La Città dello Sport – La Vela di Calatrava a Roma
Dall’opera incompiuta alla rinascita per il Giubileo dei Giovani
Nel cuore del quadrante sud-est di Roma, tra l’Università di Tor Vergata e le grandi arterie viarie, sorge una delle architetture più emblematiche, discusse e oggi finalmente riconvertite del panorama contemporaneo italiano: la Città dello Sport, firmata da Santiago Calatrava. Meglio conosciuta come la Vela di Calatrava, questa struttura monumentale, iniziata nei primi anni Duemila, era stata pensata come nuovo simbolo della capitale in vista dei Campionati Mondiali di Nuoto del 2009. Per oltre quindici anni è rimasta incompiuta. È diventata un emblema delle grandi opere incompiute in Italia.
Oggi, grazie a un intervento di recupero e riqualificazione, torna a vivere con una nuova funzione pubblica. Infatti, ospita gli eventi del Giubileo dei Giovani 2025, accogliendo migliaia di pellegrini da tutto il mondo.
Il Progetto
Il progetto originale di Calatrava prevedeva la realizzazione di un polo sportivo d’eccellenza composto da un palazzetto dello sport, una piscina olimpionica e diverse strutture complementari. Il fulcro compositivo era costituito da due grandi strutture reticolari inclinate, ispirate alla forma di una vela gonfiata dal vento. Questa forma è tipica delle tensioni dinamiche che contraddistinguono il linguaggio architettonico dell'autore.
La Vela principale, oggi completata, è alta circa 75 metri ed è realizzata interamente in acciaio verniciato di bianco. Il design presenta una struttura reticolare leggera ma potentemente scenografica. Essa è pensata per fondersi con il cielo romano e diventare landmark visivo del territorio.
Dal punto di vista tecnico, l’intervento si distingue per la complessità strutturale: la grande vela è costituita da una struttura in acciaio da oltre 6.800 tonnellate, fondata su plinti profondi per sostenere l’inclinazione e i carichi asimmetrici. In origine era prevista una copertura in vetro che avrebbe dovuto ospitare eventi sportivi indoor. Tuttavia, la lunga interruzione dei lavori ha modificato lo scenario.
Il progetto è rimasto fermo per anni a causa di fondi bloccati e mancanza di governance unificata. L'aumento dei costi ha contribuito a fare della Vela un simbolo dell’inerzia amministrativa italiana.
Tuttavia, nel 2024 il Governo italiano ha deciso di rifunzionalizzare l’opera in vista del Giubileo del 2025, con un investimento complessivo di circa 80 milioni di euro. I lavori si sono conclusi nel luglio 2025 con la consegna dell’intera area alla città. L’intervento ha trasformato la Vela in una grande arena a cielo aperto da 8.000 posti a sedere (fino a 15.000 in presenza), dotata di illuminazione scenografica. Inoltre, ha impianti moderni e un sistema paesaggistico sostenibile. Il progetto di riforestazione urbana ha incluso oltre 460 nuovi alberi, 300 siepi e 6.000 arbusti, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale. Questo intervento ha restituito qualità ecologica a un’area da tempo degradata.
Oggi, la Vela non è più una cattedrale nel deserto. Durante il Giubileo dei Giovani del 2‑3 agosto 2025, la struttura è diventata il fulcro di un grande evento religioso e culturale. Ha ospitato la veglia e la Messa presiedute da Papa Leone XIV. Il luogo, carico di simbolismo e ora rigenerato, si trasforma in spazio di incontro, meditazione e partecipazione collettiva. La galleria fotografica che accompagna questa descrizione documenta con attenzione i dettagli della struttura: dalla monumentalità dell’acciaio al disegno dei nodi reticolari. Essa mostra anche il rapporto con il paesaggio urbano e la nuova identità visiva notturna. Questa è valorizzata da un progetto di illuminazione premiato con il Darc Awards 2025.
La rinascita della Vela di Calatrava rappresenta un esempio concreto di come un’opera architettonica possa essere rifunzionalizzata e restituita alla collettività. La trasformazione è avvenuta attraverso una visione integrata di spazio pubblico, sostenibilità e cultura. Non è più solo un simbolo del fallimento, ma una testimonianza di resilienza e trasformazione urbana.
Le fotografie di cantiere sono state scattate tra il 2012 e maggio 2025