Città e Case su Marte

Il progetto Nüwa City. Dal 2100, 1.000 persone all'anno saranno spedite sul Pianeta Rosso!

ABIBOO Nuwa City

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Architettura spaziale

Pubblicato il

16 Giugno 2025

L’idea di costruire città e case su Marte non appartiene più soltanto alla fantascienza.

Con il progetto Nüwa City, lo studio di architettura e design industriale ABIBOO – in collaborazione con la rete internazionale di scienziati SONet – ha presentato una proposta concreta per realizzare una futura colonia autosufficiente sul Pianeta Rosso, che sarà in grado di ospitare inizialmente fino a 250.000 persone.

Il piano, selezionato dalla Mars Society tra oltre 175 candidature, si propone di rispondere alle condizioni estreme di Marte con soluzioni ingegneristiche ed architettoniche all’avanguardia.
I primi lavori potrebbero essere avviati già nel 2054.

Vediamo in cosa consiste il progetto Nüwa City per costruire le prime città e case su Marte.

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Città nella roccia: come saranno le case su Marte?

Nüwa City con tutta probabilità sarà il progetto che darà avvio alla costruzione delle prime case su Marte.

Ad oggi la proposta non è stata del tutto ufficializzata e rappresenta più che altro un modello futuristico, seppur basato su dati scientifici reali e dimostrabili, che conferisce una visione concreta di come potremmo progettare città vivibili al di fuori della Terra.

Se tutto andrà come sperato, Nüwa City sorgerà a Tempe Mensa, nella zona centro-settentrionale del pianeta, una scelta strategica per l’accesso confermato all’acqua. Il vero tratto distintivo del progetto però è la sua struttura: la città sarà scavata all’interno di una scogliera, sfruttando la pendenza per costruire una città verticale integrata nella roccia.

Una soluzione che certo non punta solo all’estetica. La roccia marziana infatti sarà sfruttata per garantire protezione naturale dalle radiazioni solari e dai micrometeoriti, due tra le principali minacce per la vita umana sul pianeta.

Gli edifici dunque non saranno esposti in superficie, ma distribuiti in moduli tubolari da 60 metri di lunghezza e 10 di diametro, integrati all’interno della roccia. I moduli saranno collegati tra loro da gallerie e ascensori ad alta velocità, al fine di realizzare un’infrastruttura urbana compatta, resiliente e replicabile.

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Urbanistica interplanetaria: 5 città per un nuovo mondo

Nüwa City sarà la capitale di un sistema urbano marziano composto da cinque città, ognuna progettata per ospitare inizialmente da 200.000 a 250.000 persone.

Tra le altre già note ci sono Abalos City, che sarà situata nei pressi del Polo Nord marziano per l’accesso al ghiaccio, e Marineris City, collocata all’interno del canyon più grande del sistema solare, Valles Marineris.

L’assetto urbanistico delle città e delle case su Marte sarà concepito per ridurre al minimo la dipendenza dalla Terra. Ogni città sarà completamente autosufficiente, con spazi destinati all’agricoltura, alla produzione energetica e alla vita comunitaria.

In cima alle scogliere, nelle zone denominate “Mesa”, sorgeranno le infrastrutture per la generazione di energia solare e la produzione alimentare. Le aree più basse, “Valle”, ospiteranno invece i servizi essenziali: ospedali, scuole, impianti sportivi, aree culturali e commerciali e stazioni ferroviarie.

Per favorire gli spostamenti interni, il progetto prevede lo sviluppo di un sistema di trasporto leggero costituito da treni elettrici e autobus che seguiranno la lunghezza della scogliera.

Tutte le stazioni saranno connesse ad un aeroporto spaziale collocato in un vicino cratere, punto strategico per l’arrivo e la partenza di persone e merci.

ABIBOO Nuwa Arrival by Rover

ABIBOO Nuwa Cliff and Valley

ABIBOO Nuwa Cliff View

ABIBOO Nuwa Green Dome Tunnel Section

ABIBOO Nuwa Cliff View

© ABIBOO Studio – Rendering delle immagini: ABIBOO Studio / SONet – https://abiboo.com/

Sostenibilità e benessere: le case del futuro su Marte

Il progetto dello studio ABIBOO mira a creare un ecosistema chiuso, in cui aria, acqua e risorse alimentari saranno generate e riciclate localmente. La CO₂ sarà trasformata in ossigeno tramite le colture, mentre le acque reflue saranno trattate e rese potabili.

