Gaspar House

Alberto Campo Baeza – Casa Gaspar (Gaspar House), Vejer, Cadiz, Spagna, 1992

L’architetto su richiesta del committente che desiderava una assoluta indipendenza, ha deciso di creare un recinto chiuso, un “hortus conclusus” o un boschetto chiuso. La casa, definita da quattro mura di cinta di 3,5 metri, si basa su un quadrato di 18 x 18 metri suddiviso in tre parti uguali. Solo la parte centrale è coperta. Il quadrato è quindi diviso trasversalmente da due, 2 metri di altezza, i muri in tre parti con le proporzioni A, 2A, A, i pezzi di servizio si trovano sui lati. La copertura dello spazio centrale è più alta, 4,5 metri. Nei punti in cui le pareti basse si intersecano con quelle più alte, vengono realizzate quattro aperture semplicemente vetrate. È attraverso queste quattro aperture che il piano orizzontale della pavimentazione in pietra si espande, ottenendo in modo efficace una continuità tra interno ed esterno.

Il colore bianco di tutte le pareti contribuisce alla chiarezza e alla continuità dell’architettura. La doppia simmetria della composizione è enfatizzata dalla collocazione simmetrica di quattro alberi di limoni, che producono riflessioni contemplative.
La luce in questa casa è orizzontale e continua, rispecchiata dall’orientamento est-ovest delle mura del cortile. Semplicemente, uno spazio orizzontale, continuo è teso da una luce orizzontale.