I pavimenti in laminato

Soluzione pratica ed economica

I pavimenti in laminato

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I Laminati

Pubblicato il

29 Giugno 2023

Il laminato è un materiale introdotto negli anni ‘90 del 1900, che nel tempo ha subito profonde trasformazioni e oggi si conferma uno dei più impiegati in campo edile. Nonostante sia utilizzato anche per la finitura di mobili, laminato materico, ed elementi architettonici, i laminati per pavimenti sono quelli maggiormente commercializzati. Questo perché tale soluzione comporta numerosi vantaggi se impiegata per le finiture di edifici commerciali, studi professionali e residenze. Prima tra tutte, la sua convenienza economica, seguita dalla semplice manutenzione e dalla discreta resistenza.

Ma ora analizziamo meglio le caratteristiche dei pavimenti laminati in questa breve guida.

La stratigrafia della plancia in laminato

Nel corso di una ristrutturazione, ogni scelta dev’essere misurata sulle necessità specifiche, sul gusto estetico e sul budget di cui si dispone. Qualora si desideri ottenere una finitura dall’aspetto caldo ed accogliente ma a costo ridotto, sarà ottimale il laminato. Inoltre, pur essendo simile ai tradizionali parquet, questo tipo di pavimento risulta essere più resistente all’azione del sole e di più semplice manutenzione.

La produzione

Il materiale viene impiegato sotto forma di pannelli la cui stratigrafia è standardizzata: solo lo strato decorativo può essere scelto a seconda della resa estetica che si vuole ottenere.

A partire dallo strato più interno, troviamo una base costituita da particelle di legno provenienti da scarti industriali e per questo, il laminato è considerato molto sostenibile. Tali fibre vengono fatte aderire attraverso pressione con apposite resine atossiche e sicure per la salute dell’uomo.

Segue lo strato decorativo, costituito da un foglio texturizzato che emula l’aspetto di una particolare essenza lignea. Quest’ultimo viene coperto da una pellicola plastica, l’overlay, che aumenta la resistenza del pannello e lo protegge.

Attraverso un particolare procedimento, la sincronizzazione, questo film di protezione aderirà meglio allo strato decorativo e ne restituirà una migliore resa estetica che sarà caratterizzata dal chiaro-scuro, tipico del legno vero. Talvolta, il pannello può essere dotato di un tappetino sottostante che attenua il rumore e migliora l’aderenza del laminato al pavimento preesistente. Tuttavia, questa soluzione è consigliabile solo in caso di pavimentazioni temporanee o dal basso tasso di umidità, in quanto in altre situazioni è consigliabile installare un materassino indipendente che funzioni da barriera al vapore.

Laminati HPL o CPL

Si può quindi affermare che il materiale si presenta come un pannello stratificato che subisce una pressofusione attraverso la quale, grazie ad apposite resine termoindurenti, le superfici di materiale diversificato attecchiscono tra loro. Il procedimento con cui viene prodotto il laminato in fabbrica può essere di de tipi e determina le caratteristiche del pannello. La forte pressione ad elevate temperature produce laminati HPL, la pressione meno elevata ma continua, genera laminati CPL.

Dal punto di vista produttivo, se un tempo il materiale venne introdotto come prodotto a basso costo e di semplice realizzazione, oggi le tecnologie innovative sono in grado di fornire soluzioni all’avanguardia e laminati di qualità. Proprio per questo motivo, occorre chiarire da subito la destinazione d’uso degli ambienti che ospiteranno la pavimentazione. Se i prodotti più economici sono adatti a capannoni, fiere e spazi temporanei, per residenze ed ambienti di maggiore pregio occorrerà optare per una scelta più performante e dall’estetica pregevole.

Esempio di un loft interamente pavimentato con un laminato posato a correre
Esempio di un loft interamente pavimentato con un laminato posato a correre

Caratteristiche del laminato e differenze con il parquet tradizionale

Come già accennato, il modulo di laminato è caratterizzato da una rigida stratificazione. La tecnica con cui viene prodotto ne determina la resistenza. Tale caratteristica viene mostrata sul pannello dalla sigla AC, seguita da un numero crescente e direttamente proporzionale al suo valore. A valori elevati corrispondono migliori prestazioni e qualità crescente.

A seconda della destinazione d’uso e delle esigenze specifiche, sarà possibile scegliere pannelli in:

  • polistirene dalle medio-basse prestazioni;
  • polietilene che può essere accoppiato ad altri materiali come l’alluminio per migliorarne la resistenza al calore e al fuoco o il sughero per optare per una scelta più sostenibile.

Gli spessori

Occorre poi considerare come, a fronte di un costo iniziale maggiore, una pavimentazione più spessa e strutturata aumenti gli standard qualitativi in termini di isolamento acustico e resistenza. Lo spessore varia dai 6 ai 12 mm; in presenza di animali domestici solitamente viene consigliata una soluzione da 8mm, mentre il valore deve aumentare nel caso di pavimentazioni costantemente sottoposte a calpestio, come quelle degli edifici pubblici. 

Uno degli aspetti più apprezzati dei parquet laminati, riguarda la sua messa in posa, di più facile gestione e dai tempi ridotti. Infatti, le plance si posano senza necessità di collanti, incastrando gli elementi l’uno con l’altro. È indispensabile che prima sia stato inserito un adeguato materassino che blocchi l’umidità e che attenui i rumori da calpestio. La posa flottante, oltre a garantire tempistiche più contenute, permette di montare e smontare il pavimento con facilità e più volte.

