel ronzio sottile delle api, dando così vita a una metamorfosi acqua-suono.
Continua su Wikipedia...>>
Choose your category: