Architetture famose

Architettura Persiana

a cura della dott.ssa arch. Sima Sohrab manesh

Con architettura persiana o architettura iraniana si intende l’architettura dell’area del cosiddetto Grande Iran, caratterizzata da vicissitudini storiche e culturali comuni sin da un’epoca risalente almeno al 5000 a.C. fino ai giorni presenti. Si possono rintracciare elementi tipici dell’architettura persiana su un’amplissima area che si espande pressappoco dalla Siria all’India settentrionale fino ai confini con la Cina e dal Caucaso fino a Zanzibar. Sono presenti all’interno di questo vasto contenitore numerosissime tipologie di edificio: dalla capanna per contadini alle sale da tè, fino ai meravigliosi padiglioni presenti nei giardini e ad “alcune delle più maestose strutture che il mondo abbia potuto vedere”.
L’architettura persiana mostra di sé una grande varietà, sia dal punto di vista strutturale che estetico, sapendosi sviluppare gradualmente e coerentemente nel corso dei secoli, traendo spunto dalle precedenti tradizioni ed esperienze. Senza improvvise innovazioni, e nonostante il continui traumi dovute alle varie invasioni subite, ha mantenuto “una distinta individualità rispetto agli altri paesi musulmani”. Varie sono le caratteristiche fondamentali rintracciabili: “una marcata attitudine per le forme e le proporzioni; inventiva strutturale, specialmente nella costruzione di volte e cupole (gonbad); un gusto geniale nella decorazione, con una libertà espressiva ed una riuscita non comparabile con qualsiasi altra architettura”.
Tradizionalmente, l’elemento guida e caratterizzante dell’architettura iraniana è stato il proprio simbolismo cosmico “per il quale l’uomo è messo in comunicazione e partecipazione con i poteri del paradiso”. Tale tema, condiviso virtualmente con pressoché tutte le altre culture asiatiche e persistente ancora in tempi moderni, non solo ha dato unità e continuità all’architettura della Persia, ma è stato anche una delle fonti principali nella scelta dei suoi caratteri espressivi.

Principi fondamentali
L’architettura tradizione persiana ha mantenuto una continuità tale da risultare – sebbene spesso evitata dalla cultura occidentale o temporaneamente deviata da conflitti politici interni o ingerenze esterne – difficilmente confondibile con altre tradizioni architettoniche. In tale architettura “non esistono edifici banali; persino i padiglioni all’interno dei giardini denotano nobiltà e dignità, ed anche il più umile dei caravanserragli trasuda fascino. Per la loro espressività e capacità di comunicare, la maggior parte degli edifici persiani si dimostrano chiari, persino eloquenti. La combinazione di intensità e semplicità delle forme fornisce immediatezza, mentre l’ornamento e – spesso – il sottile riguardo per le proporzioni invitano all’osservazione”.

Geometria
L’architettura persiana ha sempre fatto un uso importante della geometria simbolica, utilizzando forme pure quali il quadrato ed il cerchio. Le planimetrie inoltre sono per la maggior parte dei casati distribuite con disposizione simmetrica.

Elementi architettonici
Alcuni elementi caratteristici dell’architettura persiana si sono mantenuti in maniera pressoché immutata durante tutta la lunga storia dell’Iran. Spiccano per la persistenza nel corso dei secoli una forte preferenza per l’esecuzione di elementi in scala e per l’utilizzo di forme semplici e monumentali. Sono inoltre da menzionare alcune caratteristiche decorative preminenti, l’inserimento di portali archiacuti posizionati all’interno di nicchie, l’uso di colonne con capitelli a Beccatello e la scelta di alcune scelte ricorrenti nella progettazione tanto in pianta quanto in alzato. Nel corso dei secoli, per volere dell’interminabile successione dei regnanti, questi elementi sono ricorsi all’interno delle tipologie più disparate di edifici, destinati ai più vari usi.
Il portico colonnato, o talar, visto nelle tombe scolpite nella roccia nei pressi di Persepoli, riappare nei templi sasanidi e, più tardi, in tarda epoca islamica caratterizza numerosissimi palazzi e moschee, fino ad adattarsi all’architettura delle sale da tè. Analogamente, il gonbad su quattro arcate, così caratteristico dell’epoca Sasanide, si ritrova in seguito in numerosi cimiteri e Imamzadeh dell’Iran odierno. La simbologia della torre terrena che si ricongiunge attraverso il cielo con le torri divine del paradiso perdurò fino al XIX secolo, mentre l’uso della corte o della vasca interna, l’ingresso angolare e l’estensiva decorazione sono elementi di origine antica eppur tutt’oggi presenti nell’architettura iraniana contemporanea.

Fonte: Wikipedia – per approfondire consulta la pagina  https://it.wikipedia.org/wiki/Architettura_persiana

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