Palazzina “La Nave” in Via F.lli Ruspoli

Ugo Luccichenti, Progetto 1949–1950

Nel cuore dei Parioli, in via Fratelli Ruspoli 8-10, si erge una delle palazzine più iconiche dell’architettura romana del dopoguerra: la cosiddetta “Nave”, progettata da Ugo Luccichenti tra il 1949 e il 1950.
L’edificio deve il suo soprannome alla forma acuta dell’angolo che affaccia sulla strada, una sorta di “prua” che avanza nello spazio urbano, trasformando una semplice palazzina residenziale in un gesto architettonico dinamico e sorprendente.

Contesto e significato

Il secondo dopoguerra è un periodo di intensa trasformazione per Roma. La città cresce, si espande e sperimenta nuove tipologie abitative. La palazzina — edificio di pochi piani destinato a famiglie della borghesia urbana — diventa il simbolo di un modo nuovo di abitare, più moderno e funzionale, ma ancora legato a una dimensione umana.
In questo clima, Luccichenti — figura centrale nella ricostruzione romana — interpreta la palazzina come occasione di ricerca compositiva: un laboratorio dove studiare proporzioni, luce, plasticità e rapporto con la città.

Composizione architettonica

Il lotto, di forma trapezoidale e con un angolo estremamente acuto, rappresenta la vera sfida progettuale. L’architetto la trasforma nel punto di forza dell’intero progetto, accentuando la punta dell’edificio fino a farla sembrare la prua di una nave che taglia l’aria.

La facciata principale è un gioco raffinato di pieni e vuoti:

i balconi fortemente aggettanti creano movimento e profondità,
le superfici vetrate arretrate alleggeriscono il volume,
i parapetti metallici e le linee curve contribuiscono a un senso di leggerezza e continuità.

Il risultato è un organismo dinamico, dove la facciata non è più un semplice piano bidimensionale ma una pelle articolata e vibrante, in dialogo con la luce naturale.

Materiali e dettagli

Il piano terra, rivestito in travertino, conferisce solidità e “ancora” la costruzione al suolo, mentre i piani superiori, intonacati e chiari, proiettano l’edificio verso l’alto.
Questa differenza materica sottolinea il tema — caro a Luccichenti — del contrasto tra pesantezza e leggerezza, tra materia e forma.

Particolarmente interessanti sono i dettagli dei balconi, oggetto di studio per la loro soluzione tecnica e per il ruolo estetico che assumono: le linee curve e i parapetti sottili accentuano la sensazione di slancio e movimento, coerente con il concetto della “nave”.

Disegni e documentazione

Presso il Fondo Ugo Luccichenti conservato dall’Accademia Nazionale di San Luca sono disponibili disegni originali dell’edificio:

Piante dei piani principali,
Prospetto principale,
Dettagli costruttivi dei balconi.

Questi materiali — consultabili su richiesta — testimoniano la cura progettuale dell’autore e permettono di apprezzare la logica compositiva e costruttiva della palazzina.
© Accademia Nazionale di San Luca – Fondo Ugo Luccichenti.

Valore e eredità

La Palazzina La Nave è oggi considerata una delle opere più rappresentative di Ugo Luccichenti, non solo per la qualità formale, ma anche per la capacità di coniugare ricerca architettonica e funzionalità abitativa.
È un esempio emblematico di come, nel dopoguerra, architetti italiani riuscissero a reinterpretare i principi moderni — razionalità, chiarezza strutturale, leggerezza — con una sensibilità mediterranea, giocata su curve, luce e materiali.

Scheda tecnica sintetica

Opera: Palazzina “La Nave”
Progettista: Ugo Luccichenti
Luogo: Via Fratelli Ruspoli 8-10, Roma
Anno di realizzazione: 1949 – 1950
Tipologia: Edificio residenziale plurifamiliare
Stile: Razionalismo maturo con libertà formale
Materiali principali: Travertino, intonaco, ferro, vetro
Fonti iconografiche: Fondo Ugo Luccichenti (Accademia Nazionale di San Luca)

Galleria fotografica Archweb

Le immagini che accompagnano questa scheda illustrano la plasticità della facciata, l’effetto prospettico della “prua” e il raffinato equilibrio tra elementi strutturali e decorativi.

Fotografie scattate nel mese di Ottobre 2025