Olnick Spanu House

Alberto Campo Baeza – Olnick Spanu House, Garrison residence, NY, USA, 2007

Un luogo in cui i tramonti sono mille colori quando l’acqua irrompe in mille riflessi. Un posto dove l’aria è pulita, calma e temperata. Un luogo che si direbbe essere molto vicino al paradiso.
In questo luogo impressionante, abbiamo deciso di stabilire un piano, una piattaforma, che sottolineando il paesaggio che appare di fronte a noi, cercherà di migliorare il paesaggio.
Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo costruito una grande scatola con forti pareti di cemento che accentuano il suo rapporto con la terra. La copertura di questa scatola è piatta e di pietra, travertino, per sistemarsi sopra.
E per proteggerci dal sole e dalla pioggia, solleviamo sul piano di pietra una copertura leggera sostenuta da 10 pilastri di acciaio cilindrici ordinati secondo una griglia regolare. E per condizionare quello spazio, lo abbiamo chiuso con una teca di vetro. Questa scatola di vetro alloggia i pilastri posteriori all’interno e lascia fuori i montanti anteriori, per accentuare ulteriormente la trasparenza.
Questa costruzione sulla piattaforma ricorda un grande tavolo con 10 gambe. Tre aree sono create al suo interno divise da due scatole bianche all’interno che non raggiungono il soffitto e che contengono scale e servizi. Lo spazio centrale è il soggiorno e la sala da pranzo con un grande tavolo bianco. Da un lato, più vicino alla piscina c’è la cucina e dall’altra parte, come un pensiero, l’area del camino.
E dentro la scatola di cemento, camere da letto e bagni. Nella sua hall centrale che collega l’ingresso principale e l’uscita diretta al giardino, viene creata una galleria dove, come nelle altre zone della casa, sono esposti pezzi dell’arte contemporanea italiana di Arte Povera.
Insomma, ancora una volta, la cabina della grotta. Il pezzo tettonico sul pezzo stereotomico.
Alberto Campo Baeza