Gli spazi residenziali integreranno orti urbani, aree verdi e cupole artificiali – chiamate Green Domes e Snow Domes – per simulare ambienti naturali, regolare la temperatura e favorire il benessere psicologico degli abitanti.

Alcune cupole riprodurranno condizioni terrestri per l’uso quotidiano, mentre altre saranno laboratori sperimentali di vegetazione adattata all’atmosfera marziana per favorire l’avanzamento della ricerca astrobiologica.

Le case e gli edifici su Marte saranno dotati di sistemi di regolazione della pressione atmosferica e aree rifugio in caso di emergenze. Gli spazi sociali, abitativi e lavorativi si fonderanno su una logica di coabitazione funzionale e sostenibile, secondo i più aggiornati principi di bioarchitettura extraterrestre.

Società marziana: governance, cultura e nuove sfide umane

Un aspetto meno discusso ma centrale del progetto è l’organizzazione sociale e politica delle colonie che si insedieranno sul Pianeta Rosso.

I primi abitanti di Nüwa City saranno verosimilmente scienziati, tecnici, ingegneri, agronomi e medici, selezionati per garantire le competenze necessarie alla sopravvivenza e al progresso delle comunità.

È già in discussione l’idea di un modello di governance cooperativa, con regole etiche e giuridiche adattate alle condizioni extraterrestri e alla distanza operativa dal nostro pianeta.

L’isolamento, l’ambiente ostile e le lunghe distanze solleveranno la necessità di dover risolvere sfide psicologiche e culturali senza precedenti. Sarà fondamentale quindi promuovere un senso di identità collettiva, attraverso spazi per l’arte, la spiritualità, l’educazione e la memoria di quello che è l’unico pianeta che finora conosciamo: la Terra.

Le dinamiche sociali, il diritto alla rappresentanza, la gestione dei conflitti e persino la nascita di nuove forme di linguaggio o simbolismo culturale sono scenari che architetti e urbanisti dovranno prevedere con lungimiranza.

In questo senso, Nüwa City non sarà solo un insediamento umano su Marte, ma il prototipo di una nuova civiltà multiplanetaria, in cui architettura e scienza dovranno coesistere ed evolversi continuamente.

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ABIBOO Nuwa Green Dome type 2

ABIBOO Nuwa Green Dome type 3

ABIBOO Nuwa Interior Type 1

ABIBOO Nuwa Crop Buildings

ABIBOO Nuwa Interior Type 2

ABIBOO Nuwa Large Pavillion

© ABIBOO Studio – Rendering delle immagini: ABIBOO Studio / SONet – https://abiboo.com/

Quando si potrà vivere su Marte?

Il progetto Nüwa City è il risultato della collaborazione tra architetti, ingegneri, astrobiologi e fisici, coordinati dalla rete SONet, ed è stato presentato ufficialmente durante la 23ª Convention internazionale della Mars Society.

Il suo sviluppo integra analisi ambientali, studio della gravità marziana, gestione dei rischi e progettazione architettonica adattiva.

Alfredo Muñoz, fondatore dello studio ABIBOO, ha dichiarato: “Se dovessimo costruire gli edifici come sulla Terra tenderebbero a esplodere per la fortissima pressione. La radiazione solare e i raggi gamma su Marte ci hanno costretti a pensare a spazi che non siano direttamente esposti al cielo”.

Si prevede che i lavori potrebbero avere inizio entro il 2054, e che la realizzazione completa delle prime città e case su Marte potrebbe richiedere circa 50 anni.

Secondo le stime, a partire dall’anno 2100 sarà possibile inviare circa 1.000 persone all’anno su Marte. Il viaggio durerà 250 giorni e il costo del biglietto di sola andata si aggirerà intorno ai 300.000 dollari, comprensivi di alloggio (24-35 m²) e accesso alle strutture comuni.

A quel punto, non staremo parlando solo di una mera rivoluzione scientifica o ingegneristica. Sarà l’alba di un nuovo capitolo per l’intera umanità e per il mondo dell’architettura.


Nüwa City è stato il primo passo di ABIBOO verso la creazione di Onteco Mars, un Futuverse™ basato sulla scienza sul Pianeta Rosso. Onteco Mars vuole essere una replica digitale immersiva dei futuri insediamenti su Marte.

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