Le finiture

Per realizzare una corretta posa del pavimento sarà bene prevedere l’acquisto delle lastre in laminato e di alcuni elementi necessari a completare le finiture. Primo tra tutti, il battiscopa, posato nello spazio che si crea tra il pavimento e il muro. Questo può essere scelto in varie altezze e solitamente dello stesso colore del laminato. 

Altri elementi indispensabili sono i profili di raccordo che collegano un ambiente e l’altro all’interno dell’edificio oggetto d’intervento. A seconda della conformazione spaziale e delle caratteristiche delle varie pavimentazioni, questi elementi possono essere piatti o a scivolo. Nel primo caso, vengono utilizzati in presenza di finiture di ambienti diversi ma con uguale altezza, mentre nel secondo, sono necessari se c’è un dislivello di pavimentazione tra una stanza e l’altra. Vi sono poi elementi studiati come terminazione del pavimento, apposti quando non viene previsto il battiscopa, per riempire il vuoto che intercorre tra laminato e muro. Infine, in presenza di una scala, saranno necessari i profili per gradini che vengono inseriti nello spazio compreso tra alzata e pedata.

Un altro aspetto che distingue il laminato dal legno puro riguarda la maggiore capacità di non alterare il proprio colore rispetto alla luce del sole. Questo materiale risulta essere anche più resistente all’usura, infatti è più consigliato, rispetto al legno, in ambienti dove si trovano sedie con rotelle come uffici e studi professionali, poiché è meno delicato a graffi ed incisioni. Infine, anche la manutenzione negli anni è meno impegnativa: i laminati non richiedono trattamenti speciali e costosi e resistono meglio alla caduta accidentale di acqua.

Le tipologie più diffuse di laminato

Rispetto ai tempi in cui venne introdotto il laminato nel mercato edile, oggi questo materiale può essere reperito in svariate tipologie che si differenziano dal punto di vista cromatico, qualitativo e sostenibile. Per questo motivo, anche se nasce come prodotto largamente utilizzato nel fai-da-te, è bene attuare scelte oculate e se possibile, affidarsi alla consulenza di tecnici qualificati. 

Come preannunciato, la prima distinzione riguarda il metodo produttivo: laminati HPL, prodotti ad altissima pressione e laminati CPL, prodotti a pressione contenuta e continua. Un altro aspetto che differenzia un laminato dall’altro, è relativo ai materiali che costituiscono lo strato interno. Infatti, possiamo trovare in commercio laminati dotati di fogli melaminici, laminati con PVC o con plastiche riciclate, studiate per essere atossiche e sicure per la salute dell’uomo. Infine, uno dei prodotti più innovativi, utilizzato soprattutto per i top delle cucine, grazie all’elevata resistenza al calore, è il fenix.

I pavimenti in laminato. La variazione estetica dei laminati dipende dallo strato decorativo che riproduce l'effetto del materiale desiderato
La variazione estetica dei laminati dipende dallo strato decorativo che riproduce l’effetto del materiale desiderato

Dal punto di vista estetico, i laminati possono produrre effetti diversi, attraverso la stampa del foglio decorativo. Si va da quelli ad effetto legno, dotati di chiaro-scuri e vere e proprie venature tipiche del materiale naturale, a quelli che riproducono i materiali marmorei. Inoltre, le finiture possono rendere opachi, lucidi, spazzolati e porosi i vari laminati.

Pro e contro della scelta dei laminati

Come ogni scelta compositiva, quella relativa ai laminati, comporta si molti vantaggi ma anche qualche aspetto negativo che è bene conoscere prima di procedere in modo definitivo e trovarsi alcune spiacevoli sorprese.
Vediamo allora quali sono i principali pro e contro legati a questo materiale.  

PRO

  • Flessibilità: il laminato può essere impiegato in ambienti dalla destinazione d’uso più differente.
  • Basso costo: il costo del materiale e della posa è più contenuto rispetto a quello di un parquet tradizionale in legno.
  • Elevata resistenza: sopporta urti e graffi, per questo è molto adatto ad ambienti funzionali.
  • Durevolezza nel tempo: non modifica la sua qualità ed il colore rispetto all’azione dei raggi solari.
  • Posa semplificata: talvolta si può praticare il fai-da-te ma è consigliabile affidare la posa ad un tecnico che eseguirà il lavoro in tempi minori e a costi più bassi rispetto ad un altro tipo di finitura. Inoltre, può essere posato sopra un pavimento preesistente, senza richiedere lavori di muratura.
  • Facile manutenzione: è semplice da pulire e non richiede trattamenti specifici come il legno naturale. Per preservarne l’integrità è sufficiente evitare ristagni d’acqua e materiali corrosivi.
  • Sostenibilità: è formato in parte da materie riciclate e se è di qualità, il suo processo produttivo rispetta l’ambiente, grazie ad un basso impatto in termini di emissioni nocive.
Ambiente lavorativo sottoposto a calpestio e graffi continui 
Ambiente lavorativo sottoposto a calpestio e graffi continui 

CONTRO

  • Estetica più plastica che naturale rispetto al listone di legno.
  • Poco isolante dal punto di vista acustico se lo spessore è ridotto e se non viene apposto un opportuno materassino.
  • Bassa impermeabilità nelle tipologie più economiche.
  • Poco traspirante se altamente impermeabile.

In conclusione, i pavimenti laminati rappresentano un’ottima soluzione per chi vuole ottenere una finitura elegante e dall’aspetto caldo come nel parquet ma ad un costo più contenuto. Inoltre, sono perfetti per ambienti rispetto ai quali non può essere svolta un’attenta manutenzione. Il materiale è quindi in grado di assicurare un buon rapporto qualità-prezzo e se scelto con cura può anche restituire un’estetica molto gradevole.

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